mercoledì 25 maggio 2022

Ridimensionarsi

Riflessioni per liberi viaggiatori nello spazio delle varianti

 

 Ci sono guide che possono mostrarti la strada.

Usale.

E osserva le meraviglie che ti accadono dentro.

Rumi


Potremmo tradurre così il titolo di Downsizing, film del 2017 che ha aperto la quarantasettesima mostra del cinema veneziana, ricevendo molte candidature e nessun premio.


Questa distopia moderna contiene un'articolata e lucidissima critica all'ecologia superficiale insediatasi nella società contemporanea e rivendica il primato di valori propriamente umani come la solidarietà, l'impegno civico, la sobrietà e la compassione. È anche un manifesto di autentica fede e amore, intendendo la prima come forza inarrestabile dello Spirito e il secondo come un gesto immortale che scalda il cuore e porta l'anima a maturazione.

Ti invito a guardare il film da una prospettiva anticonvenzionale e seguire con attenzione l'evoluzione del protagonista. Considerando i tempi che stiamo vivendo, è di vitale importanza uscire dall'illusione collettiva, imparando a distinguere tra egoismo ipocrita e altruismo ecologista quale espressione di un'autentica vocazione dell'anima. 

Per fare ecologia profonda dobbiamo in primo luogo risvegliarci alle istanze ribelli dell'anima.

L'esperienza immaginale:

andare al di là del bene e del male

rinascere liberi dal condizionamento

 

 

Il percorso spirituale vale innanzitutto ad uscire dai luoghi comuni e toccare con mano la non ordinarietà della vita vera, andando oltre sterili ideologie.

Ad esempio, la bellezza salverà il mondo è una celebre citazione che ormai quasi tutti sanno attribuire correttamente e sulla quale è facile concordare, anche se i più ignorano un elemento fondamentale in merito a questo argomento: il Raggio manifestatore della Bellezza ricomincerà ad agire sulla Terra soltanto dal 2025 e comunque non prima che il Raggio alimentatore della cieca devozione (leggi “fanatismo dogmatico di cui stiamo appunto sperimentando ogni forma e colore”) sia definitivamente scomparso, portando con sé tutti i suoi seguaci ferventi o recalcitranti. Per la precisione, dal 2025 ritornerà a manifestarsi anche il Raggio della Conoscenza e così finalmente, dopo 110 anni di oscurantismo, riemergerà la vera scienza: esatta, libera e illuminante.

La metafisica ha molto in comune con la vera scienza: è un linguaggio che apre la mente all'intelligenza del cosmo e alla comprensione di molteplici realtà dimensionali e soprattutto non è un'opinione. Se hai studiato e compreso le leggi della vera scienza sei in grado di dimostrarlo ed esse conferiranno una svolta decisiva nella tua vita, perché la realtà in cui viviamo dipende direttamente dalla nostra percezione della verità sottostante, percezione che determina il modo in cui ci relazioniamo. In questo senso, non c'è differenza tra metafisica, vera scienza e spiritualità. Al contrario, mi chiedo a che cosa servano tutte le pratiche spirituali e di sviluppo della coscienza se non a dare modo di rispondere, in primo luogo, a una triplice domanda esistenziale:


Chi sono?

Dove sono?

Dove sto andando?


Per rispondere a questa domanda fondamentale è necessario sviluppare la capacità di guardare al di là delle apparenze, solo così diventa possibile aprire gli occhi e osservare la realtà che stiamo contribuendo a creare. 

Seguendo la propria fisiologica fase di sviluppo evolutivo, il pianeta Terra sta costruendo il proprio corpo mentale attingendo all'energia della coscienza collettiva dei viventi. D'altro canto, nel vano tentativo di fermare questa evoluzione planetaria che porterà a una nuova e più articolata Età dell'Oro, il sistema oppressivo e parassita di assoggettamento globale fa pressione sulla paura (il panico manda in cortocircuito la coscienza) e leva sull'ignoranza (sapere è potere e tutto quello che ignori potrebbe essere usato contro di te) per convogliare menti e corpi in una sorta di alveare cibernetico, una trappola tecnologicamente avanzata dalla quale sarà sempre più difficile uscire, nonostante ogni sua strada sia costellata da segnali e indicazioni per raggiungere le uscite di emergenza e svincolarsi dall'ingorgo globalizzato.

