venerdì 22 novembre 2019

Trappole emotive


Quando il saggio indica la luna
lo stolto guarda il dito.
Proverbio cinese



Oggi il sole entra in Sagittario, associato mitologicamente a Chirone, il centauro che avendo domato la propria natura belluina divenne il saggio mentore e maestro di molti eroi dell'antichità. Il Sagittario, infatti, rappresenta il massimo grado del Fuoco dello Spirito, che ricerca la verità senza lasciarsi fuorviare dagli istinti. Anche per questo è un buon periodo per osservare spassionatamente il rapporto tra “ragione e sentimento”, o meglio, tra razionalità ed emotività.



Fare leva sul cervello emotivo, che biologicamente abbiamo in comune con tutti i mammiferi e con molti altri vertebrati, è una vecchia strategia di condizionamento che oggi ritorna in voga sull'onda delle nuove tendenze globali. Sì, perché l'evoluzione è inarrestabile e tuttavia agendo nel medio e lungo periodo è possibile rallentarla o perfino deviarla in modo consistente, inducendo comportamenti che nascondono il proprio lato oscuro dietro la parvenza di un'innovazione vantaggiosa, magari non solo per l'individuo ma per la collettività e il pianeta. Suscitato dallo slancio emotivo, il salto dalla padella alla brace è breve, sfruttando l'impeto delle emozioni di un'umanità dalla coscienza rimasta per lo più allo stato adolescenziale.
In omaggio alla natura del Sagittario, che pur amando la filosofia si fa guidare da un indole rapida e spontanea, non intendo dilungarmi più dello stretto necessario sulla teoria e ti propongo subito una terna di esempi concreti su cui riflettere.

  1. Utilizzare una borraccia per ridurre il consumo di plastica e riempirla con un'acqua qualsiasi.
  2. Passare al veganesimo riempiendo frigorifero e dispensa di cibi “veg” del supermercato.
  3. Prediligere prodotti sfusi (dagli alimentari ai detersivi) senza etichette dettagliate.

Noterai che in ogni caso si tratta di badare più alla forma che alla sostanza, partire dalle “buone intenzioni” che poi però, tradotte in pratiche scarsamente consapevoli, producono più danni che benefici, esaltando una cultura della superficialità in cui diventa ancora più facile marginalizzare il dissenso informato.



Non è un caso che tutti i media diano ampia risonanza a qualsiasi prodotto o iniziativa che si dichiari a salvaguardia dell'ambiente. Tuttavia, la vera ecosostenibilità, da cui davvero dipende il benessere dell'umanità, non può mai prescindere dalla salute degli individui. Consideriamo i singoli esempi sopra elencati.

1) Il nostro corpo è composto per oltre il 70% da acqua, il cervello per oltre l'80%, e siccome lo stimolo della sete è una risposta ritardata rispetto al livello di idratazione dei tessuti, dovremmo prevenirlo, perché ci avverte che le nostre cellule, in particolare i neuroni, sono già in sofferenza (assetati). Una riduzione dell'1% delle risorse idriche del corpo è sufficiente a provocare irritabilità e disturbi cognitivi. Bastano queste semplici considerazioni, senza nemmeno doverci addentrare nelle molteplici e mirabolanti funzioni fisiologiche che l'acqua assolve attorno e dentro alle nostre cellule, per rendersi conto di quanto sia importante idratarsi costantemente, bevendo acqua di buona qualità e funzionale alle nostre esigenze. Ben venga la bottiglia riutilizzabile, ma è l'acqua che contiene a fare la differenza per la nostra salute. In merito ricordo tre informazioni essenziali alle quali prestare attenzione: l'acqua salutare per il nostro organismo è quella alcalina; l'acqua minerale proviene da una sorgente e per legge deve avere proprietà igieniche ed eventualmente salutari superiori all'acqua potabile (che è semplicemente bevibile); il cloro è tanto battericida quanto impiegato nelle armi chimiche di distruzione di massa.

