lunedì 15 giugno 2015

Tisane spontanee

Il primo infuso è per il gusto.
Il secondo infuso è per il piacere.
Il terzo infuso è per l'occhio.
Il quarto infuso è per il rilassamento.
Proverbio cinese



I fiori, le foglie, le piante aromatiche e perfino le erbe infestanti riescono a farci dono della loro vitalità e delle loro proprietà in mille modi diversi. In questo post ci proponiamo di mostrare in che modo dei semplici gesti antichi, come quello di preparare una tisana, possano spalancarci le porte verso un benessere davvero alla portata di tutti.


Tisana di primula (Primula vulgaris)
Questo infuso ha un aroma molto delicato e leggero. Il dosaggio per la sua preparazione è di uno o due cucchiaini di foglie sminuzzate ogni duecento ml di acqua calda. La possiamo assumere preferibilmente nelle ore che precedono il sonno onde accentuare il suo effetto calmante e consentirci di riposare in tutta tranquillità. È molto indicata anche per i bambini perché garantisce un sonno profondo e ristoratore.

Tisana di viola (Viola odorata)
Questa tisana, piuttosto ricercata, sia per il suo gusto inebriante sia per le sue notevoli proprietà terapeutiche, è un prezioso dono che la natura ci offre. Le notevoli proprietà antinfiammatorie, depurative e disintossicanti, nonché l’alto tenore di vitamina C, ne fanno una bevanda particolarmente apprezzata. Per poter avere una tisana di qualità, occorre che i fiori siano raccolti al momento della loro massima fragranza e che siano poi celermente seccati onde mantenere inalterate le loro caratteristiche. L’infusione avviene in acqua tiepida e per il dosaggio seguiamo tranquillamente il nostro intuito. Per una variante coreografica, possiamo prendere in considerazione l’ipotesi di guarnire la tisana con qualche petalo di viola galleggiante e con piccole scaglie della buccia di un arancio dolce. 


Tisana di edera terrestre (Glechoma hederacea) 
Ottima tisana che può vantarsi di poter sostituire il ben più rinomato tè. L’edera terrestre è una di quelle erbe (o erbacce, perché in realtà è un'infestante) che può fregiarsi dell’appellativo di ingrediente del misterioso tè svizzero. Il dosaggio è uno o due cucchiaini di foglie secche (non è consigliabile utilizzare le foglie fresche) in duecento ml di acqua calda. Dopo averla coperta e lasciata raffreddare, possiamo filtrarla e, se se ne sente la necessità, aggiungere del miele, che a basse temperature non perde le sue magnifiche proprietà nutritive. L’edera terrestre può essere gustata da sola, oppure, visto la sua versatilità, miscelata a piacere con altre erbe aromatiche.

Tisana di ajuga (Ajuga reptans) 
L’ajuga appartiene alla ben nota famiglia delle erbe infestanti. Il suo aspetto è allo stesso tempo delicato quanto tenace: il suo colore che sfuma dal blu al violetto ben si addice ad un portamento eretto e saldo. Anche quest’erba può fregiarsi del titolo di componente del tè svizzero e per la sua preparazione rimandiamo alla tisana di edera terrestre. 

Tisana di veronica (Veronica fruticans) 
Terza erba che viene comunemente definita tè svizzero. La veronica, meglio conosciuta come Occhi della Madonna, tappezza i nostri prati con le sue caratteristiche macchie di fiori dai colori bianco azzurri. Per i dosaggi della gustosa tisana che con essa si può preparare, rinviamo alla ricetta della tisana di edera terrestre.


Tisana di foglie di fragola (Fragaria vesca)
Le tenere foglioline della fragola selvatica, quando raccolte prima della fioritura, offrono alle nostre papille gustative una delizia ineguagliabile. Possiamo conservarle in contenitori stagni, preferibilmente di vetro, per dilatare nel tempo la freschezza della loro preziosa essenza. La tisana che viene preparata con queste foglioline è uno dei tesori più nascosti che il bosco sa offrirci e, al contempo, uno dei più prelibati. La sua preparazione è semplice: mettiamo in infusione uno o due cucchiaini di foglie (fresche o secche) in una tazza di acqua calda e lasciamola riposare, coperta, per venti minuti. A questo punto possiamo filtrare e servire. Se desideriamo, possiamo aggiungere un cucchiaino di miele alla tisana tiepida. 

