venerdì 11 marzo 2016

Pronoia e terapia creativa

La noia è quell'atteggiamento che vi fa dire:
A che serve?” e vi fa assumere una posizione difensiva.
In realtà tale posizione altro non è che paura camuffata,
e paura significa disperazione.
Julia Cameron, La via dell'artista


La Via dell'artista è il percorso di chi sa che la vita è come un'opera d'arte in attesa di essere scoperta, osservata, plasmata e reinventata. Il principio alla base di questo meraviglioso viaggio di consapevolezza è straordinariamente semplice: dal momento che puoi davvero trasformare la tua vita in un capolavoro, perché non dovresti volerlo fare?


Trovare la propria strada, esprimersi felicemente e realizzarsi appieno diventa naturale come respirare una volta apprese e messe in pratica alcune verità essenziali. Il primo passo fondamentale in questo cammino è riscoprire e ravvivare in noi il contatto con l'energia creativa che muove l'intero universo.
Tutto è creazione, quindi permeato di energia creativa che in noi può manifestarsi ed espandersi come creatività, ovvero “creazione in azione”. In questo senso, essere creativi significa principalmente:
  • saper utilizzare l'immaginazione per fini pratici oltre che ricreativi e conoscitivi;
  • trovare nuove soluzioni a “vecchi”problemi e vivere meglio in ogni tempo;
  • sintonizzarsi con le modalità di espressione dell'anima;
  • sentirsi a proprio agio nel mondo, senza appartenergli;
  • percepire il senso autentico della propria vita.
Una terapia creativa consente di recuperare le facoltà creative dimenticate o mai sviluppate, smettendo così di essere gli artefici inconsapevoli di un'esistenza monotona per diventare artisti, cioè in grado di esprimere al meglio la propria energia nella vita.
Un corso, articolato in dodici settimane di riflessioni e di esercizi pratici, consente di intraprendere questa nobile via della creazione di se stessi:


Due passi fondamentali introducono alla Via dell'artista, il primo, che l'autrice chiama “le tre pagine del mattino”, consiste nello scrivere di getto tre pagine di quaderno, al mattino appena svegli. Questo esercizio, da svolgere ogni giorno, apporta due benefici sostanziali: liberare la psiche dalla “spazzatura emotiva” di cui David J. Pollay parla diffusamente nel suo libro, intitolato appunto Smaltire la spazzatura emotiva, consentendo al lamentoso giudice interiore di sfogarsi senza fare danni e, ancor meglio, fornire un ancoraggio a tutte le fuggevoli impressioni e suggestioni (sogni, idee, visioni...) che altrimenti rimarrebbero a vagare indefinitamente nell'inconscio. Dare una forma scritta ai presagi e ai ricordi di pensieri, emozioni ed eventi percepiti libera spazio interiore, e ad un certo punto, diventa un modo per acuire la propria consapevolezza del trascendente.
Il secondo passo, che Julia Cameron chiama “l'appuntamento con l'artista”, richiede di riservare due ore alla settimana per coltivare il rapporto con il proprio artista interiore, la nostra parte bambina troppo stesso trascurata o addirittura ignorata. Non ci sono indicazioni particolari riguardo a come svolgere questo esercizio, ma è necessario concedersi il lusso di essere se stessi per ascoltarsi davvero e sentire cosa il bambino che è in noi vuole comunicarci e trovare così il coraggio di instaurare con lui un rapporto profondo. È giunto il momento di ridare spazio e tempo di qualità alla tua parte più autentica. Questo innescherà uno tzunami di sincronicità, in effetti già C.G. Jung, delle cui scoperte più significative abbiamo parlato nel post precedente, osservava: “La creazione di qualcosa di nuovo non viene compiuta dall'intelletto, ma dall'istinto al gioco che viene mosso da una necessità interiore. La mente creativa gioca con gli oggetti che ama”.


Ricapitolando, i primi passi fondamentali sulla Via dell'artista sono due:
  1. La pratica giornaliera del diario (“le tre pagine del mattino”):
  • Scegli un quaderno e una penna da tenere sempre a portata di mano al mattino.
  • Al risveglio, riempi tre pagine del quaderno scrivendo tutto quello che ti viene in mente.
  • Non fermarti prima di aver riempito tre pagine, non censurarti, non rileggere le tre pagine appena scritte prima che siano passate almeno otto settimane.
  1. Pratica settimanale di cura e attenzione al proprio bambino interiore (“l'appuntamento con l'artista”):
  • Riserva due ore da dedicare esclusivamente al tuo artista-bambino interiore.
  • Ascoltalo, dedicagli attenzione, cure, amore, soddisfa le sue richieste, segui i suoi suggerimenti e trascorri con lui momenti di qualità, che sono direttamente proporzionali all'aumento del tuo livello di vitalità.
  • Gioca, divertiti, esplora e sperimenta insieme alla tua parte più autentica.
Questi due passi, semplici ma molto potenti, ti condurranno sulla Via dell'artista, dove imparare a sbloccare l'energia creativa che attraverso di te attende di esprimersi al meglio.
Vivere creativamente rivela l'aspetto più giocoso dell'esistenza: è Pronoia, l'antidoto alla paranoia, che riscuote dallo stato di intontimento patologico, indottrinamento cronico e intorpidimento cardiaco tipico di un'esistenza sonnambula, risvegliando l'entusiasmo esuberante di vivere davvero. Ben poco può essere descritto a parole, per non rischiare di scivolare subito in un vuoto verbalismo: Pronoia è terapia creativa allo stato puro, amorevolmente rivoluzionaria, spietatamente gioiosa e burlescamente rivelatrice, che ben si intona al significato profondo del motto tutto italiano: “La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà”.

Mariavittoria

IN PRATICA...
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Avete bisogno di dosi regolari di sconsiderata bellezza, sublimi anomalie, incantevole senso dell'effimero e gioie inesplicabili...Così l'universo è costruito in modo tale da scoraggiare la noia. 
La sua provvista infinita di storie imprevedibili mette a nostra disposizione un divertimento superlativo.”




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Dubito di potervi trasmettere il senso di miracolo che ho provato, come insegnante, osservando com'è cambiata la vita dei miei allievi dopo il corso. Durante le lezioni, la totale trasformazione fisica può essere sorprendente, e questo mi fa capire quanto il termine 'illuminazione' sia davvero appropriato. La faccia degli studenti spesso si ricopre di un particolare splendore, quando si mettono in contatto con le loro energie creative, e la stessa atmosfera spirituale che carica un'opera d'arte può pervadere un intero gruppo di allievi. In un certo senso, poiché siamo esseri creativi, le nostre vite diventano la nostra opera d'arte.”






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