Messaggi e ammonimenti neanche troppo reconditi vengono veicolati attraverso l'industria cinematografica.

Le saghe cinematografiche sono un fiume in piena difficile da arginare per la pur zelante censura preventiva, di seguito alcune briciole di consapevolezza.

In una pellicola di grande successo, un'informatica viene braccata da varie organizzazioni più o meno clandestine per aver inventato un programma in grado di insinuarsi in qualsiasi videocamera del pianeta e trovare chiunque in pochi secondi attraverso il riconoscimento facciale, era il lontano 2013 quando veniva girato questo film, che sarebbe uscito nel 2015, segnando l'ultima apparizione di uno degli attori protagonisti, autentico filantropo, marzialista e surfista.

Certamente l'occhio del Grande Fratello è diventato un classico nell'immaginario collettivo, ma quanti che lo citano hanno veramente letto il testo di Orwell e compreso tutto ciò che ispirava la trama dei suoi romanzi?

Nello stesso periodo, più precisamente nel 2014, esce l'atteso episodio di una celebre saga di fantascienza con il sottotitolo L'era dell'estinzione, che introduce un inedito antagonista del paladino dell'umanità: Lockdown. Curiosamente, il record di incassi viene registrato in un paese in particolare, la Cina, in cui è ambientato il finale della storia, quando tutti i personaggi vi arrivano per cercare di arginare i danni di un'arma creata in laboratorio utilizzando tecnologia aliena incontrollabile.

Coincidenze? Le coincidenze però non esistono, che ce ne rendiamo conto o meno, parafrasando una celeberrima scrittrice “due coincidenze fanno una prova”. C.G. Jung dedicò studi approfonditi e tutt'ora largamente fraintesi alle coincidenze significative, arrivando a coniare un nome per il fenomeno che svela la natura relazionale e non locale dell'universo: la sincronicità.

Sia chiaro, per lo più i messaggi dei film che passano il vaglio oggigiorno sono funzionali alla vigente finestra di Overton, un altro esponente del genere umano con idee brillanti scomparso prematuramente in circostanze mai chiarite, ecco dunque la sequela di film postapocalittici che improvvisamente sono ritornati a popolare piccoli e grandi schermi. Si tratta di catastrofi molto specifiche, nucleari o climatiche (o entrambe, visto che la prima non esclude anzi potrebbe comportare la seconda).

Concludo ritornando al mio grande amore (accademicamente parlando), la linguistica, ricordandoti le dieci strategie di manipolazione delle masse postulate da Noam Chomsky:


  • Distrazione del pubblico

  • Creare problemi e offrire le soluzioni (altrimenti inaccettabili)

  • Gradualità (rende accettabile l'inaccettabile)

  • Differimento (incertezza e confusione)

  • Rivolgersi al pubblico come a dei bambini

  • Usare l'aspetto emotivo più della riflessione

  • Mantenere il pubblico nell'ignoranza e nella mediocrità

  • Stimolare il pubblico ad essere compiacente verso la mediocrità

  • Rafforzare il senso di colpa da parte del pubblico

  • Conoscere il pubblico (consumi, abitudini, preferenze...) meglio di quanto conosca se stesso


Meditare su tutto questo può avere effetti spirituali? Giro la domanda e ti chiedo: quali effetti spirituali potranno mai esserci in un ego ipertrofico in preda a illusioni e autoinganni? Ridimensionarsi, imparando ad osservarsi con sobria lucidità, è una scelta di ecologia globale, per la propria salute psicofisica e l'igiene mentale planetario.

Mariavittoria


RESI UMANI

Da organismi scimmieschi all'ominide pensante. Una storia ancora da scrivere

La storia dell'umanità dovrà essere riscritta. Con questa certezza si conclude il saggio di Pietro Buffa e Mauro Biglino, in cui biologia molecolare e filologia si intrecciano ereticamente per indagare sugli indizi della domesticazione umana, un fenomeno ampiamente ignorato che una volta confermato e opportunamente circostanziato segnerebbe una svolta epocale nella consapevolezza dell'umanità.

Come abbiamo avuto modo di osservare, il processo di domesticazione è in grado di produrre effetti sulla biologia di una specie, proprio attraverso alterazioni dei tempi di sviluppo di varie carattersitche. [...]Forse noi umani siamo ancora in una 'adolescenza della specie', un'adolescenza cosmica che, nel disegno universale, ci vede distanti dalla consapevolezza.”