giovedì 22 febbraio 2024

Nel segno del Drago

 

"Onorando chi sei, la vita celebra il tuo arrivo."

La luna nuova dello scorso 9 febbraio ha inaugurato l’anno del drago, precisamente, secondo il calendario tradizionale cinese questo sarà l’anno del Drago Verde dell’Est, uno dei potenti guardiani delle quattro direzioni, espressione dell’elemento Legno e quindi delle forze yang primaverili. L’energia del Drago Verde promuove un anno di eventi eclatanti, ma anche di rinascita e rigenerazione, in cui far sbocciare la consapevolezza maturata in profondità. Nello zodiaco cinese, il drago è l’animale più propizio, potente e fortunato, poiché ha saputo tramutare la forza bruta indomita in saggezza illuminata e illuminante. Naturalmente, starà a ciascuno cogliere le opportunità ispirate da questo generoso vento di rinnovamento, per inserirsi favorevolmente nella corrente cosmica dell’esistenza in perpetuo divenire. Come sempre, il transurfing correttamente compreso e praticato potrà essere di grande aiuto per navigare efficacemente nello spazio delle varianti e rimanere sulla cresta dell’onda della fortuna.

Dal punto di vista del viaggio dell’anima, possiamo trarre due grandi lezioni dal comportamento di Giove, i cui transiti sono alla base dell’astrologia cinese ma che astronomicamente è una stella mancata, e nonostante questo continua ad emettere più luce di quanta ne riceva dal Sole, distinguendosi tra i pianeti del nostro sistema e guadagnandosi a buon diritto tra gli antichi sapienti l’appellativo di Fortuna Major. Giove insegna a rimanere aperti e fedeli alla propria massima aspirazione nonostante le circostanze; per dirla con un aforisma, “per diventare, agisci come se”, e questa è la prima grande lezione da imparare per realizzarsi nella vita nonostante le avversità. Non si tratta di fingere o pretendere, bensì di esprimere anche nei fatti la propria autentica vocazione interiore a prescindere dalle avversità che potremmo incontrare. Ciò è possibile, evidentemente, solo manifestando una ferma determinazione, e soprattutto solo quando si hanno le idee ben chiare su quali siano le aspirazioni che siamo chiamati a realizzare in questa vita. Il punto è diventare ciò che siamo, esprimere l’essenza consapevolmente e realizzare così il nostro potenziale evolutivo.

Come voglio realizzarmi?

Come posso manifestarlo adesso?

Conviene meditare su questi interrogativi, lasciando emergere la risposta dal profondo e abbandonando ogni preconcetto, poiché è nell’accordo tra mente e cuore che scaturisce la pura volontà, la forza motrice necessaria per seguire la propria buona stella e compiere il destino che ci è proprio anziché quello preconfezionato assegnato dalla matrice disumana e spersonalizzante che governa il mondo.

Mariavittoria


LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE

REALITY CREATION

di Frederick Dodson

Visto il massiccio uso di armi e strategie di distrazione di massa che si sta facendo contro l’umanità, urge ritornare alla verità della propria essenza: che cosa sei venuto a realizzare in questa vita? Che cosa vuoi manifestare ed esprimere? Frederick Dodson ci riporta a questa verità essenziale, accompagnandoci con il suo linguaggio chiaro e schietto nella pratica della tecnica di creazione della realtà, l’applicazione più immediata del classico transurfing nello spazio delle varianti. Affinché il sogno in cui viviamo sia proprio il nostro e non quello distopico di qualcun altro.

Reality Creation è stata ideata per chi cerca un metodo completo, pratico ma anche mistico, finalizzato alla prosperità così come alla pace interiore… Quanta concentrazione sia necessaria per creare una nuova realtà dipende dal livello di energia col quale fai esperienza del mondo.”

 



lunedì 22 gennaio 2024

2024: l'anno del raccolto

 

 

Portale 61: La verità interiore - la porta del mistero.

"La verità non è qualcosa da cercare all'esterno, è qualcosa all'interno da rivelare." Osho

La numerologia ci indica che in essenza questo bisestile 2024 sarà l’anno del raccolto, non a caso i cittadini di molti stati del mondo, dall’Asia all’America passando per l’Europa, saranno chiamati alle urne per esprimere le proprie preferenze elettorali attraverso il voto, ultimo baluardo di democrazia.

