La grande domanda è se
sarai capace di
dire sì con il cuore
alla tua avventura.
Joseph Campbell
A settembre
tradizionalmente si ricomincia: lavoro, studio, o entrambi, e poi
corsi, programmi, eventi, ben presto anche l'equinozio sancirà la
fine dell'estate e il ritorno a una routine quotidiana più o meno
invisa allo spirito, che per sua natura ama la libertà di
espressione.
Personalmente, cerco di
accogliere ogni giornata di sole come fosse l'ultimo miraggio da
sogno prima del ruvido risveglio autunnale, magari dedicandomi a una
buona lettura sotto un cielo perfettamente azzurro che abbraccia il
ricco silenzio della natura: questa è la mia “isola che non c'è”,
uno spazio sacro dove tutto è possibile, cui rimango appesa con un
filo argenteo, sottile come una ragnatela ma immortale, perché fatto
delle note del fruscio delle stelle. Se hai visto lo splendido e
visionario film di animazione Mune: il guardiano della Luna,
conosci la sensazione che sto cercando di descriverti.
È
l'affascinante mistura di meraviglia e reverenza che si prova davanti
ad ogni mistero dell'esistenza a far sembrare tutto possibile, almeno
prima di saltarci dentro e farsi coinvolgere dal turbinio degli
eventi! Il punto, infatti, non è sognare la vita, bensì vivere il
proprio sogno. E vivere richiede di compiere continuamente delle
scelte coraggiose e agire di conseguenza. Talvolta però c'è
solo da aspettare e sperare.
Ora, questa saggia constatazione, offertami non a caso da qualcuno
che è tanto irrazionalmente quanto inesorabilmente caro al mio
cuore, per me è stata come uno schiaffo, in grado di mettere a
tappeto il mio ego spirituale e la sua presunzione di sapere e avere
tutto sotto controllo. La verità è che le cose davvero importanti
vanno molto al di là della nostra umana comprensione, poiché nella
vita c'è ben più di quello che colpisce lo sguardo o carpisce la
mente, e per fortuna! Quanta magia ci perdiamo di noi stessi, proprio
adesso, solo perché non abbiamo il coraggio di ascoltare
semplicemente il cuore?
Si
spiega da sé anche il valore intrinseco nel saper attendere che le
cose giungano a compimento, un po' come quando si coltiva l'orto o il
giardino: si piantano i semi nel terreno adatto, si annaffia e si
attende che avvengano tutte le trasformazioni necessarie a far
spuntare i germogli, poi, come si suol dire, se son rose fioriranno!
Guai invece a disturbare i delicatissimi virgulti, ad esempio
smuovendo il terreno per vedere se han messo radici, perché si
rischia di rovinare tutto. L'equilibrio nelle dinamiche tra forze diurne e notturne va rispettato per non comprometterne l'armonia.
Benissimo
quindi, anche l'attesa, intesa come arte di lasciar fare
all'intelligenza cosmica della vita, è un fatto assodato in
metafisica, ma l'aspetto veramente cruciale su cui mi sembra
necessario soffermarsi è la speranza. Che cosa intendiamo veramente
con questa parola? Sono molte le risposte, più o meno erudite, che
si potrebbero dare, tuttavia, stando alla mia esperienza la speranza
altro non è che credere
che qualcosa sia possibile e pertanto comportarsi di conseguenza.
Un sì incondizionato, luminoso come un faro nella notte, alle
infinite possibilità dell'avventura che chiamiamo vita, ecco che
cosa è la speranza.
Senza
speranza un sogno rimane soltanto una bella fantasia. È la speranza
che spinge ad agire e alimenta le forze della realizzazione: le
persone di successo non hanno mai davvero perso la speranza, seguono
una bussola orientata in base al magnetismo del loro cuore, in
essenza è questo il loro segreto. L'intensità della speranza,
intesa come motivazione dietro ogni scelta e azione, è la misura
della distanza che ti separa dal tuo sogno. E i sogni sono una
faccenda molto seria. Non ci credi? Chiedi a qualcuno di raccontarti
il suo sogno, se è abbastanza coraggioso da dire la verità lo
vedrai illuminarsi e rianimarsi, quasi trasfigurato.
Un
sogno autentico, che sgorga dal cuore e non viene escogitato dalla mente, è
un invito dell'anima ad abbracciare la tua vera grandezza. Ma,
appunto, è un invito, non la cosa in sé, esattamente come scoprono
i protagonisti di Rapunzel:l'intreccio
della torre, film
d'animazione centrato proprio sul fondamentale tema
dell'emancipazione dell'anima dalle illusioni.
Al
giorno d'oggi, non è raro che un'esistenza sempre più frenetica e
tecnologica, che ci sommerge di comodità artificiali e di rapporti
superficiali, ci abbia tolto la speranza necessaria per credere nei
nostri sogni più autentici quanto basta per cercare di realizzarli.
Eppure, tutti noi abbiamo ancora un cuore che batte, se solo ci
aprissimo abbastanza da ascoltarlo, vedremo oltre la superficie della
realtà.
Preghiera
della Serenità:
Dio,
dammi la serenità per accettare le cose che non posso cambiare,
il
coraggio per cambiare le cose che posso cambiare,
e
la saggezza per capire la differenza.
Così,
in questo principio della fine (del mese e della stagione), anziché
affrettarti a iniziare mille nuove attività, magari prima chiediti
dove vorrebbero portarti i tuoi sogni e quanti passi stai facendo in
quella direzione. Sicuramente la risposta che troverai dentro di te
sarà più istruttiva delle false promesse e dei richiami del mondo
esterno. Sognare la propria vita è una promessa di felicità, ma noi
ci siamo incarnati per vivere il nostro sogno, mettersi in cammino è
l'inizio di quell'avventura. Riesci a dire un sì incondizionato alla
vita che sogni?
Mariavittoria
GUARDA
CON OCCHI NUOVI E SCOPRI CHI SEI VERAMENTE
ANATOMIA DELLO SPIRITO
“Anche
se nella vita di ciascuno di noi le situazioni e le persone cambiano
continuamente, le sfide che esse rappresentano sono sempre le stesse,
così come l'influenza che esercitano sul corpo e lo spirito. Se
riusciremo a fare nostra questa verità, svilupperemo sempre di più
la visione simbolica, ovvero la capacità di vedere attraverso le
illusioni fisiche e di riconoscere la lezione che ci viene offerta
dalle prove della vita.”