Fate che la vostra mente
e tutte le cose agiscano come un tutto
Dogen Zenji
In questo post vorrei provare a introdurre due aspetti della stessa realtà, due metodi di
trasformazione che utilizzano due modi diversi di interagire con
l'indissolubile legame che c'è tra noi e il mondo. Si tratta di due
approcci opposti ma ugualmente “funzionanti”.
Più volte abbiamo detto che tra la
nostra realtà interiore e il mondo esterno sembra esserci un legame
più stretto di quanto normalmente siamo abituati a pensare. Molti di
voi si saranno accorti che dal momento in cui hanno provato a
cambiare il loro atteggiamento interiore, in poco tempo è iniziato a
succedere qualcosa anche nel mondo esterno.
Si potrebbe dire che è cambiato
qualcosa nel risultato che il mondo ci ha restituito. Infatti, proprio come in
un computer, inserendo un certo tipo di dati ed eseguendo determinate
operazioni riceveremo un risultato, mentre eseguendone altri ci verrà
dato un output totalmente diverso.
Nella vita il nostro atteggiamento è
l'input che inseriamo nel computer, il comando che liberiamo nel mondo. Il mondo a sua volta, come un immenso meccanismo, reagirà restituendoci un certo
risultato.
La metafora del computer però non è
del tutto esatta, in quanto un computer restituisce risultati
prevedibili, sappiamo fin dall'inizio che a una certa azione corrisponde un output
predeterminato.
Nel rapporto tra noi e la realtà,
invece, le cose non sono così scontate. Chi di noi è già abituato a
pensare in questi termini tende spesso
a fare proprio questo errore, cioè considerare per esempio che un
atteggiamento interiore di positività e apertura, debba
necessariamente portare direttamente a un risultato positivo.
Ma il mondo a differenza di un computer
è incredibilmente creativo e anche decisamente più lungimirante di
noi. Molti infatti avranno sperimentato scenari quasi totalmente
opposti e a prima vista incomprensibili. Per esempio ad un
cambiamento in positivo dell'animo potrebbe essere risultata una "catastrofe" in ambito lavorativo o sentimentale.
Questo accade perchè la realtà ci
restituisce un risultato che è davvero positivo
per noi, che
è davvero quello di cui abbiamo bisogno,
e anche se al momento ci può
sembrare un disastro, possiamo essere fiduciosi che a lungo termine
il cambiamento porterà un risultato positivo. Magari non facile da
comprendere, ma sicuramente risvegliante.
La giornata dei monaci inizia dalle pulizie:
ramazziamo il giardino, puliamo il cortile, tiriamo a lucido il santuario.
Non tanto perchè siano effettivamente sporchi o in disordine,
quanto perchè tali azioni hanno il fine ultimo
di eliminare dallo spirito qualsiasi ombra.
Keisuke Matsumoto
Il
secondo metodo di
trasformazione legato all'interazione
con la realtà al quale
vorrei accennare oggi è
esattamente l'opposto di quello di cui abbiamo parlato fin'ora: si
tratta dell'influenza che l'ambiente esterno
può avere su quello interiore.
Anche in questo caso il funzionamento non è così scontato come si
potrebbe pensare, tanto è vero che alcune antiche tradizioni, come
quella cinese del Feng Shui o il buddhismo di corrente Zen, pongono
moltissima attenzione a questi meccanismi.
Pochi
di noi sono abituati a pensare che attività fisiche piuttosto ordinarie, come sistemare gli
oggetti in una stanza o fare le pulizie di
casa, possano avere una
grande influenza sul nostro stato interiore. Anzi,
spesso si cerca
di sbarazzarsi di queste incombenze in modo frettoloso e
disordinato, senza rendersi conto che proprio questo atteggiamento può
essere causa di una tensione interiore che
può protrarsi nel tempo.
Consciamente
o inconsciamente, ogni volta che passeremo di fianco a quel foglio che
non abbiamo archiviato, o a quel soprammobile gettato alla rinfusa, senza attenzione, la mente ci manderà un segnale di disturbo, che
alla lunga genera stress e confusione.
Per
questo è importante per esempio occuparsi con cura delle pulizie domestiche e mettere in ordine gli ambienti in cui viviamo con calma e attenzione, in modo da creare le basi per coltivare una condizione interiore più
rilassata e innescare un circolo virtuoso che può
portare a un miglioramento graduale della salubrità dell'ambiente
esterno e contemporaneamente alla nascita di una nuova serenità
interiore.
Quando posate una pentola in malo modo sbattendola, essa grida di dolore.
Se non siete ancora capaci di udire quel grido,
non si può dire che siate uomini
che manifestano lo zazen nella vita quotidiana.
Uchiyama Roshi
Anche
in questo caso, a meno che non siamo studiosi esperti di Feng Shui, non
possiamo avere il controllo
di tutto e sapere
esattamente quale influenza potrà avere sulla nostra vita un
oggetto posto proprio in quella
determinata posizione,
ma se ci accostiamo
al nostro ambiente con gentilezza,
un minimo di sensibilità e
attenzione potremo capire come
sistemare una mensola o un mobile in modo
che non ci urti, in ogni
senso.
Pertanto, qualunque sia la
direzione di una nostra azione, che sia dall'interno
verso l'esterno
oppure dall'esterno verso
l'interno, che
sia l'atto più potente o il più umile,
è
sempre possibile
porre attenzione affinché essa
sia un seme positivo per noi stessi e per il futuro del nostro mondo.
Stefano
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