Si raccoglie ciò che si semina, questa è la Legge universale sulla quale conviene riflettere; e allora iniziamo il nuovo anno considerando un breve testo di saggezza nordica su cui meditare e praticare:


Trova il tempo per riflettere, è la fonte della forza.

Trova il tempo per giocare, è il segreto della giovinezza.

Trova il tempo per leggere, è la base della saggezza.

Trova il tempo per essere gentile, è la strada della felicità.

Trova il tempo per sognare, è il segreto che porta alle stelle.

Trova il tempo per amare, è la vera gioia della vita.

Trova il tempo per essere felice, è la musica dell’anima.

(Antica ballata irlandese)


La meditazione, in quanto stato di coscienza pienamente consapevole, è la via e la meta. Le risposte giuste sorgono dalla quiete interiore, provengono dall’anima, e anche la vera felicità che non si infrange contro le circostanze della vita.

Mariavittoria


LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE


MEDITAZIONE GIORNALIERA IN 5 MINUTI

di Sah D’Simone


Uscire dall’insensata frenesia e dalla vuota superficialità del mondo, per ritrovare saggezza, lucidità e calma è possibile: l’autore di questo libro ci ricorda che bastano cinque minuti e la ferma risoluzione di praticare ogni giorno per sciogliere le trame dell’illusione, e ci offre come guida pagine coloratissime di riflessioni luminose, scaturite dalla sua esperienza di profonda trasformazione personale. Meditare, infatti, equivale a saper vivere consapevolmente, e la consapevolezza è tutto ciò che certamente rimarrà di noi. Affinché questa nostra traccia immortale sia pura luce, occorre praticare e assumersi la piena responsabilità della propria esistenza.

Prenditi la responsabilità. A volte ci comportiamo diversamente da come vorremmo. Poi, quando le scelte che abbiamo fatto ci rendono infelici, incolpiamo la vita e gli altri per la situazione in cui ci troviamo. E se invece ti prendessi personalmente la responsabilità del tuo percorso di vita e smettessi di dare la colpa al mondo se non ti piace come stanno andando le cose? Impegnati e fai del tuo meglio per assumere questa prospettiva. Se ti accorgi che stai deragliando e hai ripreso a dare la colpa agli altri e alle situazioni, perdonati e ricomincia da capo, più e più volte, tutte le volte che è necessario.

I pensieri sono prevedibili. I pensieri si pensano da soli, senza bisogno che tu faccia nulla. Dunque, mettiti comodo e osservali mentre si svolgono.”

 


 

domenica 28 maggio 2023

La via di Osho

 Meditare sulle orme dei maestri dell'umanità


L'universo si dirige da qualche parte:

cadete in sintonia con lui, fluite con il fiume.

Non spingete il fiume e non avete altro traguardo

che quello del Tutto.

Osho

 

Bhagwan Shree Rajneesh scelse di essere ricordato con il nome di Osho, derivato dal termine “oceanico” coniato dal filosofo William James, definendosi così come colui che si dissolve nell'oceano dell'esperienza. È passato alla storia come il guru più controverso del '900, capace di ispirare folle oceaniche di seguaci e di scandalizzare le masse, osteggiato in ogni modo e in ogni luogo dai poteri precostituiti, fino al punto di essere incarcerato e avvelenato. Il suo insegnamento attraversa ogni esperienza terrena e rimane un profondo e totale invito al risveglio dell'individuo e un richiamo alla libertà intrinseca nella beatitudine dell'essere.

Accogliere le cose per come sono: impermanenti, transitorie, illusorie. Fluire nella corrente della vita. Questa è la disciplina della trascendenza e chi ha comprensione non necessita di disciplina. Quel che rimane è il silenzio, e nel silenzio l'eternità del momento presente.

La beatitudine è possibile solo in uno stato di libertà totale e incondizionata. Ecco perché in Oriente è chiamata moksha. Moksha significa libertà assoluta. Essere con se stessi è moksha perché ora non sei più dipendente. La tua felicità è semplicemente di tua proprietà, non la prendi a prestito da nessuno e nessuno te la potrà togliere, neppure la morte. Ricorda, la morte ti separa solo dagli altri, non ti separa mai da te stesso.”

