lunedì 29 giugno 2015

Cambiare vita


Quando il potenziale energetico e la coscienza
raggiungono una massa critica
tutto il resto comincia a sistemarsi da solo.
Vadim Zeland


Un antico adagio ricorda che se non ti piace la tua vita puoi sempre cambiarla. Niente di più vero, e una conoscenza autentica della metafisica assicura risultati ottimali per la propria realizzazione.

La vita è energia in movimento: da un lato crescita ed evoluzione per raggiungere nuovi stadi di sviluppo, dall'altro atrofia e degrado che conducono ad una stagnazione mortale. Cambiare vita, nella prospettiva di un netto miglioramento su tutti i fronti della propria esistenza, significa cambiare atteggiamento e in definitiva cambiare abitudini. È piuttosto semplice, al punto che molti validi insegnamenti, per quanto appaiano differenti e utilizzino mezzi diversi, veicolano sostanzialmente lo stesso messaggio: metti in circolo la tua energia, tutto comincia da te. Anche il cambiamento è un moto interiore: non si tratta di convincere altri e nemmeno se stessi, bensì di esercitare il diritto di scegliersi la propria vita. Naturalmente la vita è adesso.


Quanti libri hai letto sul cambiamento? E poi cos'è cambiato nella tua vita? Certo, non è che un libro possa cambiarti la vita, ma la tua decisione di metterlo in pratica potrebbe fare la differenza! Dunque la domanda fondamentale diventa:

Dopo aver letto un libro sul cambiamento cos'è cambiato in te? 

Per rispondere prontamente a questo enigma abbiamo creato una nuova pagina del sito intitolata proprio Cambiare vita. In essa troverai la presentazione di letture utili da mettere in pratica. Forse sono libri che già conosci, tanto meglio, rileggendoli avrai l'occasione di comprendere cosa si cela tra le righe: scoprirai la tua occasione per cambiare.

Scegli un paio di queste letture e comincia a metterle in pratica. Verifica da te il potere del cambiamento nei fatti, nelle azioni quotidiane. Perfino i dubbi svaniscono quando si passa ad agire, il Lavoro su di sé è in qualche modo autorisolutivo. Il resto sono solo chiacchiere e intrattenimento.
Infine, introduciamo brevemente quelli che di certo costituiscono i due libri più sovversivi e controversi della nuova pagina Cambiare vita: Transurfing vivo e Scardinare il sistema tecnogeno, entrambi di Vadim Zeland.


Probabilmente avrai già sentito parlare del Transurfing come tecnica di gestione della realtà (trovi notizie sull'autore ed estratti dai suoi libri nel sito Russiainedita), ma è meno noto che si tratti di un vero e proprio sistema olistico, come sottolinea instancabilmente il suo divulgatore:

Sono ancora una volta costretto a ripetere che il Transurfing dev'essere considerato come un approccio olistico, una dottrina integrale, costituita da tre componenti principali: come pensiamo, come ci alimentiamo, come ci muoviamo. Cosa significa insegnamento olistico? Significa che se si eliminano uno o più dei suoi componenti, si ottiene qualcosa di «non finito» e la tecnica perde il suo pieno potenziale. Il pensiero è il vostro modo di relazionarvi allo specchio del mondo, cioè l'immagine che formate davanti a tale specchio e la reazione che avete rispetto all'immagine riflessa. L'alimentazione è ciò che entra in voi direttamente: il cibo e l'informazione. Il movimento include il vostro stile di vita: attivo o sedentario, e la vostra capacità di gestire il vostro corpo e il vostro potenziale energetico. (Vadim Zeland, Scardinare il sistema tecnogeno, Macro Edizioni 2013, trad. it. di Vera Giovanna Bani, pp. 117-118)

Nei libri precedenti, noti in Italia sotto la dicitura Reality-Transurfing, Zeland si è dilungato nella spiegazione dei presupposti metafisici di questo sistema olistico. In questi due volumi invece il suo discorso passa ad un altro livello, affrontando tutti gli aspetti fondamentali della pratica: 

