L'umanità non potrà
mai vedere la fine dei suoi guai
fino a quando gli amanti
della saggezza
non arriveranno a
detenere il potere politico
ovvero i detentori del
potere non diventeranno
amanti della saggezza.
Platone
Il Solstizio d'Inverno
avvia la fase ascendente di incubazione dell'energia solare,
preparando il terreno in profondità per le trasformazioni venture,
ma quest'anno inaugura anche un periodo molto significativo, foriero
di novità potenzialmente eclatanti.
Mi riferisco all'eccezionale
congiunzione di pianeti in Capricorno: Sole, Giove, Saturno, Plutone,
uno stellium cui si aggiungerà Mercurio alla fine del mese.
Tutto questo è solo un assaggio di ciò che ci attende nel prossimo
anno, in cui si verificherà una grande congiunzione che gli
studiosi dei ritmi celesti non faticano a riconoscere come un segnale identificativo del momento di massima
trasmutazione alla fine di un ciclo cosmico.
Prima di considerare gli
aspetti pratici di questo particolarissimo assetto celeste,
ripassiamo un po' di storia archetipica (se non ti interessa puoi
saltare i prossimi due paragrafi).
Nell'Antica Roma il
Capricorno caratterizzò l'età augustea, un'espressione che
etimologicamente equivale a “il tempo di colui che accresce la
nazione esercitando l'autorità morale in virtù del favore divino”
e che si ispira apertamente all'Età dell'Oro, regno di Saturno,
governatore del Capricorno.
È proprio sotto il segno del
Capricorno che il senato attribuì a Ottaviano il titolo di Imperator
Caesar Divi filius Augustus, e
il primo imperatore romano, protagonista assoluto della propaganda globale rivolta a milioni di sudditi ai quali si presentava come Princeps
(“primo e migliore di tutti”) e Pater Patriae,
non mancò di sottolineare la sovranità del Capricorno su tutto il
mondo conosciuto nelle effigi delle monete che si diffusero dopo la
sua riforma (vedi quelle presenti nel Monetiere
di Firenze) e di assegnare a diverse legioni
come simbolo distintivo l'immagine del capro dalla coda di pesce, le cui
sembianze indicano la duplice natura del suo dominio, una terrena,
testarda e materialista, e l'altra acquatica, ascetica e spirituale.
Per gli Antichi Greci la costellazione del Capricorno era stata
creata da Zeus in ricordo delle metamorfosi di Pan, ma in realtà
l'aspetto di questo animale mitologico è la diretta trasposizione di
Suhurmash, “il pesce capra” sumero, la costellazione attribuita
al dio Ea, “della casa d'acqua”.
È interessante notare
l'enfasi che le tavolette sumere, riprese successivamente da caldei e
ellenici, ponevano su tutti i fenomeni riguardanti l'acqua, dalle
inondazioni alle siccità, che, in base a transiti planetari ben
specifici, avrebbero potuto interessare il globo con particolare
intensità sotto il segno del Capricorno.
Altro elemento degno di nota si evince da fonti persiane, poi tradotte
in greco, che assegnano a tale segno un influsso diretto sulla Siria,
mentre, ricordiamolo, l'Italia è per tradizione dominio dello Scorpione, segno d'Acqua.
Plutone,
governatore scorpionico, come accennato è già in Capricorno, e
Marte, che stando ai babilonesi si troverebbe in esaltazione proprio
nel segno di Ea, dal suo domicilio scorpionico, in cui si trova
attualmente, lo raggiungerà precisamente nel mese marziano dell'anno
prossimo venturo: marzo 2020.
E quindi? Sembra proprio
che l'orologio del firmamento stia segnando l'ora dell'impegno
personale, formale e istituzionale nell'applicazione rigorosa e
solenne di sani principi regolatori della vita pubblica e privata.
I
principali talenti del Capricorno sono appunto la disciplina, la
perseveranza e il distacco, doti eminentemente razionali che devono
assolutamente essere mediate dalla saggezza di un cuore aperto per
non sottomettere la propria responsabilità all'ambizione spietata,
al pessimismo e alla durezza che non solo costituiscono il lato
oscuro di questo segno zodiacale, ma rappresentano una delle
principali zone d'ombra dello Scorpione, in cui, tra l'altro, oggi si
trova la Luna insieme a Marte, in opposizione a Urano in Toro.
Non dimentichiamo che Nettuno è sempre nel suo domicilio in Pesci, a fare da sottofondo ad
un'epoca di sedicenti portavoce del popolo e risolutori, il cui motto
potrebbe essere “fate come dico e non guardate quello che faccio”,
un messaggio idealizzato e sostanzialmente privo di soluzioni, ben
diverso dalla condotta sobria e solidale della tanto annunciata e non
ancora giunta era acquariana, in cui “i mezzi determineranno il
fine” poiché in realtà è dalla bontà dei passi che compiamo giorno dopo giorno che si costruisce la qualità della meta da raggiungere.
