sabato 26 agosto 2017

VII. L'illusione del riflesso

Come muoversi nello spazio delle varianti

Ciascuno di noi può influenzare
tutte le forme di vita biologiche circostanti
per mezzo delle emissioni del proprio biocampo.
William A. Tiller

Nella prefazione a Matrix Energetics, W. A. Tiller, professore emerito alla Stanford University, sintetizza quello che decenni di studi avanzati cominciano a delineare come un universo relazionale in cui il nostro apparato psicofisico funge da ricetrasmettitore e le percezioni che ne derivano sono destinate a controllare la realtà in cui viviamo. Il meccanismo fondamentale di manifestazione della realtà è piuttosto semplice: percepiamo qualcosa che ci sembra esterno a noi, esprimiamo (attraverso il pensiero) il nostro rapporto con ciò che abbiamo percepito e il contenuto energetico di tale espressione (l'emozione) assume forma nella realtà.



Il mondo è uno specchio che riflette la nostra immagine: questa bella metafora illustra l'unico modo in cui possiamo percepire la realtà, ovvero attraverso la risonanza con l'energia che emettiamo. “Là fuori” non esiste un mondo oggettivo in attesa di essere percepito, ma in ogni istante di eterno presente miliardi di mondi possibili collimano nel formare l'unica realtà sulla quale siamo sintonizzati. L’immagine, vale a dire ciò che dovrebbe essere il prodotto della nostra volontà e delle nostre intenzioni, viene quasi totalmente determinata dal riflesso dello specchio, cioè dalle circostanze esterne. Nella maggior parte dei casi, il nostro apporto si riduce alla constatazione di ciò che non va nel riflesso e a una serie di strenui tentativi per cercare di modificarlo. Tale lotta è dispendiosa, poco efficace e, in ultima analisi, inutile.



Ordinariamente, quindi, la realtà è prodotta dal meccanismo inconscio di azione e reazione: percepiamo del dolore e subito proviamo rabbia o paura, la emettiamo con tale intensità e regolarità che presto si manifesteranno altri eventi per cui arrabbiarsi o intimorirsi. È per questo che, in generale, i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più indigenti e le cose belle capitano solo nei bei posti. Poi però avviene che l'impero finanziario del ricco crolla nottetempo, oppure il ragazzo dei bassifondi raggiunge un successo senza precedenti e fioriscono oasi idilliache in mezzo al deserto più arido. Questi ultimi sono solo esempi dei casi in cui, anziché affannarsi contro il riflesso, si è andati ad agire direttamente sulla sorgente dell'immagine riflessa. Le tecniche di gestione della realtà insegnano a farlo in modo consapevole. Infatti, possiamo convertire il circolo vizioso della manifestazione inconsapevole in uno virtuoso di co-creazione cosciente. Prima guardiamo in noi stessi, poi, tenendo ben presente quello che vogliamo, esprimiamo il nostro rapporto con il mondo, che finirà col cristallizzarsi nella realtà, infine osserviamo il risultato nello specchio (il mondo).



In questo modo proiettiamo consapevolmente la nostra immagine nel mondo e la prospettiva con la quale interagiamo cambia radicalmente: invece di manifestare una costante e rancorosa insoddisfazione e lamentela nei confronti di un mero riflesso della realtà, curiamo con attenzione il corso dei nostri pensieri e lo indirizziamo verso l’immagine che vorremmo vedere nel mondo. A questo punto il mondo smette di essere un luogo ostile, imperscrutabile e buio, e inizia a conformarsi al soddisfacimento delle intenzioni che abbiamo trasmesso attraverso i nostri pensieri. Il trucco consiste nello spostare l’attenzione dal riflesso all’immagine, focalizzandoci su quanto desideriamo raggiungere. Tale pratica ci consente di ottenere un risultato strabiliante: possiamo finalmente gestire la realtà, trasformare il mondo da un gelido ed indifferente antagonista ad un prezioso Alleato per realizzare ogni nostra intenzione e desiderio. Quale migliore sprone per mettersi al lavoro al più presto!

I Tarocchi dello spazio delle varianti: VII


La carta VII “L'illusione del riflesso” ti ricorda:

  • Circolo vizioso ordinario: osserviamo la realtà - esprimiamo il nostro rapporto e giudizio a riguardo - lo specchio fissa nella realtà il contenuto del nostro modo di rapportarci ad essa
  • Circolo virtuoso consapevole: esprimiamo il nostro rapporto verso il mondo - lo specchio fissa il contenuto nella realtà - osserviamo la realtà
  • Formiamo nei nostri pensieri l’immagine che vogliamo vedere
  • Reindirizziamo l’attenzione dal riflesso nel mondo all’immagine “interiore”
  • Controlliamo i pensieri e orientiamoli esclusivamente verso quello che vogliamo veramente che si realizzi.

Ora prova ad osservare come tutto questo si applica alla tua vita quotidiana: in che modo la consapevolezza cambia la manifestazione della realtà? Raccontaci la tua esperienza scrivendola nei commenti al post!
Mariavittoria & Fabrizio

LETTURA DEL MESE

MATRIX ENERGETICS
Generare cambiamenti immediati e miracolosi

Quando avete compreso alcuni principi davvero basilari cominciate a rendervi conto che i concetti della fisica quantistica forniscono una porta molto concreta per entrare in un regno della possibilità che consente la guarigione istantanea, la manifestazione sul piano fisico e la trasformazione virtuale di ogni aspetto della vostra vita.”