Quello che sei è un
regalo di Dio nei tuoi confronti,
quello che diventi è il
tuo regalo a Dio.
Hans Urs von Balthasar
È
primavera e con la natura rinasce l’energia Yang per agire nel
mondo esteriore e portare a compimento le proprie intenzioni e
aspirazioni. Bene, ma innanzitutto chi è esattamente questo qualcuno
che aspira a qualcosa?
Si tratta di una domanda
esistenziale fondamentale, che sottende all’autentico desiderio di
coscienza di sé e può fare da deterrente ad alcune “trappole
spirituali” ben note, eppure solitamente sottovalutate, come ci
ricorda questo video che richiederà solo 4 minuti del tuo tempo, ma
che potrebbe salvarti da almeno tre errori per i quali rischi di
girare invano anni e anni, se non proprio per tutta una vita.
Consideriamo insieme il
messaggio che queste tre illustri guide contemporanee si sono date la
pena di trasmettere all’umanità in cammino.
Igor Sibaldi (maestro
dell’accorgersi) ci mette in guardia dalle due principali trappole
della spiritualità: l’io e gli altri, ovvero la
convinzione, spesso inconscia, che la verità spirituale sia
appannaggio di qualcuno in particolare, evidente segno della mancata
connessione con la realtà intrinseca, per quanto l’apparenza a
livello superficiale possa dimostrare il contrario.
Prima
domanda:
Che cosa sto cercando
davvero e perché lo desidero così tanto?
Se stai ancora cercando
qualcuno, incluso tu stesso, che ti conduca alla verità, chiediti
sinceramente per quale motivo, dal momento che solo conoscendo i tuoi
veri moventi potrai sperare di comprendere il significato degli
avvenimenti della tua vita e iniziare a interagire, anziché reagire,
con il tuo destino.
David Simurgh (maestro
dell’Eish Shaok) ci spiega che andare alla ricerca del sacro e
della perfezione convinti che si trovi altrove rispetto al
presente è pura illusione, è comportarsi come se lo spirito non
fosse immanente e trascendente, ovvero come se esistesse una
separazione sostanziale tra materia ed energia, manifestazione e
potenziale, mondo esteriore e mondo interiore, quando tutto invece è
interconnesso e in divenire proprio adesso.
Seconda domanda:
Che cosa mi impedisce
di vivere pienamente il presente?
Se
stai ancora cercando la perfezione o l’illuminazione da qualche
parte, fai un respiro profondo, rilassa il corpo e la mente e ritorna
al momento presente, concentra la tua attenzione nell’unico tempo e
luogo in cui si esperisce la vita e chiediti quali barriere hai
innalzato per non sentire e non sapere che tutto avviene
nell’intrinseca perfezione del qui e ora. Solo quando avrai
imparato questa lezione, non a parole ma nei fatti, ti sarà
possibile risvegliarti e cogliere la verità per quello che è,
esattamente così come è.
Daniel
Lumera (maestro del perdono) ci ricorda che il percorso del
ricercatore spirituale è soggetto a ogni genere di errore, poiché
errare è umano, ma la chiave dell’evoluzione sta nell’imparare
dai proprio sbagli, una possibilità che si apre solo a chi non
pretende di essere già arrivato.
Terza
domanda:
Quali sono i miei
limiti e come posso trasformarli in nuovi punti di partenza?
Se
sei in vita puoi avere la ragionevole certezza che c’è ancora
qualcosa che puoi o ti conviene imparare dall’esperienza di questa
esistenza, il viaggio diventa un percorso consapevole quando ti rendi
conto che ogni limite in realtà è una soglia da varcare, e solo
avendo l’umiltà di riconoscerlo potrai davvero passare oltre.
In
verità, niente è esteriore, casuale o definitivo nella vita,
specialmente in quella del “cercatore spirituale”. Tutti però
indossiamo una maschera che si modella sulla base della nostra
energia personale fondamentale (mentale o sentimentale, introversa o
estroversa) e che sottende alla totalità della nostra percezione.
Una volta smascherata la personalità, emerge il temperamento
individuale e inizia il gioco della vita a carte scoperte. A quel
punto, pur rispettando le regole, esistono infinite possibilità,
tali per cui nessuno potrebbe stabilire in anticipo chi vincerà la
partita che, a ben vedere, stai giocando oltre lo spazio-tempo e, si
spera, al di là di te stesso.
Mariavittoria
TU
CHE MASCHERA INDOSSI?
AL DI LÀ DI TE STESSO
La formidabile
storia di un divino ballo in maschera
“Questo libro è
stato scritto per il pioniere spirituale che è in te. Le sue pagine
parlano di quei momenti in cui ti sei sentito incompleto, impaurito,
fuori posto nel mondo. L’intero manuale ha il compito di farti
ritrovare il coraggio di chi è qui per compiere una missione, per
spalancare il cuore, per dimenticare la sofferenza.”
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