Venere però con l'inizio dell'inverno dal Capricorno è passata in Acquario, come a volerci
incoraggiare a instaurare relazioni evolute, basate sull'amicizia
e sul rispetto reciproco, anche se il cammino da percorrere verso il
sodalizio universale è ancora arduo e insidioso.
Spetta a ciascuno di noi
mantenersi saldamente sulla retta via, possibilmente senza lasciarsi
distrarre dai professionisti dell'intrattenimento e imbrigliare nelle trappole emotive, di cui ho già parlato.
Visto che questo Sole
in Capricorno si associa più che mai all'età aurea e per
antonomasia è il mattino a portare sulla Terra il massimo di oro
eterico, nella stagione in cui più si avverte la penuria di luce
solare raccomando di rinvigorire l'aura e l'intero apparato
psicofisico ricorrendo all'aromaterapia e all'automassaggio, ad esempio attraverso un breve rituale ayurvedico del risveglio che la
naturopata remediana Rosa Massari illustra in questo video:
Rituale ayurvedico del risveglio dell'energia: stimolazione dei marma in 10 minuti
Dieci minuti dedicati al risveglio energetico alla mattina, uniti a dieci minuti di meditazione alla sera, possono essere sufficienti per mantenerci in uno stato di presenza in cui la mente rimane quieta e collegata alle ragioni del cuore, con risultati che vanno ben oltre la capacità di immaginazione umana.
Pensando alla necessità
di temprare la forza del Capricorno alla fiamma dell'Amore, mi
sovviene l'introduzione della ballata cavalleresca di Marco Mengoni (nato il 25
dicembre) intitolata Guerriero:
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima attenderò i predoni
Arriveranno in molti solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria
E non lotterò mai per un compenso
Lotto per amore, lotterò per questo.
Tuttavia, il senso ultimo
della parabola esperienziale nel segno di Ea mi sembra meglio
espresso in un'altra canzone d'amore che nella sua semplice verità
suona come un manifesto delle istanze della transizione aurea in corso:
Riporto una manciata di
frasi, tratte da Tutto l'amore che ho, su cui vale la pena
soffermare l'attenzione:
Un prigioniero dentro al carcere infinito
mi sentirei se tu non fossi nel mio cuore,
starei nascosto come molti dietro a un dito
a darla vinta ai venditori di dolore.
...
Senza l'amore sarei solo un ciarlatano,
come una barca che non esce mai dal porto.
...
Considerando che l'amore non ha prezzo,
lo pagherò offrendo tutto l'amore che ho.
mi sentirei se tu non fossi nel mio cuore,
starei nascosto come molti dietro a un dito
a darla vinta ai venditori di dolore.
...
Senza l'amore sarei solo un ciarlatano,
come una barca che non esce mai dal porto.
...
Considerando che l'amore non ha prezzo,
lo pagherò offrendo tutto l'amore che ho.
Va da sè che la capacità di provare vero amore per qualcuno o qualcosa è una diretta conseguenza della capacità di dare e ricevere amore in se stessi, unica prova e condizione di un cuore aperto e pronto ad assumere il comando. Millenni
addietro Platone enunciò lo stesso messaggio programmatico senza rime:
meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine,
scendete prima di tutto nel vostro cuore,
fatevi regnare l'ordine, l'armonia e la pace.
Soltanto dopo, cercate delle anime che vi assomigliano
e passate all'azione.
Costruiamo il nostro mondo proiettando all'esterno ciò che siamo interiormente, tanto in alto come in basso. La
lezione del Capricorno, il segno di Ea-Enki, “signore della terra”,
in cui attualmente confluiscono le principali forze planetarie, sta
proprio nel diventare un faro di autentica rettitudine nell'esercizio
del comando attraverso le virtù di volontà, amore e saggezza,
un'attitudine che oggi non può più prescindere da una condotta
personale consapevole ed esemplare. Il potere, senza
integrità, è nulla, recita il
celebre testimonial di un profumo molto in voga, niente di più vero, purché alle parole seguano i fatti!
Mariavittoria
RITORNA
AL FUTURO ANDANDO ALLE ORIGINI DELLA STORIA UMANA
IL
GIORNO DEGLI DÉI
Il libro definitivo
delle Cronache Terrestri
“Esaminando ciò che
deve ancora essere, attraverseremo il confine fra storia e profezia;
l'una non si può comprendere senza l'altra, e le riporteremo
entrambe. Questa sarà la nostra guida. Rivolgiamo ora lo sguardo a
ciò che sarà, sbirciando attraverso le lenti di ciò che è stato.”