(Osho, La disciplina della trascendenza, trad. it. a cura di Swami Anand Videha, Bompiani 2016)


La gioia del silenzio


L'uomo che comprende non necessita di alcuna disciplina. La sua stessa comprensione è la sua disciplina. Voi avete bisogno di una disciplina perché non avete sufficiente comprensione. […] Il vostro agire è l'unica dimostrazione di ciò che conoscete. Solo e unicamente il vostro agire è la prova della vostra conoscenza.”

(Osho, La disciplina della trascendenza, trad. it. a cura di Swami Anand Videha, Bompiani 2016)


La meditazione è l'opposto della concentrazione



MEDITAZIONE GUIDATA DEL SORRISO INTERIORE





LA DISCIPLINA DELLA TRASCENDENZA

(Osho, a cura di Swami Anand Videha, Bompiani 2016)

Le parole di Osho, catturate da centinaia di registrazioni delle lezioni e dei discorsi che teneva ogni giorno, risuonano nel cuore, rompono schemi e condizionamenti atavici e consentono di ritornare sulla via della trascendenza con gioia.

Io non faccio parte di alcun movimento. Il mio operare è qualcosa di eterno che sta accadendo da quando il primo uomo apparve sulla Terra, e continuerà fino all'ultimo uomo. Non è un movimento, è l'essenza stessa dell'evoluzione: io sono parte dell'eterna evoluzione dell'uomo. Cercare la verità non è cosa nuova né vecchia. La ricerca del proprio essere non ha nulla a che fare con il tempo.”


 






domenica 26 marzo 2023

La via di Rumi

Meditare sulle orme dei maestri dell'umanità

Tu sei l'anima, l'universo,

e quello che anima l'universo.

Io vivo e lavoro dentro te.

E parlo attraverso ciò che è rimasto

dalle rovine del precedente sé.

Rumi


Le frasi di Rumi per risvegliare la forza interiore

La via di Jalal ad-Din Rumi consiste nel raggiungimento dell'estasi mistica, l'uscita dalla dimensione ordinaria dello spaziotempo e l'accesso alla dimensione spirituale in cui ogni dualità viene superata e hanno sede i valori e i principi assoluti di cui le forme terrene sono soltanto un'immagine relativa e parziale. Rumi diede origine alla pratica della meditazione in movimento dei dervisci rotanti, i quali roteando incessantemente al ritmo della musica del flauto abbandonano il proprio ego e si elevano verso i mondi superiori; la danza rituale in tondo riproduce il movimento delle sfere celesti e consente il contatto estatico con l'essenza dell'Essere. Tutta la poesia di Rumi, che si annovera tra le massime espressioni della mistica sufi, trasmette l'impressione della dimensione al di là dello spaziotempo e conduce il lettore in uno stato di concentrazione rilassata ed espansiva in cui contemplando intensamente la verità indicata dalle sue parole è possibile cogliere barlumi di rivelazione dell'oltre.


La poesia mistica di Rumi


MUSICA PER MEDITARE SULLA VIA DI RUMI




RUMI: DIALOGO CON L'UNIVERSO

Giuliana Colella, Mediterranee, 2014

“Rumi si rivolge a ogni uomo, ma soprattutto a quanti soffrono intensamente per il desiderio di liberarsi delle loro catene, di uscire dalla prigione e di ricongiungersi con l'amico del loro cuore. Nel Mathnawi, Rumi illustra questa fase del processo di risveglio dell'anima con la Storia di una persona che bussò alla porta d'un amico. L'amico dall'interno gli chiese chi fosse, egli disse: “Sono io” e l'amico rispose: “Poiché tu sei tu, non aprirò la porta: non conosco nessun amico che sia 'Io'.”

Includendo istruzioni pratiche sulle tecniche meditative utilizzate da Rumi e un CD con due tracce di gong per intonare correttamente il suono HU, questo libro non ripercorre solamente la storia del grande poeta mistico persiano, bensì la integra con il messaggio universale della poesia mistica medievale, specialmente attraverso gli scritti di Dante, ma anche delle grandi correnti sapienziali occidentali (Platone) e orientali (lo Zen, la Eckankar) in accordo con le recenti scoperte della fisica e della cosmologia quantistica, e restituisce un quadro d'insieme complesso e approfondito dell'ambiente, della visione e delle pratiche degli adepti della contemplazione estatica danzante. 

