Io vi
battezzo con acqua, in vista del ravvedimento;
ma
colui che viene dopo di me è più forte di me,
e io
non sono degno di portargli i calzari;
egli
vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.
(Vangelo
di Matteo)
Uno
dei momenti più magici dell'anno è la notte tra il 23 e il 24
giugno: tradizionalmente consacrata a San Giovanni Battista, questa
ricorrenza costituisce una potente sintesi del connubio tra i riti pagani legati al
solstizio d'estate ed un sapere più antico, di origine misterica, basato
sull'osservazione dei rapporti dinamici tra Cielo e Terra.
Accade
ogni anno: una volta varcato il portale del solstizio, il Sole
comincia a decrescere sull'orizzonte. Così a giugno l'estate sembra
appena cominciata, ma in realtà la luce inizia già a diminuire
sensibilmente e continuerà a calare fino al solstizio d'inverno,
quando solo dopo aver superato la notte più lunga dell'anno il
potere solare tornerà gradualmente ad aumentare. Al contrario, quella di
San Giovanni Battista è ritenuta la notte più breve dell'anno, durante la
quale si usa propiziare il sorgere del Sole accendendo dei falò
purificatori, dove si bruciano le vecchie erbe, e procedere al nuovo
raccolto officinale, avvantaggiandosi degli influssi planetari
particolarmente intensi captati dalle piante e in generale dalle
forze della natura.
Il periodo maggiormente propizio si estende dal
tramonto del 23 giugno al mattino del 24, protagonisti sono il potere
vivificante del fuoco planetario (l'amore, simboleggiato dall'unione
del Sole e della Luna), posto sotto la supervisione dell'arcangelo
Uriel (letteralmente “luce di Dio”) e le virtù terapeutiche
dell'acqua (il Sole si trova nel segno zodiacale del Cancro,
appartenente all'elemento Acqua) consacrata al santo Battezzatore o
Precursore dello Spirito.
Quest'anno
il momento di massimo splendore del Sole, il solstizio d'estate avvenuto il 21 giugno alle ore 12.51, ha
visto trionfare l'influsso del pianeta Venere, attivo nel far
risplendere la Luce in ogni essere (Venere è altresì noto come
Lucifero, letteralmente “portatore di Luce”) grazie al transito
di Marte in Bilancia e Giove in Cancro. Pertanto, giugno 2014 si
rivela un mese catartico, ricco di opportunità per radicare una
nuova consapevolezza lungimirante e orientata all'unità tra Uno e
Tutto. Durante la notte di San Giovanni, l'Ultimo Quarto di Luna si
troverà in perfetta armonia con il Sole, fungendo da collegamento
ideale tra Cielo e Terra, tra le energie maschili e femminili che
sostengono e sostentano la vita.
Da
tempi immemori si tramanda che in questa notte le streghe si radunano
per il loro gran convegno annuale sotto le fronde del noce, e di buon
mattino è opportuno cogliere i frutti immaturi e madidi di rugiada
di quest'albero druidico per preparare un nocino dalle innumerevoli
proprietà benefiche. Sono altresì potenziate le virtù terapeutiche
delle erbe raccolte in questo periodo, specialmente l'iperico,
un versatile toccasana noto come erba di San Giovanni o
“scacciadiavoli” proprio perché anticamente veniva portato come
amuleto per proteggersi dai sortilegi. È il momento migliore anche
per raccogliere altre piante benefiche e protettive come l'artemisia,
consacrata alla dea Artemide, la verbena o “erba della doppia
vista”, l'arnica, l'erica, il ribes rosso e il raro fiore della
felce. Inoltre, è usanza raccogliere foglie e fiori di lavanda,
menta, ruta e rosmarino che insieme all'iperico si metteranno in un
recipiente colmo d'acqua da lasciare all'aperto per tutta la notte:
la mattina seguente con questa acqua di San Giovanni, e altre
sue varianti contenenti misticanze specifiche in base alle ricette
tramandate da ogni tradizione locale, le donne compiono abluzioni che
aumentano la bellezza e preservano dalle malattie. Sempre al mattino
presto, il giorno di San Giovanni si raccoglie la rugiada, un
distillato delle energie confluite nelle acque notturne, considerata
particolarmente efficace come elisir di fertilità e per acuire la
vista.
L'influsso
di San Giovanni Battista è notoriamente favorevole alla divinazione.
Chi cerca l'amore, ad esempio, durante la notte potrà interpretare
gli auspici della chiara d'uovo o del piombo fuso in acqua, delle
fave o dei fiori di cardo di cui si scruteranno i mutamenti al
mattino seguente.
Per
ogni cercatore che abbia intrapreso un percorso di Lavoro su di sé è
comunque il momento di estrarre la carta dell'anno, l'Arcano
Maggiore che lo guiderà nei successivi sei mesi. L'ideale sarebbe
radunarsi all'aria aperta, sotto il segno della triade, in gruppi di
tre persone, così che ciascuna a turno possa preparare il mazzo dal
quale un'altra estrarrà la propria carta. Consiglio di procedere nel
modo seguente:
- Allo scoccare della mezzanotte tra il 23 e il 24 dicembre si mescolino le carte del mazzo di Tarocchi maggiori, concentrandosi nella visualizzazione del proprio fuoco interiore (è appropriato chiedere assistenza al proprio angelo custode o spirito guardiano);
- Si dispongano le carte coperte del mazzo a ventaglio sul prato o sopra un ripiano, possibilmente in materiale naturale (legno, pietra...);
- Si formuli interiormente e con chiarezza l'intento di estrarre la propria carta dell'anno;
- Si passi la mano non dominante (chi è avvezzo alla lettura delle Carte saprà regolarsi anche diversamente) lentamente sul ventaglio di carte, focalizzandosi sulle sensazioni percepite fino ad individuare una carta specifica;
- Si estragga una carta con la certezza di avere scelto la propria carta dell'anno.
La
carta estratta costituisce una rappresentazione simbolica del Lavoro
che si è chiamati a fare nei successivi sei mesi di percorso. È
tradizione meditare sul significato di questa carta, avvalendosi dei
consigli dell'angelo e degli spiriti guardiani, e tenerlo presente
per orientarsi nei momenti in cui si deve compiere delle scelte o in
situazioni particolarmente significative, nelle quali ci si aspetta che esercitiamo consapevolmente e sempre con maggiore maestria il libero arbitrio. La carta dell'anno funge da "guida passiva", cioè oggetto di meditazione e riflessione, nei primi
sei mesi dal momento in cui viene estratta. Diventerà "attiva" nei
restanti sei mesi dell'anno, quando il cercatore comincerà a vedere
manifestarsi la trasmutazione annunciata dall'Arcano prescelto,
ovviamente sulla base del Lavoro effettivamente svolto, mentre già
un'altra carta dell'anno verrà estratta come "guida passiva" e guru
della nuova stagione. Non a caso, la seconda estrazione della carta
dell'anno avviene durante la notte di San Giovanni Evangelista, di
cui racconterò in un'altra occasione.
Per
tutti gli esseri di buona volontà armati di umiltà, sapienza e
virtù siderale questa notte rappresenta l'inizio di una felice
trasmutazione e un'occasione di crescita, riflessione e convivio con
le forze dell'universo. Anche tu, che stai leggendo queste righe, hai l'opportunità di tenere alta la fiamma della consapevolezza a beneficio del pianeta e di tutta l'umanità!
Mariavittoria