Come
muoversi nello spazio delle varianti
Ciascuno
di noi può influenzare
tutte
le forme di vita biologiche circostanti
per
mezzo delle emissioni del proprio biocampo.
William
A. Tiller
Nella
prefazione a Matrix Energetics,
W. A. Tiller, professore emerito alla Stanford University, sintetizza
quello che decenni di studi avanzati cominciano a delineare come un
universo relazionale
in cui il nostro apparato psicofisico funge da ricetrasmettitore e le
percezioni che ne derivano sono destinate a controllare la realtà in
cui viviamo. Il meccanismo fondamentale di manifestazione della
realtà è piuttosto semplice: percepiamo qualcosa che ci sembra
esterno a noi, esprimiamo (attraverso il pensiero) il nostro rapporto
con ciò che abbiamo percepito e il contenuto energetico di tale
espressione (l'emozione) assume forma nella realtà.
Il
mondo è uno specchio che riflette la nostra immagine: questa bella
metafora illustra l'unico modo in cui possiamo percepire la realtà,
ovvero attraverso la risonanza con l'energia che emettiamo. “Là
fuori” non esiste un mondo oggettivo in attesa di essere percepito,
ma in ogni istante di eterno presente miliardi di mondi possibili
collimano nel formare l'unica realtà sulla quale siamo sintonizzati.
L’immagine, vale a dire ciò che dovrebbe essere il prodotto della
nostra volontà e delle nostre intenzioni, viene quasi totalmente
determinata dal riflesso dello specchio, cioè dalle circostanze
esterne. Nella maggior parte dei casi, il nostro apporto si riduce
alla constatazione di ciò che non va nel riflesso e a una serie di
strenui tentativi per cercare di modificarlo. Tale lotta è
dispendiosa, poco efficace e, in ultima analisi, inutile.
Ordinariamente, quindi, la realtà è prodotta dal meccanismo inconscio di azione e reazione:
percepiamo del dolore e subito proviamo rabbia o paura, la emettiamo
con tale intensità e regolarità che presto si manifesteranno altri
eventi per cui arrabbiarsi o intimorirsi. È per questo che, in
generale, i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più
indigenti e le cose belle capitano solo nei bei posti. Poi però
avviene che l'impero finanziario del ricco crolla nottetempo, oppure
il ragazzo dei bassifondi raggiunge un successo senza precedenti e
fioriscono oasi idilliache in mezzo al deserto più arido. Questi
ultimi sono solo esempi dei casi in cui, anziché affannarsi contro
il riflesso, si è andati ad agire direttamente sulla sorgente
dell'immagine riflessa. Le tecniche di gestione della realtà
insegnano a farlo in modo consapevole. Infatti, possiamo convertire
il circolo vizioso della manifestazione inconsapevole in uno virtuoso
di co-creazione cosciente. Prima guardiamo in noi stessi, poi,
tenendo ben presente quello che vogliamo, esprimiamo il nostro
rapporto con il mondo, che finirà col cristallizzarsi nella realtà,
infine osserviamo il risultato nello specchio (il mondo).
In
questo modo proiettiamo consapevolmente la nostra immagine nel mondo
e la prospettiva con la quale interagiamo cambia radicalmente: invece
di manifestare una costante e rancorosa insoddisfazione e lamentela
nei confronti di un mero riflesso della realtà, curiamo con
attenzione il corso dei nostri pensieri e lo indirizziamo verso
l’immagine che vorremmo vedere nel mondo. A questo punto il mondo
smette di essere un luogo ostile, imperscrutabile e buio, e inizia a
conformarsi al soddisfacimento delle intenzioni che abbiamo trasmesso
attraverso i nostri pensieri. Il trucco consiste nello spostare
l’attenzione dal riflesso all’immagine, focalizzandoci su quanto
desideriamo raggiungere. Tale pratica ci consente di ottenere un
risultato strabiliante: possiamo finalmente gestire la realtà,
trasformare il mondo da un gelido ed indifferente antagonista ad un
prezioso Alleato per realizzare ogni nostra intenzione e desiderio.
Quale migliore sprone per mettersi al lavoro al più presto!
I Tarocchi dello spazio delle varianti: VII |
La
carta VII “L'illusione del riflesso” ti ricorda:
- Circolo vizioso ordinario: osserviamo la realtà - esprimiamo il nostro rapporto e giudizio a riguardo - lo specchio fissa nella realtà il contenuto del nostro modo di rapportarci ad essa
- Circolo virtuoso consapevole: esprimiamo il nostro rapporto verso il mondo - lo specchio fissa il contenuto nella realtà - osserviamo la realtà
- Formiamo nei nostri pensieri l’immagine che vogliamo vedere
- Reindirizziamo l’attenzione dal riflesso nel mondo all’immagine “interiore”
- Controlliamo i pensieri e orientiamoli esclusivamente verso quello che vogliamo veramente che si realizzi.
Ora
prova ad osservare come tutto questo si applica alla tua vita
quotidiana: in che modo la consapevolezza cambia la manifestazione
della realtà? Raccontaci la tua esperienza scrivendola nei commenti
al post!
Mariavittoria
& Fabrizio
LETTURA
DEL MESE
MATRIX
ENERGETICS
Generare cambiamenti immediati e miracolosi
“Quando
avete compreso alcuni principi davvero basilari cominciate a rendervi
conto che i concetti della fisica quantistica forniscono una porta
molto concreta per entrare in un regno della possibilità che
consente la guarigione istantanea, la manifestazione sul piano fisico
e la trasformazione virtuale di ogni aspetto della vostra vita.”
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