2) L'alimentazione vegana è una scelta sana, per l'essere umano e per l'ambiente, se prevede l'utilizzo prevalente, se non proprio esclusivo, di cibi vegetali che mantengono elevati valori nutrizionali, e quindi che siano il più possibile freschi, integrali, di stagione, poco elaborati, privi di additivi e di sostanze tossiche. In merito, cito le osservazioni del Dottor John Gray, basate sugli studi più recenti di biochimica, sul rapporto diretto tra sintomi dello stress e alimentazione:

Ogni volta che consumiamo uno snack o un pasto a base di cibi conservati, il nostro organismo reagisce con oscillazioni della glicemia che a loro volta fanno innalzare i livelli di cortisolo [l'ormone dello stress]. In pratica, è come se fossimo inseguiti da un orso, tutto il giorno, tutti i giorni. I nostri corpi sono progettati per gestire lo stress con molta efficacia, ma non ora dopo ora, giorno dopo giorno. Le ghiandole surrenali sono così impegnate a produrre cortisolo che non riescono a tenersi al passo con la produzione degli ormai noti ormoni antistress. […] Dobbiamo ridurre il consumo di dolci e mangiare più cibi freschi, se vogliamo che la glicemia sia stabile e che la nostra fabbrica di ormoni, le ghiandole surrenali, produca sostanze che stimolano il benessere e riducono lo stress.” (John Gray, Marte è di ghiaccio, Venere di fuoco, trad. it di M. Carozzi e I. Katerinov, Rizzoli 2010)

Questi criteri salutari escludono gran parte dei prodotti industriali, ma non tutti, basterebbe leggere con attenzione le etichette, e questo ci porta al terzo e ultimo esempio.

3) Esistono già in commercio svariate alternative ecosostenibili alla plastica, basterebbe scegliere imballaggi completamente riciclabili o, meglio ancora, compostabili (biodegradabili) per risolvere in modo definitivo il problema dello smaltimento dei rifiuti inquinanti dovuti al confezionamento, senza rinunciare alla possibilità di avere direttamente sul prodotto tutte le informazioni necessarie per effettuare acquisti consapevoli. La tracciabilità (luogo di produzione e confezionamento), oltre a un elenco degli ingredienti di facile comprensione, sono diritti alla trasparenza delle etichette che il consumatore dovrebbe richiedere a gran voce, perché l'etichetta ha valore legale, è il principale documento che certifica la qualità di un prodotto di cui non possiamo accertarci della filiera in prima persona. Certo, la fiducia è una cosa seria, diamola a chi la merita. Tutto quello che non sai, o preferisci ignorare, potrebbe essere usato contro di te. Anche sapere che il prodotto che acquistiamo non ha comportato lo sfruttamento di persone o animali dovrebbe essere un diritto, e lo diventerà se sempre più consumatori sceglieranno i prodotti per cui si certifica la derivazione da produzioni e commerci autenticamente etici.

Tengo a precisare, tra l'altro, che il vegan è per eccellenza uno stile di vita etico, e che quindi dovrebbe interessare la scelta non solo di ciò che mettiamo nel piatto (ed eventualmente nelle ciotole dei nostri amici animali) ma anche di tutti gli altri acquisti, dal vestiario agli interni dell'automobile.
Chi ha un cervello e ci tiene ad utilizzarlo sempre meglio dovrebbe assicurarsi che funzioni adeguatamente, alimentandolo a dovere e applicando il discernimento con intelligenza in ogni ambito. Ora, io, che di certo non amo puntare il dito, ho lanciato una freccia dell'Arciere dello Zodiaco, sta a te usare la testa per vedere dove conduce!

Mariavittoria



IMPARA A NON FARTI MANIPOLARE

PAROLE DI POTENZA
Crea la tua realtà con la magia del linguaggio
È sempre auspicabile chiedersi a chi giovano le 'verità' presentate dai mass media per capire da chi potenzialmente sono state veicolate. Per non cader vittima della scienza dell'inganno bisogna sempre tenere a mente un semplice quanto efficace promemoria così da non rimanere circuiti dalla disinformazione o dalla persuasione.”



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