Tisana di tiglio (Tilia europea; Tilia silvestris) e camomilla (Matricaria chamomilla)
Questa tisana è particolarmente indicata per chi ha bisogno di calmare e tranquillizzare sia il corpo sia la mente. Gli effetti rilassanti e diuretici del tiglio ben si armonizzano con le proprietà sedative ed antiinfiammatorie dei fiori della camomilla. Per la preparazione della tisana ci occorrono cinque grammi di fiori di camomilla secchi e cinque grammi di foglie e fiori di tiglio per ogni cento ml di acqua cala. Il tempo di infusione deve essere breve, circa cinque minuti, e comunque non superare i sette minuti, soglia oltre la quale tiglio e camomilla annullano il loro potere rilassante per infondere alla tisana solo note energetiche rivelate dal suo colore ambrato anziché giallo dorato.

Tisana di ortica fresca (Ortica dioica) 
Per una cura depurativa possiamo sminuzzare delle punte di ortica fresca e aggiungerne tre o quattro foglioline per ogni tazza di tisana che si vuole preparare, quindi lasciarle nell’acqua calda, ma non bollente, per cinque minuti. Prestiamo attenzione a non bollire l’ortica, altrimenti le sue proprietà terapeutiche si alterano. Se abbiamo a disposizione ortica secca, le dosi sono quelle di uno o due cucchiaini per ogni tazza di acqua calda; in questo caso il tempo di infusione aumenta a dieci minuti.

Tisana di malva (Malva silvestris)
La malva, nota per le sue proprietà espettoranti, lenitive ed antinfiammatorie, può essere impiegata sia per uso interno sia esterno. È indicatissima per risolvere tutte le infiammazioni che colpiscono il cavo orale, in particolar modo è estremamente efficace per la cura delle afte e delle affezioni alle gengive. La preparazione della tisana è semplice: lasciamo in infusione per un quarto d’ora un cucchiaino di fiori e foglie (sono ottimi sia freschi sia secchi) per ogni tazza di acqua cada utilizzata, poi filtriamo.

Tisana di lavanda (Lavandula angustifolia)
La lavanda, meravigliosa pianta dai colori sgargianti e dal profumo inebriante, ha innumerevoli qualità, fra le quali annoveriamo le sue proprietà digestive, antinfiammatorie, rilassanti. Inoltre aiuta ad alleviare il mal di testa. Altra sua caratteristica è quella di agire beneficamente in presenza di stati febbrili ed influenzali. Per la preparazione della tisana possiamo avvalerci di uno o due cucchiaini di fiori per ogni tazza di acqua calda. Una volta lasciata riposare per dieci, quindici minuti, la filtriamo e la serviamo al naturale o con l’aggiunta di un poco di miele.


Infuso di finocchietto selvatico (Foeniculum vulgare): 
Per un’ottima tisana digestiva e carminativa, possiamo utilizzare i semi del finocchietto selvatico: il risultato sarà una bevanda dal gusto deciso, aromatico e fresco. Versiamo un litro di acqua bollente su trenta grammi di semi di finocchietto. Lasciamo riposare il tutto per trenta minuti e poi beviamolo nell’arco della giornata.

Melissa (Melissa officinalis), malva (Malva silvestris) e menta (mentha piperita)
Per una tisana dal sapore delicatissimo, ma allo stesso tempo deciso, che unisce le note agrumate della melissa con quelle più intenso della menta, proviamo questa ricetta. Mettiamo un cucchiaino di foglie di melissa secche, uno di foglie e fiori di malva secchi e uno di foglie di menta secche ogni due tazze di acqua. La preparazione è altrettanto gustosa e benefica utilizzando i prodotti freschi. Lasciamo le piante in infusione per sette minuti e quindi filtriamo. A questo punto possiamo assaporare la tisana al naturale, oppure aggiungere qualche goccia di limone ed, eventualmente, del miele.
Infine, ricordiamo che per preparare una buona tisana spontanea è sufficiente lasciare in infusione le erbe selezionate, specialmente se si tratta di fiori, per pochi minuti in acqua calda ma non bollente. 
Fabrizio








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