"Lascia che si calmi e gradualmente si chiarirà." Lao Tzu
Che cosa è la luce? Una domanda che mi ha sempre affascinato, nelle sue implicazioni sia fisiche sia metafisiche, e che non trova risposte soddisfacenti. Particella, onda, quanto di energia… anche per la fisica moderna la luce serba ancora dei segreti, forse perché in essenza noi stessi siamo fatti di luce e comprenderla nella sua totalità sarebbe come pretendere che gli abitanti degli abissi marini avessero contezza dell’acqua in cui sono immersi sia esteriormente sia internamente (arrivando, come nel caso delle meduse, ad essere composti per più del 90% di acqua).
Il mistero, l’irrisolto, l’inesplorato, affascina e sprona la ricerca scientifica, o così dovrebbe essere, poiché tutto ciò che si ferma, arroccandosi sulle proprie inamovibili presupposizioni, è destinato a perire. È il movimento che tiene in vita il campo elettromagnetico, un armonioso intreccio che costituisce la nostra struttura essenziale. Tale dinamismo racchiude la speranza e promessa della resilienza come pilastro dell’evoluzione: cambiare in meglio, dare il meglio di sé nonostante ogni avversità. Oggi però sembra che a nessuno importi più cambiare veramente, nel senso autentico e radicale del termine di addivenire proprio a se stessi (più un togliere condizionamenti che aggiungere talenti).
La ricerca dell’essere se stessi ha ceduto il passo alle mode ideologiche, spesso aprioristiche e bellicosamente antitetiche: misticismo o fisica quantistica? Onnivori o vegani? Patrioti o pacifisti? Karma o Dharma? E via di questo passo verso l’esasperazione dello stereotipo portato avanti dalla disinformazione di massa. Avversioni spesso banali e infarcite di preconcetti, che vedrebbero sciogliersi come neve al sole il presupposto della loro velleità di giustezza se solo considerassero l’assioma fondamentale della realtà: tutto è energia. Ci può essere risonanza o interferenza, a livello energetico, in ogni ambito, specialmente in quello delle idee. Ad esempio, il fatto che molti vegani oggi, nel modo di porsi aggressivo e presuntuoso, non dimostrino di essere più spirituali di un bruco famelico non toglie nulla al fatto che la grande maggioranza dei mistici e saggi di tutti i tempi abbiano escluso dalla propria dieta la carne, se non proprio tutti i prodotti di origine animale; la differenza tra questi due estremi del medesimo polo alimentare è questione di frequenza. Questo stesso fatto può risuonare, incontrando il favore di chi legge, o suscitare resistenza, interferendo con il suo personale assetto ideologico; la risposta sarà dunque sempre soggettiva, determinato e determinante la frequenza alla quale si risuona, mentre il fatto rimane tale e quale. Va da sé il motivo per cui ho sempre ritenuto essenziale esortare alla pratica spirituale, senza troppi commenti sull’attualità, poiché solo la pratica eleva le frequenze ed apre le porte della percezione, non il ragionamento mentale che possiamo lasciare alla frenetica e affannata società dei non praticanti.
Qualche parola, tuttavia, a volte è utile e necessaria per continuare serenamente sulla retta via. Ben vengano dunque i dibattiti e gli scambi di opinioni, purché rimanga chiaro che la consapevolezza è questione di frequenza (la coscienza è un campo di energia, ecco svelato il senso di anelare alla vicinanza con un maestro spirituale nella speranza di captarne le frequenze elevanti) e sintonizzarsi richiede tempi variabili, comunque soggettivi.
Tutto si spiega in termini di campi di energia che interagiscono e scambiano informazioni sulla base delle frequenze di cui dispongono, ricordiamolo prima di agitarci inutilmente e aprioristicamente per una mera differenza di opinioni. La verità è una frequenza liberatoria e trascende ogni opinione.
Mariavittoria
LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE
QUESTIONI QUANTISTICHE
di Ken Wilber
Se è vero che misticismo e fisica quantistica a ben vedere hanno poco in comune, perché i più grandi pionieri della più dura tra le scienze furono anche, indubbiamente, dei mistici? Questo impegnativo libro, arricchito dalla vertiginosa prefazione del professor Malanga, cerca di rispondere all’annosa domanda con una antologia dei più memorabili brani in cui Heisenberg, Schrödinger, Einstein, De Broglie, Jeans, Planck, Pauli ed Eddington riflettono e traggono conclusioni tra fisica e metafisica.
“Nel mezzo di un interesse crescente verso la relazione tra scienza e religione, è sempre utile ritornare ai pionieri fondatori della fisica moderna e leggere ciò che essi avevano da dire su questo importantissimo argomento. Questioni quantistiche, in pratica, è un compendio di tutti gli scritti significativi di alcuni dei più grandi fisici che il mondo abbia mai conosciuto.”