martedì 22 febbraio 2022

Meditazione cromatica: lo Spirito dell'acero rosso

 Lo so che sei stanco,

ma vieni,

questa è la via.

Rumi


Ricordo bene lo scorso ottobre, in cui tutto poteva finire senza colpo ferire, praticamente senza soffrire ulteriormente più dello stretto necessario. Era già un caldo caldo autunno che con il suo fermento concitato e frettoloso presagiva un inverno arido e duro; camminavo lungo un sentiero, avvolta dal paesaggio boschivo. 

 


La natura, operosa maestra di vita dello Spirito nella materia, si stava preparando all'inevitabile avvenire mentre io internamente ancora recalcitravo, sospinta all'indietro dalla nostalgia dell'estate, fugace nei suoi effetti benefici eppure non troppo distante alle mie spalle, sperando che nel frattempo quello scenario distopico da pessimo film di fantascienza che si stava cupamente delineando all'orizzonte non si sarebbe mai realizzato. 

Dopotutto le fluttuazioni nello spazio delle varianti sono imprevedibili e letteralmente tutto per quanto improbabile rimane nella dimensione potenziale delle possibilità. 

Davvero la coscienza collettiva occidentale voleva insistere nell'errare fino a riaprire le ferite mai del tutto rimarginate della storia che nel secolo breve erano diventate dei veri e propri squarci nell'anima umana? Non c'era proprio un'alternativa incruenta?

Riflettevo e procedevo lungo il sentiero, quando mi imbattei in un gruppetto di alberi che aveva tutta l'aria di voler comunicare un messaggio al mondo intero. 

Era un boschetto di aceri canadesi, dai tronchi esili e ramificati, che agitavano le chiome nella brezza leggera con le foglie aguzze e seghettate tutte accese di cremisi e scarlatto. 

 


L'acero è una pianta tipicamente nordica, ma la sua chioma infuocata, che spicca tra i colori della natura, ovunque trasmette lo stesso messaggio alla coscienza: è lo stesso rosso del sangue pulsante che denuncia i crimini contro la vita e reclama la verità. 

 

Il senso di giustizia dello Spirito dell'acero viene ricordato in diverse leggende, come quella della principessa Cordalia, uccisa per invidia e gelosia dalle sorelle e seppellita sotto un acero che si tinse di rosso scarlatto per indicare il luogo dove era stata occultata la salma della nobile innocente. 

 


Proprio con il legno d'acero si fabbricarono portentosi strumenti musicali, come i violini di Stradivari venati di cremisi che si dice incantassero le folle e un flauto magico ungherese scarlatto che all'improvviso si mise a parlare per denunciare un assassino rimasto impunito. 

Anche gli antichi ellenici non avevano dubbi sul carattere veemente e furente dell'acero, e lo consacrarono a Fobos e Deimos, gli impetuosi e temuti aurighi figli di Ares e Afrodite, ovvero di Marte e Venere che proprio in questo periodo solcano il firmamento in un'unione insolitamente stretta e duratura. 

 


In metafisica è noto che tutte le fiamme prima di spegnersi diventano rosse. I colori autunnali dell'acero mi avevano sempre trasmesso un senso di forza e fiducia nella vita: mentre il resto della natura sbiadiva con l'attenuarsi della luce e la perdita di clorofilla, quell'alberello d'aspetto esile ritirava sì la sua linfa solare ma nel farlo si ammantava di tutte le sfumature del fuoco. 

 


Ammiravo quell'ardente manifestazione di volontà di vita a fronte delle inesorabili avversità incombenti, e quel moto naturale dello Spirito oggi sboccia nel popolo dell'acero rosso che si unisce e solleva per la libertà, per la verità e per la giustizia. 

 

Uniti a sostegno dello Spirito dell'acero rosso

Libertà, verità, giustizia.


MEDITAZIONE SULLO SPIRITO DELL'ACERO ROSSO

Questa meditazione connette le energie tardo invernali saturnine a quelle marziane protoprimaverili e consente di ritrovare il contatto con i valori fondamentali della vita e la giusta motivazione per agire in loro difesa.

Per praticarla avrai bisogno di una sciarpa o di un foulard o di un cordino di colore rosso vivo.

  1. Siediti in un luogo tranquillo, puoi tenere le gambe incrociate o perpendicolari al suolo, controlla che la schiena sia dritta. Tenendo la sciarpa (o il foulard o il cordino) avvolto nella mano sinistra, appoggiala sul ginocchio sinistro.

  2. Appoggia la mano destra sul ginocchio destro e chiudi gli occhi.

  3. Respira e concentra l'attenzione nella zona del tuo ombelico, avverti un piacevole calore che da quella zona si diffonde in tutto il tuo corpo.