 


 

domenica 29 gennaio 2023

La via di Siddhartha

 Meditare sulle orme dei maestri dell'umanità


Colui nel quale sia nato il desiderio dell'indicibile

e che sia pervaso dalla facoltà razionale,

la cui mente non è più affetta dai piaceri dei sensi

è detto “colui che risale la corrente”.

Dhammapada, 218


La via di Siddhartha Gautama Shakyamuni consiste nel raggiungimento del nirvana, l'estinzione di ogni illusorietà, seguendo il Nobile Ottuplice Sentiero: retta visione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retta sussistenza, retto sforzo, retta presenza mentale, retta concentrazione. Così facendo si esce dal samsara, o ruota dell'illusorietà, in cui imperano le Quattro Nobili Verità: la vita è dolore, l'origine del dolore è la brama, la brama può essere estinta, l'estinzione della brama avviene seguendo il Nobile Ottuplice Sentiero. Meditando sotto l'albero della bodhi (Ficus religiosa), Siddhartha divenne Buddha, il Risvegliato e si dice che in questo modo avviò la ruota del Dharma, i cui raggi rappresentano il Nobile Ottuplice Sentiero. Il praticante prende rifugio in quelli che sono dettti i Tre Gioielli: il Dharma (la Legge o Giustizia cosmica), il Sangha (l'Ordine o Comunità di praticanti) e il Buddha (il Risvegliato o Guru).




MUSICA PER MEDITARE SULLA VIA DI SIDDHARTHA





DHAMMAPADA

La via del Buddha

(Urra, Milano 2006, trad. it. dal pali di Genevienne Pecunia)

185

Non ingiuriare, non nuocere al prossimo, attenersi alla regola, moderazione nel cibo, dimorare in solitudine, impegnarsi a ottenere la mente superiore: ecco l'insegnamento dei Risvegliati!

190

Ma colui che prende rifugio nel Risvegliato (Buddha), nella Legge (Dharma) e nell'Ordine (Sangha) scorge con retta conoscenza le Quatttro Nobili Verità:

191

il dolore, l'origine del dolore, la cessazione del dolore e il Nobile Otttuplice Sentiero che conduce all'aquietamento del dolore.

192

Questo di certo è il rifugio sicuro, questo è il rifugio supremo, essendo giunti in questo rifugio ci si libera da ogni sofferenza.”



Dhammapada (in pali, in sanscrito dharmapada), non a caso uno dei libri più amati del canone buddhista è dedicato a colui che intende seguire la via del Buddha e divenire un Risvegliato che dopo la morte non rinascerà più, un arahant.

Questa versione a cura di Genevienne Pecunia, compatta e dalla copertina rigida, è accompagnata da commenti concisi ma utili nel chiarire gli aspetti principali linguistici e culturali necessari alla corretta comprensione del testo, e corredata da un glossario esplicativo.


CHE COSA è IL BUDDHISMO

Un maestro e molte tradizioni

(Mondadori, Milano 2019, trad. it. Elisabettta Valdré)


La guida saggia ripete costantemente ai praticanti che “la pratica senza conoscenza è niente”. Ecco quindi che il XIV Dalai Lama e la badessa del monastero americano di Sravasti uniscono le proprie competenze per offrire ai buddhisti di ogni tradizione una maggiore comprensione della dottrina che sgorga infinita sia dal canone pali, la cui tradizione è seguita tipicamente in Sri Lanka, Birmania, Thailandia, Cambogia, Laos, Vietnam e Bangladesh, sia dal canone sanscrito seguito principalmente in Cina, Giappone, Nepal e naturalmente Tibet. Testi in lingue diversi, migliaia di commentari e luoghi lontani miglia e miglia per delineare una filosofia spirituale capace di rivoluzionare la vita del praticante, sradicandone la mentalità materialista e riportando “il reale al reale”.

