lunedì 23 giugno 2014

La notte di San Giovanni Battista

Io vi battezzo con acqua, in vista del ravvedimento;
ma colui che viene dopo di me è più forte di me,
e io non sono degno di portargli i calzari;
egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco.
(Vangelo di Matteo)

Uno dei momenti più magici dell'anno è la notte tra il 23 e il 24 giugno: tradizionalmente consacrata a San Giovanni Battista, questa ricorrenza costituisce una potente sintesi del connubio tra i riti pagani legati al solstizio d'estate ed un sapere più antico, di origine misterica, basato sull'osservazione dei rapporti dinamici tra Cielo e Terra.
Accade ogni anno: una volta varcato il portale del solstizio, il Sole comincia a decrescere sull'orizzonte. Così a giugno l'estate sembra appena cominciata, ma in realtà la luce inizia già a diminuire sensibilmente e continuerà a calare fino al solstizio d'inverno, quando solo dopo aver superato la notte più lunga dell'anno il potere solare tornerà gradualmente ad aumentare. Al contrario, quella di San Giovanni Battista è ritenuta la notte più breve dell'anno, durante la quale si usa propiziare il sorgere del Sole accendendo dei falò purificatori, dove si bruciano le vecchie erbe, e procedere al nuovo raccolto officinale, avvantaggiandosi degli influssi planetari particolarmente intensi captati dalle piante e in generale dalle forze della natura.


Il periodo maggiormente propizio si estende dal tramonto del 23 giugno al mattino del 24, protagonisti sono il potere vivificante del fuoco planetario (l'amore, simboleggiato dall'unione del Sole e della Luna), posto sotto la supervisione dell'arcangelo Uriel (letteralmente “luce di Dio”) e le virtù terapeutiche dell'acqua (il Sole si trova nel segno zodiacale del Cancro, appartenente all'elemento Acqua) consacrata al santo Battezzatore o Precursore dello Spirito.
Quest'anno il momento di massimo splendore del Sole, il solstizio d'estate avvenuto il 21 giugno alle ore 12.51, ha visto trionfare l'influsso del pianeta Venere, attivo nel far risplendere la Luce in ogni essere (Venere è altresì noto come Lucifero, letteralmente “portatore di Luce”) grazie al transito di Marte in Bilancia e Giove in Cancro. Pertanto, giugno 2014 si rivela un mese catartico, ricco di opportunità per radicare una nuova consapevolezza lungimirante e orientata all'unità tra Uno e Tutto. Durante la notte di San Giovanni, l'Ultimo Quarto di Luna si troverà in perfetta armonia con il Sole, fungendo da collegamento ideale tra Cielo e Terra, tra le energie maschili e femminili che sostengono e sostentano la vita.


Da tempi immemori si tramanda che in questa notte le streghe si radunano per il loro gran convegno annuale sotto le fronde del noce, e di buon mattino è opportuno cogliere i frutti immaturi e madidi di rugiada di quest'albero druidico per preparare un nocino dalle innumerevoli proprietà benefiche. Sono altresì potenziate le virtù terapeutiche delle erbe raccolte in questo periodo, specialmente l'iperico, un versatile toccasana noto come erba di San Giovanni o “scacciadiavoli” proprio perché anticamente veniva portato come amuleto per proteggersi dai sortilegi. È il momento migliore anche per raccogliere altre piante benefiche e protettive come l'artemisia, consacrata alla dea Artemide, la verbena o “erba della doppia vista”, l'arnica, l'erica, il ribes rosso e il raro fiore della felce. Inoltre, è usanza raccogliere foglie e fiori di lavanda, menta, ruta e rosmarino che insieme all'iperico si metteranno in un recipiente colmo d'acqua da lasciare all'aperto per tutta la notte: la mattina seguente con questa acqua di San Giovanni, e altre sue varianti contenenti misticanze specifiche in base alle ricette tramandate da ogni tradizione locale, le donne compiono abluzioni che aumentano la bellezza e preservano dalle malattie. Sempre al mattino presto, il giorno di San Giovanni si raccoglie la rugiada, un distillato delle energie confluite nelle acque notturne, considerata particolarmente efficace come elisir di fertilità e per acuire la vista.
L'influsso di San Giovanni Battista è notoriamente favorevole alla divinazione. Chi cerca l'amore, ad esempio, durante la notte potrà interpretare gli auspici della chiara d'uovo o del piombo fuso in acqua, delle fave o dei fiori di cardo di cui si scruteranno i mutamenti al mattino seguente.


Per ogni cercatore che abbia intrapreso un percorso di Lavoro su di sé è comunque il momento di estrarre la carta dell'anno, l'Arcano Maggiore che lo guiderà nei successivi sei mesi. L'ideale sarebbe radunarsi all'aria aperta, sotto il segno della triade, in gruppi di tre persone, così che ciascuna a turno possa preparare il mazzo dal quale un'altra estrarrà la propria carta. Consiglio di procedere nel modo seguente:
  • Allo scoccare della mezzanotte tra il 23 e il 24 dicembre si mescolino le carte del mazzo di Tarocchi maggiori, concentrandosi nella visualizzazione del proprio fuoco interiore (è appropriato chiedere assistenza al proprio angelo custode o spirito guardiano);
  • Si dispongano le carte coperte del mazzo a ventaglio sul prato o sopra un ripiano, possibilmente in materiale naturale (legno, pietra...);
  • Si formuli interiormente e con chiarezza l'intento di estrarre la propria carta dell'anno;
  • Si passi la mano non dominante (chi è avvezzo alla lettura delle Carte saprà regolarsi anche diversamente) lentamente sul ventaglio di carte, focalizzandosi sulle sensazioni percepite fino ad individuare una carta specifica;
  • Si estragga una carta con la certezza di avere scelto la propria carta dell'anno.
La carta estratta costituisce una rappresentazione simbolica del Lavoro che si è chiamati a fare nei successivi sei mesi di percorso. È tradizione meditare sul significato di questa carta, avvalendosi dei consigli dell'angelo e degli spiriti guardiani, e tenerlo presente per orientarsi nei momenti in cui si deve compiere delle scelte o in situazioni particolarmente significative, nelle quali ci si aspetta che esercitiamo consapevolmente e sempre con maggiore maestria il libero arbitrio. La carta dell'anno funge da "guida passiva", cioè oggetto di meditazione e riflessione, nei primi sei mesi dal momento in cui viene estratta. Diventerà "attiva" nei restanti sei mesi dell'anno, quando il cercatore comincerà a vedere manifestarsi la trasmutazione annunciata dall'Arcano prescelto, ovviamente sulla base del Lavoro effettivamente svolto, mentre già un'altra carta dell'anno verrà estratta come "guida passiva" e guru della nuova stagione. Non a caso, la seconda estrazione della carta dell'anno avviene durante la notte di San Giovanni Evangelista, di cui racconterò in un'altra occasione.
Per tutti gli esseri di buona volontà armati di umiltà, sapienza e virtù siderale questa notte rappresenta l'inizio di una felice trasmutazione e un'occasione di crescita, riflessione e convivio con le forze dell'universo. Anche tu, che stai leggendo queste righe, hai l'opportunità di tenere alta la fiamma della consapevolezza a beneficio del pianeta e di tutta l'umanità! 

Mariavittoria




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