lunedì 27 maggio 2013

Perle nel tempo


Le perle nelle quali abbiamo fiducia
ci procurano lacrime argentee e lunari,
ma sono lacrime di gioia.
(antico detto dell’Europa orientale)

La verità è al di là di ogni esperienza, impalpabile e inintelligibile come la parola che diede inizio alla creazione. Tuttavia, attraverso i sensi fisici e sottili possiamo esperire molto delle sue manifestazioni, sperimentare l’esistenza nello spaziotempo e ritrovare l’eternità nella perfezione dell’adesso.

La creazione è racchiusa nella bolla del tempo, una goccia nell’oceano infinito dell’immanifesto.
Attraverso il creato impariamo a conoscere e conoscerci, evolvendo da semplici creature a creatori del nostro percorso di elevazione personale e spirituale. Ogni percorso è un filo d’argento che insieme agli altri intreccia la tela dell’esistenza: un flusso inestricabile di luce prende forma e sviluppandosi muta continuamente nella corrente dell’evoluzione.

Perle nel tempo crescita spirituale acqua pianeta azzurro ricerca interioreL’acqua, memoria emotiva della creazione, permea l’essenza vitale del Pianeta Azzurro: dalle gocce di vapore di cui si compongono le nuvole, fluttuanti nelle vastità del cielo luminoso, alle perle, create nell’intimo delle segrete oscurità marine.
Tre caratteristiche esaltano il valore di una perla: splendore e lucentezza, che insieme alla terza proprietà, l’oriente, dal nome che richiama paesi esotici culla della spiritualità, conferiscono la tipica traslucidità vellutata e l’iridescenza definita appunto “acqua” della perla. Naturalmente la perla è simbolo di lacrime: un dolore che nel paziente miracolo dell’elaborazione interiore si riveste di preziosa luce.

La perla rappresenta la crescita spirituale, un’espansione graduale della luce infinitamente paziente e tenace che si sviluppa nel segreto dell’oscurità. Nell’ostrica la tenebra non è solo il suo guscio buio, ma anche e soprattutto l’elemento intruso, estraneo alla sua natura, che il mollusco riveste di materiale madreperlaceo, conchiolina e aragonite, così da fare di un nucleo di tenebra la base per una formazione luminosa e preziosissima. È sufficiente meditare sul Tao per rendersi conto della necessaria fusione tra tenebra e luce, che si compenetrano nell’equilibrio degli opposti: la creazione nell’immensità tenebrosa dell’immanifesto, o anche la stessa Terra, un punto luminoso nell’oceano dello spazio buio, e al contempo un cuore di tenebra attorno al quale si sviluppa la crescita spirituale e dell’esistenza.

Perle, come lacrime di luce, emissioni liquide di uno spirito che incarnandosi accetta di rivestirsi di fragili spoglie mortali, dall’anima al corpo, per attraversare varie esperienze, talvolta dolorose, ma che evolvendo insieme e attorno a quella scintilla di vita sempiterna concorrono tutte alla sua formazione, tendendo sempre più verso la perfezione, ideale e principio più che meta effettiva di un viaggio che per sua natura esprime il suo valore nel percorso stesso.

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Il saggio lungo la via ricorda “illumina il tuo lato oscuro”, poiché è ciò che non possiamo vedere e che non riconosciamo a costituire una minaccia al nostro benessere interiore. Potremmo anche dire “rivesti la tenebra di luce”, poiché in quel nucleo oscuro vi è un’energia dirompente che ha la potenzialità di dare struttura ad una creazione luminosa: è lo spirito a ricoprire e modellare la vita attraverso la volontà, la saggezza e l’amore, ma lo fa attraverso la forza dell’esperienza, la sofferenza dell’errare nella separazione e la gioia della riunione.

È possibile rivestire la tenebra, l’inconoscibile, l’immanifesto, di luce, in modo che, strato dopo strato, risplenda diventando in noi il dono più prezioso e ammirevole?
La risposta è un viaggio avvincente e siamo qui per accorgerci di essere già su quella strada: perché ognuno di noi è la strada e il viandante che la percorre!