Non conto sul fatto che chi leggerà questo libro verrà conquistato dalle mie idee. Credo si tratti di idee insolite e anche scomode rispetto a un modo abituale di immaginare la vita. Tuttavia chi già comincia a rendersi conto che nel nostro mondo sta succedendo qualcosa di strano, capirà tutto [...] Dovete rendervi conto che passare dal vecchio, sonnolento e bloccato modo di vivere a un modo di vivere nuovo, libero e consapevole, non è così semplice come sembra. Per questo motivo non abbiate fretta, non fatevi violenza e non cercate di seguire con fanatismo tutti i consigli riportati in questo libro. Il fanatismo, in qualsiasi forma esso si manifesti, anche se si tratta di cose buone e utili, è l'altra faccia dell'infantilismo, che addormenta e impedisce la comprensione di ciò che si sta facendo. Ricordatevi che tutto deve essere fatto con equilibrio, con armonia e con piacere, non per costrizione. (Vadim Zeland, Transurfing vivo, Macro Edizioni 2012, trad. it. di Vera Giovanna Bani, pp. 316-317)

Risulta evidente che questi libri nascono dall'intenzione di Zeland di rendere il Transurfing sempre più comprensibile. Sono proprio le domande dei lettori a fornire gli spunti per approfondire il modo in cui è possibile praticare il Transurfing e passare felicemente dall'immaginazione alla realtà, dal pensare di sapere al saper vivere.

Mariavittoria

SCOPRI IL POTERE DELLE DOMANDE

"Se non ci prendiamo qualche istante per farci domande, come possiamo trovare nuovi modi per vivere meglio, per migliorare la nostra vita e le nostre relazioni?"





lunedì 15 giugno 2015

Tisane spontanee

Il primo infuso è per il gusto.
Il secondo infuso è per il piacere.
Il terzo infuso è per l'occhio.
Il quarto infuso è per il rilassamento.
Proverbio cinese



I fiori, le foglie, le piante aromatiche e perfino le erbe infestanti riescono a farci dono della loro vitalità e delle loro proprietà in mille modi diversi. In questo post ci proponiamo di mostrare in che modo dei semplici gesti antichi, come quello di preparare una tisana, possano spalancarci le porte verso un benessere davvero alla portata di tutti.


Tisana di primula (Primula vulgaris)
Questo infuso ha un aroma molto delicato e leggero. Il dosaggio per la sua preparazione è di uno o due cucchiaini di foglie sminuzzate ogni duecento ml di acqua calda. La possiamo assumere preferibilmente nelle ore che precedono il sonno onde accentuare il suo effetto calmante e consentirci di riposare in tutta tranquillità. È molto indicata anche per i bambini perché garantisce un sonno profondo e ristoratore.

Tisana di viola (Viola odorata)
Questa tisana, piuttosto ricercata, sia per il suo gusto inebriante sia per le sue notevoli proprietà terapeutiche, è un prezioso dono che la natura ci offre. Le notevoli proprietà antinfiammatorie, depurative e disintossicanti, nonché l’alto tenore di vitamina C, ne fanno una bevanda particolarmente apprezzata. Per poter avere una tisana di qualità, occorre che i fiori siano raccolti al momento della loro massima fragranza e che siano poi celermente seccati onde mantenere inalterate le loro caratteristiche. L’infusione avviene in acqua tiepida e per il dosaggio seguiamo tranquillamente il nostro intuito. Per una variante coreografica, possiamo prendere in considerazione l’ipotesi di guarnire la tisana con qualche petalo di viola galleggiante e con piccole scaglie della buccia di un arancio dolce. 


Tisana di edera terrestre (Glechoma hederacea) 
Ottima tisana che può vantarsi di poter sostituire il ben più rinomato tè. L’edera terrestre è una di quelle erbe (o erbacce, perché in realtà è un'infestante) che può fregiarsi dell’appellativo di ingrediente del misterioso tè svizzero. Il dosaggio è uno o due cucchiaini di foglie secche (non è consigliabile utilizzare le foglie fresche) in duecento ml di acqua calda. Dopo averla coperta e lasciata raffreddare, possiamo filtrarla e, se se ne sente la necessità, aggiungere del miele, che a basse temperature non perde le sue magnifiche proprietà nutritive. L’edera terrestre può essere gustata da sola, oppure, visto la sua versatilità, miscelata a piacere con altre erbe aromatiche.

