“La verità?!” replicò la sciamana, dal suo cipiglio a metà tra
il perplesso e il divertito intuivo di essere completamente fuori
strada. Di nuovo. Tra i suoi apprendisti ero la più preparata, mi
diceva a volte, e in qualche modo quel suo commento mi suonava come
un rimprovero. Qualunque vero potenziale lei avesse visto in me,
rimaneva sepolto, troppo in profondità per risultare di qualche
utilità pratica. Sì, ero la più preparata, e la più bloccata.
“Voglio
solo che emerga la verità” le avevo detto, cercando di dare voce
alla mia sonora frustrazione per l’assurda situazione personale in
cui mi trovavo e che mi ero portata come un fardello in quel percorso
fuori dal mondo ordinario.
“Che
cosa è la verità?” mi domandò, improvvisamente seria, “Ognuno
racconta una storia” con la mano seguiva l’andatura irregolare
del paesaggio davanti a noi, come a volermi ricordare che tutto è
energia in continuo mutamento, “se non ti piace la storia che ti
stai raccontando puoi cambiarla, perché è la tua storia, ma non
esiste un destino migliore di un altro. Ogni storia ha il suo fine”.
Ogni
storia ha il suo fine e tutto accade per un ottimo fine, lo
sapevo, pare fossero state le ultime parole di Giordano Bruno prima
di essere bruciato sul rogo. Gli eventi che ci accadono si alimentano
della nostra energia e in questo senso ci appartengono, dietro ogni
evento c’è sempre un motivo che ci riguarda nel profondo. Forse,
nella mia ostinata ricerca del trionfo della verità, stavo
semplicemente guardando nella direzione sbagliata. Dal punto di vista
dell’anima non è mai l’avvenimento in sé, bensì ciò
che scegliamo di trarne a fare la differenza. Ogni esperienza ci
insegna più di quanto ci tolga e comunque niente può toglierci ciò
che ci appartiene veramente. Che cosa mi aveva tolto quella commedia
dell’assurdo di cui avevo fatto esperienza negli ultimi anni? Molte
cose, ma a ben vedere principalmente l’orgoglio dell’ego, che a
suon di false pretese (“perché IO avevo ragione, IO meritavo
giustizia, IO, IO, IO…”) adombrava la mia vita, e si era rivelato
il più implacabile dei miei persecutori. Finalmente lo vedevo e me
ne rendevo conto. Era tempo di cambiare narrazione.
È
il filo della narrazione che conduce al fine attraverso la trama
della vita. Per questo è molto importante non perdere di vista il
senso di quel filo. A volte purtroppo ci si perde dietro alle chimere
di false narrazioni, storie altrui o storie dell’ego, che non sono
mai storie di potere, bensì sono storie di dolore e di inganno,
storie di separazione.
Meditiamo
attentamente sulle parole che utilizziamo per definire noi stessi e
la nostra esistenza:
Quale
è la storia che ti stai raccontando?
È
davvero la tua storia?
Stai
guardando dal punto di vista dell’anima?
Cosa
succederebbe se cambiassi prospettiva?
Le
parole sono pietre, possono essere lapidarie, ferire e innalzare muri
di separazione, ma possono anche riqualificare, costruire ponti e
aprire nuove strade, sta a noi saperle usare per il fine migliore,
scegliendo consapevolmente la storia della nostra vita.
Mariavittoria
LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE
EGOLOGIA
Non può esserci autentica ecologia senza consapevolezza. In queste
pagine l’autore racconta con disarmante semplicità e franchezza la
sua esperienza di rinascita nella libertà dalle trappole dell’ego.
Una storia moderna di risveglio.
“Noi
non siamo la nostra mente e tantomeno il nostro ego, che è una falsa
idea di noi stessi. Quando smettiamo di identificarci con la nostra
mente e la osserviamo dall’esterno siamo davvero noi stessi, siamo
la nostra vera natura di persona e cioè la nostra anima. Quando
siamo consapevoli, la nostra mente e il nostro corpo cooperano con la
nostra anima nel vivere appieno il momento presente.”
"Onorando chi sei, la vita celebra il tuo arrivo."