  4. Da questo spazio caldo immagina di entrare nella foresta: il sentiero è accidentato, sali e scendi faticosamente, ma la tua direzione è certa. Prosegui fino a quando incontri un albero enorme: è un acero canadese ritto e imponente con la sua chioma rosso fiamma.

  5. Avvicinati lentamente all'albero, chiedi il permesso di stabilire un contatto e entra nel suo campo di forza: ha un messaggio per te, un messaggio rivolto a tutta l'umanità.

  6. La vita naturale reclama libertà, verità, giustizia.

  7. Senti l'energia dello Spirito dell'acero rosso, lascia che ti raggiunga e scorra nelle tue vene come sangue rosso vivo e pulsante.

  8. Ora l'energia dello Spirito dell'acero rosso scorre in tutto il tuo corpo, concentrala nella zona del tuo ombelico e inspirando falla salire verso il cuore, le braccia, le mani.

  9. Stringi forte i pugni.

  10. L'energia dello Spirito dell'acero rosso continua a salire nel tuo corpo e raggiunge la tua gola: spalanca la mano destra e apri la bocca, lasciando che l'energia esca in parte come suono, ma conservane un poco dentro di te che ora percepisci scorrere come un filo di rubino che collega la zona dell'ombelico, il cuore, le braccia, le mani e la gola.

  11. Concludi la meditazione ringraziando di cuore lo Spirito dell'acero rosso e tutti i suoi emissari.

  12. Apri gli occhi, e osserva la sciarpa (o il foulard o il cordino) che tieni stretta nella mano sinistra, sii consapevole che in essa scorre lo Spirito dell'acero rosso che reclama libertà, verità e giustizia per la vita naturale. Indossa la sciarpa e agisci nel mondo in conformità al tuo impegno.



Familiarizza con l'energia della foresta, lo Spirito della natura sostiene coloro che si schierano sinceramente a sostegno della vita.


In erboristeria alchemica, l'acero è una pianta saturnina antisettica e mineralizzante: dalla sua linfa si produce lo sciroppo che quando è puro, biologico e di prima scelta è un dolcificante naturale con delle buone caratteristiche nutritive. 

 

Puro sciroppo di acero canadese biologico

La corteccia giovane di acero nei paesi nordici viene utilizzata per ottenere dei preparati che hanno le stesse ottime proprietà delle gemme del pioppo, il "dolente guardiano" dell'Eridano ben conosciuto dall'erboristeria tradizionale di pianura e dalla farmacia della natura. 

È precisamente dalla resina delle gemme del pioppo che le nostre api fabbricano la propoli, un procedimento dal quale una virtuosa azienda toscana ha tratto insegnamento per offrire un'alternativa vegana (Propolgemma) a questo potente antimicrobico e antinfiammatorio naturale.

Il gemmoderivato floripotenziato di pioppo aiuta la psiche ad aprirsi all'ambiente circostante superando le paure profonde, è un buon antinfiammatorio generico e in sinergia con altre piante è un ottimo rimedio per la tosse, anche cronica, e per contrastare i danni del fumo e dello smog. 

 

Tos: miscela di gemmoderivati floripotenziati

Due miscele di fiori australiani aiutano a mobilitare le proprie risorse naturali per liberarsi dalle imposizioni ingiuste e ad esprimersi con chiarezza ed efficacia in difesa dei propri diritti fondamentali: OppressionFree e Fluent Expression.

Lo Spirito dell'acero rosso ci richiama alle nostre responsabilità individuali: mai come ora è tempo di agire in modo irreprensibile agli occhi dell'anima. 

Libertà, verità e giustizia sono valori umani universali che vanno risvegliati e incarnati, radicandoli in se stessi e nei propri comportamenti sempre più in profondità, giorno dopo giorno. 

Quando tutte le maschere della superficialità cadranno come le foglie d'autunno, rimarrà la nuda essenza ed è soltanto da quella naturale linfa vitale che si potrà costruire una nuova e sincera fioritura in primavera.

Mariavittoria


AGROECOLOGIA E CRISI CLIMATICA

Le soluzioni sostenibili per affrontare il fallimento dell'agroindustria e diffondere una nuova forma di resilienza

Anche l'ambientalismo ha due facce, quella chiara e sincera dei difensori della vita e della natura e quella oscura e ipocrita del profitto ad ogni costo mascherato da bene collettivo. È necessaria una chiara presa di coscienza da parte dell'umanità resiliente, prima che il disumano processo di glebalizzazione in atto diventi una piaga permanente della società. L'autrice di questo libro si batte da trent'anni per l'attuazione di progetti che realizzano questa luminosa presa di coscienza, nella consapevolezza che la difesa della vita e della natura è un prerequisito imprescindibile per la prosperità dell'essere umano.