Tisana di ajuga (Ajuga reptans) 
L’ajuga appartiene alla ben nota famiglia delle erbe infestanti. Il suo aspetto è allo stesso tempo delicato quanto tenace: il suo colore che sfuma dal blu al violetto ben si addice ad un portamento eretto e saldo. Anche quest’erba può fregiarsi del titolo di componente del tè svizzero e per la sua preparazione rimandiamo alla tisana di edera terrestre. 

Tisana di veronica (Veronica fruticans) 
Terza erba che viene comunemente definita tè svizzero. La veronica, meglio conosciuta come Occhi della Madonna, tappezza i nostri prati con le sue caratteristiche macchie di fiori dai colori bianco azzurri. Per i dosaggi della gustosa tisana che con essa si può preparare, rinviamo alla ricetta della tisana di edera terrestre.


Tisana di foglie di fragola (Fragaria vesca)
Le tenere foglioline della fragola selvatica, quando raccolte prima della fioritura, offrono alle nostre papille gustative una delizia ineguagliabile. Possiamo conservarle in contenitori stagni, preferibilmente di vetro, per dilatare nel tempo la freschezza della loro preziosa essenza. La tisana che viene preparata con queste foglioline è uno dei tesori più nascosti che il bosco sa offrirci e, al contempo, uno dei più prelibati. La sua preparazione è semplice: mettiamo in infusione uno o due cucchiaini di foglie (fresche o secche) in una tazza di acqua calda e lasciamola riposare, coperta, per venti minuti. A questo punto possiamo filtrare e servire. Se desideriamo, possiamo aggiungere un cucchiaino di miele alla tisana tiepida. 

Tisana di tiglio (Tilia europea; Tilia silvestris) e camomilla (Matricaria chamomilla)
Questa tisana è particolarmente indicata per chi ha bisogno di calmare e tranquillizzare sia il corpo sia la mente. Gli effetti rilassanti e diuretici del tiglio ben si armonizzano con le proprietà sedative ed antiinfiammatorie dei fiori della camomilla. Per la preparazione della tisana ci occorrono cinque grammi di fiori di camomilla secchi e cinque grammi di foglie e fiori di tiglio per ogni cento ml di acqua cala. Il tempo di infusione deve essere breve, circa cinque minuti, e comunque non superare i sette minuti, soglia oltre la quale tiglio e camomilla annullano il loro potere rilassante per infondere alla tisana solo note energetiche rivelate dal suo colore ambrato anziché giallo dorato.

Tisana di ortica fresca (Ortica dioica) 
Per una cura depurativa possiamo sminuzzare delle punte di ortica fresca e aggiungerne tre o quattro foglioline per ogni tazza di tisana che si vuole preparare, quindi lasciarle nell’acqua calda, ma non bollente, per cinque minuti. Prestiamo attenzione a non bollire l’ortica, altrimenti le sue proprietà terapeutiche si alterano. Se abbiamo a disposizione ortica secca, le dosi sono quelle di uno o due cucchiaini per ogni tazza di acqua calda; in questo caso il tempo di infusione aumenta a dieci minuti.

Tisana di malva (Malva silvestris)
La malva, nota per le sue proprietà espettoranti, lenitive ed antinfiammatorie, può essere impiegata sia per uso interno sia esterno. È indicatissima per risolvere tutte le infiammazioni che colpiscono il cavo orale, in particolar modo è estremamente efficace per la cura delle afte e delle affezioni alle gengive. La preparazione della tisana è semplice: lasciamo in infusione per un quarto d’ora un cucchiaino di fiori e foglie (sono ottimi sia freschi sia secchi) per ogni tazza di acqua cada utilizzata, poi filtriamo.

Tisana di lavanda (Lavandula angustifolia)
La lavanda, meravigliosa pianta dai colori sgargianti e dal profumo inebriante, ha innumerevoli qualità, fra le quali annoveriamo le sue proprietà digestive, antinfiammatorie, rilassanti. Inoltre aiuta ad alleviare il mal di testa. Altra sua caratteristica è quella di agire beneficamente in presenza di stati febbrili ed influenzali. Per la preparazione della tisana possiamo avvalerci di uno o due cucchiaini di fiori per ogni tazza di acqua calda. Una volta lasciata riposare per dieci, quindici minuti, la filtriamo e la serviamo al naturale o con l’aggiunta di un poco di miele.


