venerdì 11 novembre 2016

Astrologia e terapia creativa


L'astrologia è tecnica,
ma è la tecnologia della vita.
Steven Forrest


L'idea che non esista un manuale di istruzioni su come vivere la propria vita è un luogo comune piuttosto diffuso ma non necessariamente vero. Migliaia di uomini e donne ogni giorno e da tempi immemori provano a rispondere alle domande esistenziali sul senso dell'esistenza che, pur con mille sfaccettature, rimandano ad un unico grande interrogativo: perché veniamo al mondo e soprattutto, dal momento che siamo qui, che cosa è meglio fare?



È proprio cercando di rispondere, anche solo implicitamente, a questa domanda che si delinea il senso e lo scopo di una vita, oggi meglio noto come missione, un insieme di intenti tanto più chiari quanto lo è la volontà di dare un orientamento preciso alla propria esistenza. Perfino il transurfer più esperto, che si affida principalmente all'intenzione esterna, deve attribuire un senso alla propria vita, fosse anche solo edonistico, per poter tenere sempre ben presente in quale direzione intende andare. Infatti, anche se la meta è il viaggio, solo impostando la rotta possiamo cavalcare l'onda della fortuna, sapendo che ogni sobbalzo non è mai frutto di circostanze fortuite. Navigare seguendo la propria buona stella, o il fruscio delle stelle del mattino, richiede dimestichezza con le dimensioni sovrasensibili, i cui influssi vanno interpretati più che assecondati pedissequamente, per interpretare felicemente la propria parte sul palcoscenico del mondo.



L'aspetto meno noto della materia esistenziale è che per trovare la propria missione basta iniziare a conoscere se stessi, andando oltre ciò che colpisce lo sguardo e i ragionamenti della mente razionale. Gli antichi lo sapevano meglio di noi e hanno ideato diverse strumenti conoscitivi adoperabili dall'essere umano, che sono stati tramandati più o meno propriamente, ma una tecnica straordinariamente precisa è arrivata sino ai giorni nostri sufficientemente inalterata da consentire di fornire un manuale di istruzioni di vita completamente personalizzato, dettagliato e più univoco persino delle impronte digitali. Si tratta ovviamente dell'astrologia, che si avvale del tema natale come strumento evolutivo a disposizione di chiunque conosca luogo, data e ora della propria nascita, elementi unici non condivisi nemmeno da gemelli omozigoti, poiché a differenza delle evidenze fisiche, come sembianze e impronte digitali, il cielo interiore di ogni essere umano è unico e riflette l'assoluta particolarità del suo legame con le forze cosmiche nell'impresa di forgiarsi un destino.
È errato e fuorviante ritenere che l'astrologia parli del destino degli esseri umani, inteso come fato immutabile, piuttosto essa indica a ciascuno le proprie potenzialità e i tempi più favorevoli in cui realizzarle. Al fine di riconoscere la propria missione nella vita, tutto riconduce al tema natale, più simile ad un termometro o a un orologio che a una predizione. Esso infatti consente di effettuare una misurazione comprensibile di forze altrimenti ineffabili coinvolte nell'esistenza del pianeta Terra e di ciascuno dei suoi abitanti. In questo senso, i pianeti e i segni non coincidono con i corpi celesti osservati dall'astronomia, ma sono come le lancette e le ore sul quadrante di un orologio cosmico chiamato zodiaco.



Gli antichi erano soliti osservare il cielo molto più di quanto siamo abituati a fare noi ordinariamente, e da una prospettiva completamente diversa, e grazie alla loro acuta sensibilità per la natura ricorsiva dell'esistenza, si accorsero che non solo determinate configurazioni apparenti nel firmamento tendevano a ripresentarsi con cadenze regolari, ma che esse potevano essere utilizzate per riferirsi all'effetto tangibile di forze invisibili. Il sistema sessagesimale, indiscusso metodo di misurazione del tempo, rimane a ricordare anche alle civiltà più empiriche l'importanza di questa concezione ciclica e ricorsiva dei fenomeni che influenzano la vita. Dodici case, una per ogni segno dello zodiaco, costituiscono le ore dell'orologio del tempo interiore dell'individuo, in cui i pianeti si muovono in avanti, ma a volte anche all'indietro, come lancette di un orologio fuori dalle convenzioni del tempo lineare.



Conoscendo la posizione dei pianeti rispetto ai segni e alle case dello zodiaco, è possibile comprendere quale sinergia di forze sia in atto in un dato momento, di cui quello fondamentale è la propria nascita, poiché come ogni grande inizio racchiude il maggiore potenziale di ciò che si svilupperà. È proprio la posizione dei pianeti astrologici visibili al momento della nascita a fornire le indicazioni principali per farsi un'idea di quale possa essere la propria missione ideale nella vita. In particolare, Giove mostrerà l'ambito in cui si è più portati a realizzarsi e il Sole come ottenere i migliori risultati, mentre Saturno ammonirà sugli aspetti che richiedono maggiore autodisciplina e perseveranza da parte nostra.
Certamente un buon astrologo potrebbe intessere questi elementi in un discorso evolutivo e spingersi anche molto oltre, ma poiché oggigiorno abbondano i mercanti di idee e di credenze, disposti a tutto pur di vendere i loro orpelli a peso d'oro, è più prudente munirsi di qualche affidabile testo di partenza e cominciare a impratichirsi nella lettura del tema natale, tenendo presente che almeno all'inizio sarà opportuno testare le capacità acquisite esercitandosi sui temi natali di altre persone senza conoscerne in anticipo l'identità. Una volta in grado di leggere con buona approssimazione e senza suggerimenti il tema natale di un perfetto sconosciuto, sarà molto più agevole confrontarsi con il vero banco di prova, la carta natale del proprio cielo interiore, la mappa più attendibile su cui impostare la rotta verso l'autentica realizzazione.
Mariavittoria




IMPARA A LEGGERE IL TEMA NATALE

L'Astrologia può aiutarci in tre soli modi. Può vividamente tratteggiare la più felice vita a noi disponibile. Ci può dire quali strumenti abbiamo disponibili per realizzarla e come impiegarli al meglio. E può avvisarci in anticipo su come le nostre vite appariranno quando avremo mancato il bersaglio. Da quel punto in poi, dobbiamo affermare che tutte le scelte sono letteralmente nelle nostre mani e che mai nessun Pianeta o Segno preordinerà per noi uno specifico destino. Una volta stabiliti questi punti, possiamo ascoltare il messaggio della Carta natale, oppure ignorarlo. Questi sono affari nostri. E persino se decidessimo di ignorarlo, presto o tardi la vita stessa ci riporterà di nuovo davanti a quello stesso messaggio.”