La luna nuova dello scorso 9 febbraio ha inaugurato l’anno del
drago, precisamente, secondo il calendario tradizionale cinese
questo sarà l’anno del Drago Verde dell’Est, uno dei potenti
guardiani delle quattro direzioni, espressione dell’elemento Legno
e quindi delle forze yang primaverili. L’energia del Drago Verde
promuove un anno di eventi eclatanti, ma anche di rinascita e
rigenerazione, in cui far sbocciare la consapevolezza maturata in
profondità. Nello zodiaco cinese, il drago è l’animale più
propizio, potente e fortunato, poiché ha saputo tramutare la forza
bruta indomita in saggezza illuminata e illuminante. Naturalmente,
starà a ciascuno cogliere le opportunità ispirate da questo
generoso vento di rinnovamento, per inserirsi favorevolmente nella
corrente cosmica dell’esistenza in perpetuo divenire. Come sempre,
il transurfing correttamente compreso e praticato potrà
essere di grande aiuto per navigare efficacemente nello spazio delle
varianti e rimanere sulla cresta dell’onda della fortuna.
Dal
punto di vista del viaggio dell’anima, possiamo trarre due grandi
lezioni dal comportamento di Giove, i cui transiti sono alla base
dell’astrologia cinese ma che astronomicamente è una
stella mancata, e nonostante questo continua ad emettere più luce di
quanta ne riceva dal Sole, distinguendosi tra i pianeti del nostro
sistema e guadagnandosi a buon diritto tra gli antichi sapienti
l’appellativo di Fortuna Major. Giove insegna a rimanere aperti e
fedeli alla propria massima aspirazione nonostante le circostanze;
per dirla con un aforisma, “per diventare, agisci come se”,
e questa è la prima grande lezione da imparare per realizzarsi nella
vita nonostante le avversità. Non si tratta di fingere o pretendere,
bensì di esprimere anche nei fatti la propria autentica vocazione
interiore a prescindere dalle avversità che potremmo incontrare. Ciò
è possibile, evidentemente, solo manifestando una ferma
determinazione, e soprattutto solo quando si hanno le idee ben chiare
su quali siano le aspirazioni che siamo chiamati a realizzare in
questa vita. Il punto è diventare ciò che siamo, esprimere
l’essenza consapevolmente e realizzare così il nostro potenziale
evolutivo.
Come
voglio realizzarmi?
Come
posso manifestarlo adesso?
Conviene
meditare su questi interrogativi, lasciando emergere la risposta dal
profondo e abbandonando ogni preconcetto, poiché è nell’accordo
tra mente e cuore che scaturisce la pura volontà, la forza motrice
necessaria per seguire la propria buona stella e compiere il destino
che ci è proprio anziché quello preconfezionato assegnato dalla
matrice disumana e spersonalizzante che governa il mondo.
Mariavittoria
LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE
REALITY
CREATION
di
Frederick Dodson
Visto
il massiccio uso di armi e strategie di distrazione di massa che si
sta facendo contro l’umanità, urge ritornare alla verità della
propria essenza: che cosa sei venuto a realizzare in questa vita? Che
cosa vuoi manifestare ed esprimere? Frederick Dodson ci riporta a
questa verità essenziale, accompagnandoci con il suo linguaggio
chiaro e schietto nella pratica della tecnica di creazione della
realtà, l’applicazione più immediata del classico transurfing
nello spazio delle varianti. Affinché il sogno in cui viviamo sia
proprio il nostro e non quello distopico di qualcun altro.
“Reality
Creation è stata ideata per chi cerca un metodo completo, pratico ma
anche mistico, finalizzato alla prosperità così come alla pace
interiore… Quanta concentrazione sia necessaria per creare una
nuova realtà dipende dal livello di energia col quale fai esperienza
del mondo.”
Portale 61: La verità interiore - la porta del mistero.
"La verità non è qualcosa da cercare all'esterno, è qualcosa all'interno da rivelare." Osho
La numerologia ci indica che in essenza questo bisestile 2024 sarà
l’anno del raccolto, non a caso i cittadini di molti stati
del mondo, dall’Asia all’America passando per l’Europa, saranno
chiamati alle urne per esprimere le proprie preferenze elettorali
attraverso il voto, ultimo baluardo di democrazia.
Si raccoglie ciò che si semina, questa è la Legge universale
sulla quale conviene riflettere; e allora iniziamo il nuovo anno
considerando un breve testo di saggezza nordica su cui meditare e
praticare:
Trova il tempo per riflettere, è la fonte della forza.
Trova il tempo per giocare, è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo per leggere, è la base della saggezza.
Trova il tempo per essere gentile, è la strada della felicità.
Trova il tempo per sognare, è il segreto che porta alle stelle.
Trova il tempo per amare, è la vera gioia della vita.