Infuso di finocchietto selvatico (Foeniculum vulgare): 
Per un’ottima tisana digestiva e carminativa, possiamo utilizzare i semi del finocchietto selvatico: il risultato sarà una bevanda dal gusto deciso, aromatico e fresco. Versiamo un litro di acqua bollente su trenta grammi di semi di finocchietto. Lasciamo riposare il tutto per trenta minuti e poi beviamolo nell’arco della giornata.

Melissa (Melissa officinalis), malva (Malva silvestris) e menta (mentha piperita)
Per una tisana dal sapore delicatissimo, ma allo stesso tempo deciso, che unisce le note agrumate della melissa con quelle più intenso della menta, proviamo questa ricetta. Mettiamo un cucchiaino di foglie di melissa secche, uno di foglie e fiori di malva secchi e uno di foglie di menta secche ogni due tazze di acqua. La preparazione è altrettanto gustosa e benefica utilizzando i prodotti freschi. Lasciamo le piante in infusione per sette minuti e quindi filtriamo. A questo punto possiamo assaporare la tisana al naturale, oppure aggiungere qualche goccia di limone ed, eventualmente, del miele.
Infine, ricordiamo che per preparare una buona tisana spontanea è sufficiente lasciare in infusione le erbe selezionate, specialmente se si tratta di fiori, per pochi minuti in acqua calda ma non bollente. 
Fabrizio








lunedì 1 giugno 2015

Oli veramente essenziali

Abbi buona cura del tuo corpo:
è l'unico posto
in cui devi vivere.
Jim Rohn


Sapersi prendere cura del proprio corpo utilizzando prodotti e rimedi naturali non solo è possibile, ma è anche altamente consigliabile se vogliamo fare del bene a noi stessi e al pianeta che ci ospita. È facile concordare sul fatto che una dieta sana ed equilibrata, che preveda l'assunzione giornaliera di cinque porzioni di frutta e verdura, fresche e di stagione, e di abbondante acqua minerale naturale (con un residuo fisso non superiore a 50 mg/l) insieme ad una regolare e moderata attività fisica, che non stressi bensì corrobori il sistema respiratorio e muscolare, rappresentano un'ottima prassi per mantenersi in forma e disporre dell'energia necessaria al Lavoro metafisico. Bisogna però ricordare che respiriamo e ci alimentiamo anche attraverso la pelle: si tratta dell'organo più esteso del nostro corpo fisico, che va tutelato e coadiuvato nello svolgere le sue innumerevoli funzioni. 


Vediamo i prodotti totalmente naturali, vegetali ed ecologici, per mantenere una pelle nutrita, elastica e funzionale a qualsiasi età e in qualsiasi stagione dell'anno.
Iniziamo con tre oli vegetali consigliabili anche come condimento, ideali per nutrire, proteggere e detossinare la pelle:
  • Olio extravergine d'oliva (Olea europaea): è l'olio vegetale dall'utilizzo più versatile, perfetto per la detersione delicata ed efficace di tutto il corpo, anche per struccare viso e occhi, nutre e idrata in profondità. Utilizzato in modo adeguato sostituisce egregiamente i comuni detergenti per il bagno e per la doccia: ne parlo nel mio post Purificare corpo e mente.
  • Olio di sesamo (Sesamum indicum): le sue proprietà antiossidanti, rigeneranti e purificanti lo rendono particolarmente adatto per lozioni detossinanti e per il massaggio sportivo. Ha un profumo aromatico ed è in grado di bloccare i raggi UVB; prediligiamolo quindi in caso di attività all'aria aperta come olio vettore delle nostre lozioni tonificanti, solari o antiforfora.
  • Olio di avocado (Persea americana): la sua fragranza pungente, un'accentuata viscosità e l'intenso colore verde oliva rivelano la straordinaria miscela di vitamine (A, B, C, D, E, K, H, PP) contenute in questo tonico, ammorbidente e cicatrizzante, adatto a riequilibrare la pelle secca e spenta afferente secondo l'Ayurveda alla tipologia di energia vitale (dosha) Vata.
Aggiungiamo alla nostra dotazione un'ottima a cera vegetale liquida, che mantiene le sue proprietà inalterate nel tempo:
  • Olio di jojoba (Simmondsia chinensis): non essendo un olio non ha problemi di ossidazione, non unge ed è adatto anche alla cura dei neonati. Ha un delicatissimo odore tostato che sparisce totalmente a contatto con la pelle, di rapido assorbimento è un ottimo doposole che protegge anche dalla salsedine e prolunga l'abbronzatura. La sua azione seboregolatrice lo rende adatto per ogni tipo di pelle, in particolare nel trattamento di forfora e pelli normali o grasse afferenti alle tipologie di energia vitale (dosha) rispettivamente di Pitta e Kapha.

