La nostra psiche è costruita in armonia
con la struttura dell’universo,
e ciò che accade nel macrocosmo
accade ugualmente negli infinitesimi
e più soggettivi recessi dell’anima.
Carl Gustav Jung
L’I-Ching non è solamente una pratica divinatoria, anzi l’aspetto oracolare passa decisamente in secondo piano rispetto alle suggestioni e agli spunti che la sua consultazione ci può fornire. Quest’arte millenaria è uno strumento per raggiungere gli strati più profondi del nostro essere, per connettersi, attraverso la pratica della domanda posta all’oracolo, alle parti di noi che si celano sotto la superficie. È, a tutti gli effetti, una porta di accesso al nostro mondo interiore più vivo e vero.
A proposito del mondo interiore, specchio interconnesso con il mondo esteriore, Jung ricorda: “Sì, è questo il mio mondo, pensai, il vero mondo, quello segreto dove non vi sono insegnanti e scuole e dove uno può essere senza dover chiedere nulla”, come potete sentire al minuto 6:27 della sua biografia ragionata.
La stessa libertà, la stessa emozione, la stessa tensione verso il mistero così profondamente presenti nell'opera del grande psicologo svizzero, le ritroviamo intatte nell'I-Ching o Libro dei mutamenti.
In effetti, Jung ha trovato nella sincronicità l’anello di congiunzione che collega una pratica decisamente orientale come l’I-Ching ad una sensibilità tipicamente occidentale ed ha tracciato una strada che ci consente di percorrere confortevolmente il sentiero della scoperta di sé relazionandoci con l’universo e con gli altri.
La sincronicità teorizza che esiste un nesso a-causale fra due eventi che però risultano essere interconnessi e significativi pur in assenza di un vincolo di causa-effetto che li leghi. Esempi classici di sincronicità sono le cosiddette coincidenze fra due eventi che non si possono spiegare causalmente ma che indubbiamente risultano interconnessi.
Chi si accosta alla lettura dell’I-Ching, il Libro dei mutamenti, viene innanzitutto colpito dalla sobrietà poetica del testo, essenziale ma elegante, misterioso ma accessibile, con un suo recondito fascino eppure mai sopra le righe.
Il lancio delle tre monete ripetuto per sei volte determina la progressiva formazione di un’esagramma, le cui eventuali linee mobili, ne definiscono un secondo, generato dal primo, indispensabile per completare l’analisi. È possibile formare sessantaquattro esagrammi. Ciascuno è costituito da due trigrammi, uno superiore e uno inferiore, la cui combinazione determina l’intima essenza dell’esagramma. Gli otto trigrammi sono: Li-il fuoco / Kun-la terra / Tui-il lago / Chien-il cielo / Kan-l’acqua / Ken-la montagna / Chen-il tuono / Sun-il vento.
L’intuizione di Jung nell’analizzare questa pratica antichissima sta nell’aver verificato che durante il lancio delle monete lo stato mentale soggettivo dell’individuo, espresso e formulato attraverso la domanda all’oracolo, sincronicamente trova una sua corrispondenza con un elemento oggettivo, l'esagramma.
Dall’analisi e dallo studio dell’esagramma si possono inferire molte importanti informazioni, osservare parti prima occultate, notare aspetti che non avevamo mai considerato, desumere suggerimenti pratici.
Ovviamente, molto dipenderà anche dalla domanda formulata e da come ci si pone nei confronti dell’oracolo: se si è spinti da un mero desiderio di squarciare per un attimo il velo del futuro, si avrà una risposta corrispondente; se invece si è mossi da un genuino impulso ad esplorare l’intricato ma affascinante labirinto del nostro essere, potremo contare su una splendida messe di risultati.
Con la giusta predisposizione d’animo, rivolgendoci all'I-Ching con la stessa umiltà e riverenza che si riserva alle cose belle, presi dall’incanto del mistero e dalla pregnanza delle risposte, possiamo tranquillamente accostarci all’oracolo certi di trovare un luogo e uno spazio magico nel quale trovare e ritrovare noi stessi e procedere più sereni lungo la strada dell’evoluzione.
Fabrizio
IN PRATICA...
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IMPARA A LEGGERE IL LIBRO DEI MUTAMENTI
"Persino all'occhio più prevenuto è chiaro che questo libro rappresenta una sola, lunga esortazione
a esaminare con cura il proprio carattere, il proprio comportamento e le proprie motivazioni."
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