Trova il tempo per essere felice, è la musica dell’anima.
(Antica ballata irlandese)
La meditazione, in quanto stato di coscienza pienamente consapevole,
è la via e la meta. Le risposte giuste sorgono dalla quiete
interiore, provengono dall’anima, e anche la vera felicità che non
si infrange contro le circostanze della vita.
Mariavittoria
LEGGERE PER CRESCERE E MEDITARE
MEDITAZIONE
GIORNALIERA IN 5 MINUTI
di Sah D’Simone
Uscire dall’insensata frenesia e dalla vuota superficialità del
mondo, per ritrovare saggezza, lucidità e calma è possibile:
l’autore di questo libro ci ricorda che bastano cinque minuti e la
ferma risoluzione di praticare ogni giorno per sciogliere le trame
dell’illusione, e ci offre come guida pagine coloratissime di
riflessioni luminose, scaturite dalla sua esperienza di profonda
trasformazione personale. Meditare, infatti, equivale a saper vivere
consapevolmente, e la consapevolezza è tutto ciò che certamente
rimarrà di noi. Affinché questa nostra traccia immortale sia pura
luce, occorre praticare e assumersi la piena responsabilità della
propria esistenza.
“Prenditi la responsabilità. A volte ci comportiamo
diversamente da come vorremmo. Poi, quando le scelte che abbiamo
fatto ci rendono infelici, incolpiamo la vita e gli altri per la
situazione in cui ci troviamo. E se invece ti prendessi personalmente
la responsabilità del tuo percorso di vita e smettessi di dare la
colpa al mondo se non ti piace come stanno andando le cose? Impegnati
e fai del tuo meglio per assumere questa prospettiva. Se ti accorgi
che stai deragliando e hai ripreso a dare la colpa agli altri e alle
situazioni, perdonati e ricomincia da capo, più e più volte, tutte
le volte che è necessario.
I pensieri sono prevedibili. I pensieri si pensano da soli, senza
bisogno che tu faccia nulla. Dunque, mettiti comodo e osservali
mentre si svolgono.”
Bhagwan Shree Rajneesh
scelse di essere ricordato con il nome di Osho, derivato dal termine
“oceanico” coniato dal filosofo William James, definendosi così
come colui che si dissolve nell'oceano dell'esperienza. È passato
alla storia come il guru più controverso del '900, capace di
ispirare folle oceaniche di seguaci e di scandalizzare le masse,
osteggiato in ogni modo e in ogni luogo dai poteri precostituiti,
fino al punto di essere incarcerato e avvelenato. Il suo insegnamento
attraversa ogni esperienza terrena e rimane un profondo e totale
invito al risveglio dell'individuo e un richiamo alla libertà
intrinseca nella beatitudine dell'essere.
Accogliere le cose per
come sono: impermanenti, transitorie, illusorie. Fluire nella
corrente della vita. Questa è la disciplina della trascendenza e chi
ha comprensione non necessita di disciplina. Quel che rimane è il
silenzio, e nel silenzio l'eternità del momento presente.
“La beatitudine è
possibile solo in uno stato di libertà totale e incondizionata. Ecco
perché in Oriente è chiamata moksha. Moksha significa libertà
assoluta. Essere con se stessi è moksha perché ora non sei più
dipendente. La tua felicità è semplicemente di tua proprietà, non
la prendi a prestito da nessuno e nessuno te la potrà togliere,
neppure la morte. Ricorda, la morte ti separa solo dagli altri, non
ti separa mai da te stesso.”
“L'uomo che
comprende non necessita di alcuna disciplina. La sua stessa
comprensione è la sua disciplina. Voi avete bisogno di una
disciplina perché non avete sufficiente comprensione. […] Il
vostro agire è l'unica dimostrazione di ciò che conoscete. Solo e
unicamente il vostro agire è la prova della vostra conoscenza.”
(Osho, a cura di Swami
Anand Videha, Bompiani 2016)
Le parole di Osho,
catturate da centinaia di registrazioni delle lezioni e dei discorsi
che teneva ogni giorno, risuonano nel cuore, rompono schemi e
condizionamenti atavici e consentono di ritornare sulla via della
trascendenza con gioia.
“Io non faccio parte
di alcun movimento. Il mio operare è qualcosa di eterno che sta
accadendo da quando il primo uomo apparve sulla Terra, e continuerà
fino all'ultimo uomo. Non è un movimento, è l'essenza stessa
dell'evoluzione: io sono parte dell'eterna evoluzione dell'uomo.