Vorrrei incoraggiare i buddhisti di tutte le tradizioni ad acquisire una comprensione più profonda della vastità dotttrinale del Budddha: questo non farebbe altro che aiutarci ad apprezzare ancora di più le sue qualità eccezionali come Maestro che possiede la saggezza, la compassione e gli abili mezzi per condurci tutti al risveglio.” 

 





mercoledì 25 maggio 2022

Ridimensionarsi

Riflessioni per liberi viaggiatori nello spazio delle varianti

 

 Ci sono guide che possono mostrarti la strada.

Usale.

E osserva le meraviglie che ti accadono dentro.

Rumi


Potremmo tradurre così il titolo di Downsizing, film del 2017 che ha aperto la quarantasettesima mostra del cinema veneziana, ricevendo molte candidature e nessun premio.


Questa distopia moderna contiene un'articolata e lucidissima critica all'ecologia superficiale insediatasi nella società contemporanea e rivendica il primato di valori propriamente umani come la solidarietà, l'impegno civico, la sobrietà e la compassione. È anche un manifesto di autentica fede e amore, intendendo la prima come forza inarrestabile dello Spirito e il secondo come un gesto immortale che scalda il cuore e porta l'anima a maturazione.

Ti invito a guardare il film da una prospettiva anticonvenzionale e seguire con attenzione l'evoluzione del protagonista. Considerando i tempi che stiamo vivendo, è di vitale importanza uscire dall'illusione collettiva, imparando a distinguere tra egoismo ipocrita e altruismo ecologista quale espressione di un'autentica vocazione dell'anima. 

Per fare ecologia profonda dobbiamo in primo luogo risvegliarci alle istanze ribelli dell'anima.

L'esperienza immaginale:

andare al di là del bene e del male

rinascere liberi dal condizionamento

 

 

Il percorso spirituale vale innanzitutto ad uscire dai luoghi comuni e toccare con mano la non ordinarietà della vita vera, andando oltre sterili ideologie.

Ad esempio, la bellezza salverà il mondo è una celebre citazione che ormai quasi tutti sanno attribuire correttamente e sulla quale è facile concordare, anche se i più ignorano un elemento fondamentale in merito a questo argomento: il Raggio manifestatore della Bellezza ricomincerà ad agire sulla Terra soltanto dal 2025 e comunque non prima che il Raggio alimentatore della cieca devozione (leggi “fanatismo dogmatico di cui stiamo appunto sperimentando ogni forma e colore”) sia definitivamente scomparso, portando con sé tutti i suoi seguaci ferventi o recalcitranti. Per la precisione, dal 2025 ritornerà a manifestarsi anche il Raggio della Conoscenza e così finalmente, dopo 110 anni di oscurantismo, riemergerà la vera scienza: esatta, libera e illuminante.

La metafisica ha molto in comune con la vera scienza: è un linguaggio che apre la mente all'intelligenza del cosmo e alla comprensione di molteplici realtà dimensionali e soprattutto non è un'opinione. Se hai studiato e compreso le leggi della vera scienza sei in grado di dimostrarlo ed esse conferiranno una svolta decisiva nella tua vita, perché la realtà in cui viviamo dipende direttamente dalla nostra percezione della verità sottostante, percezione che determina il modo in cui ci relazioniamo. In questo senso, non c'è differenza tra metafisica, vera scienza e spiritualità. Al contrario, mi chiedo a che cosa servano tutte le pratiche spirituali e di sviluppo della coscienza se non a dare modo di rispondere, in primo luogo, a una triplice domanda esistenziale:


Chi sono?

Dove sono?

Dove sto andando?


Per rispondere a questa domanda fondamentale è necessario sviluppare la capacità di guardare al di là delle apparenze, solo così diventa possibile aprire gli occhi e osservare la realtà che stiamo contribuendo a creare. 

Seguendo la propria fisiologica fase di sviluppo evolutivo, il pianeta Terra sta costruendo il proprio corpo mentale attingendo all'energia della coscienza collettiva dei viventi. D'altro canto, nel vano tentativo di fermare questa evoluzione planetaria che porterà a una nuova e più articolata Età dell'Oro, il sistema oppressivo e parassita di assoggettamento globale fa pressione sulla paura (il panico manda in cortocircuito la coscienza) e leva sull'ignoranza (sapere è potere e tutto quello che ignori potrebbe essere usato contro di te) per convogliare menti e corpi in una sorta di alveare cibernetico, una trappola tecnologicamente avanzata dalla quale sarà sempre più difficile uscire, nonostante ogni sua strada sia costellata da segnali e indicazioni per raggiungere le uscite di emergenza e svincolarsi dall'ingorgo globalizzato.