In effetti, tutti questi quattro prodotti offrono una discreta protezione dai raggi solari e sono ideali anche come basi (oli vettori) da aromatizzare o arricchire con erbe officinali e oli essenziali per creare facilmente lozioni da massaggio, profumi o detergenti personalizzati senza additivi di sintesi. Le preparazioni fai da te sono molto facili. Vedi ad es. il semplice procedimento per ottenere una lozione viso corpo e capelli alla vaniglia nel mio post La quinta stagione.
Infine, elenco un trittico di oli essenziali che non dovrebbero mai mancare nelle nostre case. Oltre ad essere perfetti come aromi per purificare gli ambienti ed efficaci come principi attivi nei detersivi naturali casalinghi, hanno un'azione riequilibrante e stimolante delle funzioni dell'apparato psicofisico, disinfettano, attenuano prurito e stanchezza e sono sicuri e benefici per la pelle e il cuoio capelluto:
  • Olio essenziale di tea tree (Melaleuca alternifoglia): uno dei migliori disinfettanti naturali (antimicotico, antibatterico, antiparassitario, antisettico), quest'olio dal profumo balsamico è cicatrizzante, purificante e immunostimolante. Si applica puro nel trattamento delle onicomicosi. Per una lozione astringente e deodorante adatta alle pelli impure se ne mescolano 15 gocce in 100 ml di olio vettore.
  • Olio essenziale di timo serpillo (Thymus serpyllum): un antibiotico naturale, è balsamico dal profumo pungente, antisettico, antibatterico e antimicotico. L'olio essenziale di timo è un potente dermopurificante che agisce sulle infezioni (da quelle delle vie respiratorie alla cellulite), stimola il sistema nervoso e contrasta i reumi e la caduta dei capelli. Per lozioni da massaggio tonificanti se ne diluiscono 5-20 gocce in 100 ml di olio vettore.
  • Olio essenziale di lavanda (Lavandula officinalis): il miglior antistress naturale, lenitivo, decongestionante e purificante, quest'olio ha un piacevole profumo fresco e rilassante. Ottimo rimedio per le scottature solari, attenua crampi, algie, vertigini, nausea e dolori di varia natura (dai reumi all'orticaria). Adatto come cicatrizzante dopo la rasatura, deodora, protegge e tonifica la pelle. 5 gocce sono sufficienti da diluire in 100 ml di olio vettore.

Naturalmente, possiamo utilizzare questi oli in sinergia, combinando all'occorrenza le loro proprietà. Prepariamo ad esempio una miscela d'emergenza, da portare sempre con noi in un flaconcino con tappo contagocce, contenente 14 gocce di olio essenziale di lavanda e 6 gocce di olio essenziale di tea tree da utilizzare direttamente su tagli, punture d'insetto, bruciature e altre lesioni dolorose della pelle. Un'altra idea di prevenzione quotidiana è preparare una lozione restitutiva mescolando in parti uguali olio di jojoba e olio di avocado, da utilizzare in sostituzione delle normali creme per il viso e per il corpo e che si potrà massaggiare anche sul cuoio capelluto e sulle punte di capelli aridi o danneggiati. Infine, possiamo diluire 15 gocce di olio essenziale di tea tree e 5 gocce di olio essenziale di lavanda in 100 ml di olio di jojoba, otterremo così una delicata lozione dermopurificante e deodorante, adatta all'utilizzo giornaliero in sostituzione dei comuni deodoranti ascellari o per i piedi. L'esperienza nell'utilizzo mirato di questi oli porterà alla graduale sostituzione di tutti i prodotti cosmetici di sintesi o alternativi, garantendo una pelle sempre sana, protetta e nutrita, letteralmente dalla punta dei piedi alla radice dei capelli.
Mariavittoria