Ritrovarsi spirito, anima e corpo, per riconoscersi; accorgersi per andare oltre.
Ci troviamo qui e ora per evolvere, insieme.
Sono perle nel tempo quelle che vogliamo donare all’umanità: istantanee di una vita racchiusa da molte altre nell’amore e nella consapevolezza del grande moto dell’esistenza a maggior gloria della luce.

Stefano, Mariavittoria, Fabrizio


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"Yoga nidra significa sonno con una traccia di consapevolezza: è uno stato mentale che è tra il sonno e la veglia. Quando praticate yoga nidra state aprendo gli stadi più profondi della vostra mente."

lunedì 20 maggio 2013

Vajra, la via della condivisione


La natura delle diverse cose non è duale
ma ciascuna, nel suo stato, è aldilà dei limiti della mente.
Della condizione “come è” non c’è concetto
ma la visione si manifesta: tutto è bene.
Tutto è già compiuto, perciò, superata la malattia dello sforzo,
ci si trova nello stato autoperfezionato: questa è la contemplazione. 
(Namkhai Norbu, Dzog-Chen)


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Vajra tibetano
Vajra in sanscrito significa “diamante” o “fulmine” e ci ricorda la purezza e la rapidità dell’intuizione che squarcia il Velo.
Lo stesso nome designa anche un oggetto simbolico, impugnato come arma da Indra, Signore della folgore. Nei riti tantrici del buddhismo tibetano, il vajra simboleggia la natura della realtà, il vuoto, l’illuminazione, che è come un fulmine e indistruttibile come il diamante. In questo senso, vajra conferisce il nome alla terza grande trasformazione del buddhismo: il vajrayana.

La Via è personale e segreta, ma il sentiero è la Via che si lastrica di esperienze da vivere e comprendere con gioia ed empatia insieme a tutti gli esseri coscienti dell’universo. Ecco quindi il senso del progetto Vajra come via della condivisione: un luogo aspaziale, un nessundove portale per l’altrove, nel quale rinnovando la propria unicità è possibile incontrare molteplici esperienze e conoscere per fare dello spazio sacro di ciascuno un tema in evoluzione, come una stella danzante nella miriade armonica in viaggio verso la sorgente di luce eterna.


Assaggiare il frutto della conoscenza del bene e del male ci ha portati nel mondo della dualità (luce-tenebra, spirito-materia, aldilà-aldiquà…), ma l’opposizione è solo apparenza. Due poli sono solo gli estremi di una scala qualitativa e quantitativa di creature e creazioni che altrimenti non avrebbero modo di differenziarsi e, distinguendosi, di conoscersi. Ciò che chiamiamo “realtà” si può vedere come una sfera, campo unificante di forze polarizzate circoscritte dalla fascia del tempo ciclico: è l’orizzonte della nostra esperienza nello spaziotempo, che ci consente di esistere nella materia. Ogni essere traccia un filo nella grande trama del percorso vitale dalla materia inerte alle porte dell’immortalità, e ciascun filo si intreccia agli altri, tessendo meravigliosi ricami che il progetto Vajra è entusiasta di illuminare attraverso nuove occasioni di incontro e di condivisione della conoscenza. Per questo scegliamo la via del confronto creativo-costruttivo, facilitando la realizzazione di eventi e di iniziative per crescere insieme, ispirati dalla consapevolezza e orientati al benessere naturale e spirituale.

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Dualità e ciclicità della vita
Benvenuti sulla via del diamante, nella luce arcobaleno che unendo condivide: Vajra.

Siamo cercatori con esperienze diverse eppure affini, che intendono esprimersi e dare modo di esprimersi nella via della condivisione gioiosa e illuminante.
OltreConfine, un ponte arcobaleno tra visibile e invisibile e Spazio Interiore, che attraverso quel ponte nell’etere crea occasioni di crescita e di riflessione, hanno accolto il nostro progetto, trasformando la nostra visione in opportunità ed esperienze concrete di condivisione.

E voi? Cosa aspettate a partecipare? Ritrovarsi sul cammino sarà una festa, una crescita infinita!

Stefano, Mariavittoria, Fabrizio



VIVI IN ARMONIA 

"La nostra più grande paura non è morire, ma essere vivi."