Messaggi e ammonimenti neanche troppo reconditi vengono veicolati attraverso l'industria cinematografica.

Le saghe cinematografiche sono un fiume in piena difficile da arginare per la pur zelante censura preventiva, di seguito alcune briciole di consapevolezza.

In una pellicola di grande successo, un'informatica viene braccata da varie organizzazioni più o meno clandestine per aver inventato un programma in grado di insinuarsi in qualsiasi videocamera del pianeta e trovare chiunque in pochi secondi attraverso il riconoscimento facciale, era il lontano 2013 quando veniva girato questo film, che sarebbe uscito nel 2015, segnando l'ultima apparizione di uno degli attori protagonisti, autentico filantropo, marzialista e surfista.

Certamente l'occhio del Grande Fratello è diventato un classico nell'immaginario collettivo, ma quanti che lo citano hanno veramente letto il testo di Orwell e compreso tutto ciò che ispirava la trama dei suoi romanzi?

Nello stesso periodo, più precisamente nel 2014, esce l'atteso episodio di una celebre saga di fantascienza con il sottotitolo L'era dell'estinzione, che introduce un inedito antagonista del paladino dell'umanità: Lockdown. Curiosamente, il record di incassi viene registrato in un paese in particolare, la Cina, in cui è ambientato il finale della storia, quando tutti i personaggi vi arrivano per cercare di arginare i danni di un'arma creata in laboratorio utilizzando tecnologia aliena incontrollabile.

Coincidenze? Le coincidenze però non esistono, che ce ne rendiamo conto o meno, parafrasando una celeberrima scrittrice “due coincidenze fanno una prova”. C.G. Jung dedicò studi approfonditi e tutt'ora largamente fraintesi alle coincidenze significative, arrivando a coniare un nome per il fenomeno che svela la natura relazionale e non locale dell'universo: la sincronicità.

Sia chiaro, per lo più i messaggi dei film che passano il vaglio oggigiorno sono funzionali alla vigente finestra di Overton, un altro esponente del genere umano con idee brillanti scomparso prematuramente in circostanze mai chiarite, ecco dunque la sequela di film postapocalittici che improvvisamente sono ritornati a popolare piccoli e grandi schermi. Si tratta di catastrofi molto specifiche, nucleari o climatiche (o entrambe, visto che la prima non esclude anzi potrebbe comportare la seconda).

Concludo ritornando al mio grande amore (accademicamente parlando), la linguistica, ricordandoti le dieci strategie di manipolazione delle masse postulate da Noam Chomsky:


  • Distrazione del pubblico

  • Creare problemi e offrire le soluzioni (altrimenti inaccettabili)

  • Gradualità (rende accettabile l'inaccettabile)

  • Differimento (incertezza e confusione)

  • Rivolgersi al pubblico come a dei bambini

  • Usare l'aspetto emotivo più della riflessione

  • Mantenere il pubblico nell'ignoranza e nella mediocrità

  • Stimolare il pubblico ad essere compiacente verso la mediocrità

  • Rafforzare il senso di colpa da parte del pubblico

  • Conoscere il pubblico (consumi, abitudini, preferenze...) meglio di quanto conosca se stesso


Meditare su tutto questo può avere effetti spirituali? Giro la domanda e ti chiedo: quali effetti spirituali potranno mai esserci in un ego ipertrofico in preda a illusioni e autoinganni? Ridimensionarsi, imparando ad osservarsi con sobria lucidità, è una scelta di ecologia globale, per la propria salute psicofisica e l'igiene mentale planetario.

Mariavittoria


RESI UMANI

Da organismi scimmieschi all'ominide pensante. Una storia ancora da scrivere

La storia dell'umanità dovrà essere riscritta. Con questa certezza si conclude il saggio di Pietro Buffa e Mauro Biglino, in cui biologia molecolare e filologia si intrecciano ereticamente per indagare sugli indizi della domesticazione umana, un fenomeno ampiamente ignorato che una volta confermato e opportunamente circostanziato segnerebbe una svolta epocale nella consapevolezza dell'umanità.

Come abbiamo avuto modo di osservare, il processo di domesticazione è in grado di produrre effetti sulla biologia di una specie, proprio attraverso alterazioni dei tempi di sviluppo di varie carattersitche. [...]Forse noi umani siamo ancora in una 'adolescenza della specie', un'adolescenza cosmica che, nel disegno universale, ci vede distanti dalla consapevolezza.”

 






venerdì 22 aprile 2022

Meditazione cromatica: il Pianeta Azzurro

 

Sappi che il mondo dell'unità è al di là dei sensi

e se desideri superare la distinzione tra “tu” e “io”

devi procedere in quella direzione,

devi spiccare quel volo.

Rumi



Oggi si celebra la giornata mondiale della Terra. Nel rispetto del senso profondo di questo evento e lontano da ogni moda superficiale, ti invito a prenderti del tempo per ascoltare con attenzione la voce dell'ecologia profonda, la prospettiva del fare anima, dell'essere umano ecocentrico custode del creato dall'alba dei tempi grazie alla propria visione nonduale dell'esistenza e del cosmo natura. 

 

Si tratta di un'intervista radiofonica a Selene Calloni Williams di estrema attualità e pertinenza metafisica. Nota le risposte di Selene alle domande degli ascoltatori e la qualità delle reazioni che suscita negli ascoltatori, il suo discorso è una vera e propria lezione immaginale che parla al cuore dell'umanità.

Alcuni punti chiave su cui riflettere:

  • Ecologia profonda significa fare anima;

  • Fare anima significa acquisire coscienza consapevole;

  • La coscienza consapevole rispetta e custodisce ogni forma di biodiversità;

  • Nella biodiversità è parte integrante l'essere umano;

  • L'essere umano va educato a creare bellezza;

  • La bellezza è l'espressione naturale dell'amore incondizionato;

  • L'amore è il linguaggio universale dell'evoluzione.


Sia chiaro: con bellezza qui non si intende l'adesione ad un canone estetico soggettivo, bensì la bellezza universale come naturale emanazione di armonia. In questo senso, la bellezza è la somma legge spirituale che orienta l'evoluzione. 

Smetti di chiederti se le cose siano giuste, comincia a vedere quanto sono belle, per farlo dovrai uscire dalla logica mentale e aprire il cuore, così ti avvicinerai allo sguardo dell'anima.

In effetti, nel cuore della primavera sboccia l'energia venusina: la bellezza ineffabile del fiore che aprendosi incondizionatamente consente il perpetuarsi della vita. 

A ben vedere il fiore concentra ed esprime la bellezza della vita stessa: è una manifestazione effimera, quindi imperfetta ma al contempo unica e irripetibile, e per questo irresistibilmente attraente e fonte di elevata ispirazione. 

Solo la bellezza così intesa, quale espressione d'amore incondizionato e quindi di autentico rispetto e cooperazione, può vincere gli impulsi distruttivi e belligeranti che portano all'estinzione.



La natura è essenzialmente cooperativa, solo uno sguardo estremamente arido, meschino e superficiale vede in essa una mera lotta per la sopravvivenza. 

Le specie che prosperano maggiormente in natura sono quelle che nel lungo periodo hanno saputo condividere risorse e scambiarle con l'ambiente in modo reciprocamente vantaggioso. 

Poiché tutto è collegato, la relazione privilegiata in natura è la simbiosi: un equilibrio dinamico tra specie diverse ma armonicamente integrate nell'ecosistema. 

Non può esserci autentica armonia fino a quando una specie aspirerà al dominio finalizzato allo sfruttamento e alla prevaricazione. In verità, nessuna specie aspira a questo in natura, è la mente, sia essa umana, aliena o artificiale, che pretende di acquisire il controllo totale nel vano tentativo di allontanare da sé la morte e non potendo dominare le forze della natura le esautora, come raccontano i miti antichi in cui la svolta truce e perversa degli accadimenti avviene sempre a seguito del tradimento del patto di alleanza con la natura.

Occorre riflettere approfonditamente sull'incapacità della mente di accettare la propria transitorietà, la coesistenza di visibile e invisibile, nascita e morte che sottendono all'inesorabile fine di ogni ciclo che abbia un inizio. 

L'anima si incarna per fare esperienza in un viaggio, la vita, che per sua stessa natura ha un inizio e quindi una fine e in cui tutto, in verità, accade per un fine.

La storia umana è un compendio delle atrocità perpetrate nel vano tentativo di ottenere il controllo totale da parte di esseri disconnessi dalla natura, è necessario prenderne atto affinché la memoria inosservata non si ripeta incessantemente nel disperato tentativo di essere compresa.

Tutta la materia veicola delle informazioni e come tale contiene una memoria, ma alcuni materiali sono più propensi a trattenere le memorie, ad esempio i cristalli utilizzati dalle antiche civiltà, tra gli elementi naturali sicuramente quello preposto a custodire la memoria è l'acqua

 


Questo pianeta è azzurro grazie all'acqua in cui si manifestò la vita e che lo ricopre per due terzi, riflettendo il colore principale della radiazione del cielo, a sua volta azzurra come risultato dell'incontro tra il vento solare e l'atmosfera terrestre.

L'azzurro è un colore eminentemente spirituale: rasserena la mente, rinfresca il corpo, tranquillizza la psiche. Pochi sono consapevoli del fatto che la sua energia esprime l'unione amorevole tra il Sole e la Terra. È il colore della comunicazione sincera e aperta, il colore della verità che esprime la vita. 

 



MEDITAZIONE PER IL PIANETA AZZURRO

Dal punto di vista metafisico, su questo pianeta azzurro necessariamente siamo chiamati a ricordare. 

Per vivere veramente devi ricordare chi sei. Ogni tua cellula deve ricordarsi di sé, del progetto animico che le ha dato forma, per dare espressione alle potenzialità evolutive racchiuse nel DNA umano.

Predisponiti al ricordo dedicando qualche momento ogni notte per osservare il cielo a mente serena e connetterti con il cosmo natura.


Ricordandoti chi sei, ricorderai che la tua opera volge necessariamente al beneficio di tutti gli esseri senzienti. 

Quando mediti davvero, in verità non lo fai per fini egoistici ma per l'armonia cosmica, e poiché tutto è collegato questo si traduce in benefici anche per te, come per tutti coloro che si trovano sulla via dell'evoluzione cosciente. 

Impara a vedere come tutto è collegato al di là di ogni distanza apparente.

Ora puoi seguire questa meditazione guidata in due fasi:


I FASE: riconnessione Terra Sole tramite il Cuore




II FASE: amore e sostegno al Pianeta Azzurro



Puoi ripetere liberamente le due meditazioni, anche separatamente e in momenti diversi della giornata, ma ti consiglio di svolgerle al mattino presto, quando il campo terrestre è meno perturbato dall'inconscio collettivo umano, almeno in questo emisfero.

Il Pianeta Azzurro è il luogo in cui la tua anima ha scelto di incarnarsi, la relazione che instauri con il tuo ambiente riflette il tuo mondo interiore che a sua volta influenza direttamente ciò che si manifesta all'esterno, poiché sostanzialmente non esiste nessuna differenza tra interno ed esterno. Ricordandoti chi sei e ascoltando la voce dell'anima, libererai gli eventi dalla necessità di ricordarti che sei qui per evolvere.

Mariavittoria


JIN SHIN JYUTSU

L'arte dell'autoguarigione mediante il tocco delle mani

Tutto è energia, imparare a percepirla e a veicolarla intenzionalmente è un passo fondamentale nel cammino di autoguarigione e quindi di guarigione planetaria. Il Jin Shin Jyutsu offre pratiche di riequilibirio energetico semplici ed efficaci, in grado di innescare profondi cambiamenti sia a livello individuale che sul piano collettivo, perché sottende spontaneamente a uno stile di vita più consapevole e in armonia con il cosmo natura e i suoi cicli vitali.

Questo metodo si basa sulla filosofia orientale, per la quale l'essere umano è parte integrante della natura e delle sue leggi. Secondo questa concezione, la vita ha origine da un'energia vitale che si manifesta in vari gradi di profondità e di sottigliezza, che vanno dalle forze cosmiche invisibili al corpo visibile.”