Cercare la verità non è cosa nuova né vecchia. La ricerca del
proprio essere non ha nulla a che fare con il tempo.”
Le frasi di Rumi per risvegliare la forza interiore
La via di Jalal ad-Din Rumi consiste nel raggiungimento dell'estasi
mistica, l'uscita dalla dimensione ordinaria dello spaziotempo e
l'accesso alla dimensione spirituale in cui ogni dualità viene
superata e hanno sede i valori e i principi assoluti di cui le forme
terrene sono soltanto un'immagine relativa e parziale. Rumi diede
origine alla pratica della meditazione in movimento dei dervisci
rotanti, i quali roteando incessantemente al ritmo della musica del
flauto abbandonano il proprio ego e si elevano verso i mondi
superiori; la danza rituale in tondo riproduce il movimento delle
sfere celesti e consente il contatto estatico con l'essenza
dell'Essere. Tutta la poesia di Rumi, che si annovera tra le massime
espressioni della mistica sufi, trasmette l'impressione della
dimensione al di là dello spaziotempo e conduce il lettore in uno
stato di concentrazione rilassata ed espansiva in cui contemplando
intensamente la verità indicata dalle sue parole è possibile cogliere
barlumi di rivelazione dell'oltre.
La poesia mistica di Rumi
MUSICA PER MEDITARE SULLA VIA DI RUMI
RUMI: DIALOGO CON L'UNIVERSO
Giuliana Colella, Mediterranee, 2014
“Rumi si rivolge a ogni uomo, ma soprattutto a quanti soffrono
intensamente per il desiderio di liberarsi delle loro catene, di
uscire dalla prigione e di ricongiungersi con l'amico del loro cuore.
Nel Mathnawi, Rumi illustra questa fase del processo di risveglio
dell'anima con la Storia di una persona che bussò alla porta d'un
amico. L'amico dall'interno gli chiese chi fosse, egli disse: “Sono
io” e l'amico rispose: “Poiché tu sei tu, non aprirò la porta:
non conosco nessun amico che sia 'Io'.”
Includendo istruzioni pratiche sulle tecniche meditative utilizzate
da Rumi e un CD con due tracce di gong per intonare correttamente il
suono HU, questo libro non ripercorre solamente la storia del grande
poeta mistico persiano, bensì la integra con il messaggio universale
della poesia mistica medievale, specialmente attraverso gli scritti
di Dante, ma anche delle grandi correnti sapienziali occidentali
(Platone) e orientali (lo Zen, la Eckankar) in accordo con le recenti
scoperte della fisica e della cosmologia quantistica, e restituisce
un quadro d'insieme complesso e approfondito dell'ambiente, della
visione e delle pratiche degli adepti della contemplazione estatica
danzante.
Colui nel quale sia
nato il desiderio dell'indicibile
e che sia pervaso
dalla facoltà razionale,
la cui mente non è
più affetta dai piaceri dei sensi
è detto “colui che
risale la corrente”.
Dhammapada, 218
La via di Siddhartha Gautama Shakyamuni consiste nel raggiungimento
del nirvana, l'estinzione di ogni illusorietà, seguendo il Nobile
Ottuplice Sentiero: retta visione, retta intenzione, retta parola,
retta azione, retta sussistenza, retto sforzo, retta presenza
mentale, retta concentrazione. Così facendo si esce dal samsara,
o ruota dell'illusorietà, in cui imperano le Quattro Nobili Verità:
la vita è dolore, l'origine del dolore è la brama, la brama può
essere estinta, l'estinzione della brama avviene seguendo il Nobile
Ottuplice Sentiero. Meditando sotto l'albero della bodhi (Ficus
religiosa), Siddhartha divenne Buddha, il Risvegliato e si dice
che in questo modo avviò la ruota del Dharma, i cui raggi
rappresentano il Nobile Ottuplice Sentiero. Il praticante prende
rifugio in quelli che sono dettti i Tre Gioielli: il Dharma (la
Legge o Giustizia cosmica), il Sangha (l'Ordine o Comunità di
praticanti) e il Buddha (il Risvegliato o Guru).
MUSICA PER MEDITARE SULLA VIA DI SIDDHARTHA
DHAMMAPADA
La
via del Buddha
(Urra, Milano 2006, trad. it. dal pali di Genevienne Pecunia)
185
“Non
ingiuriare, non nuocere al prossimo, attenersi alla regola,
moderazione nel cibo, dimorare in solitudine, impegnarsi a ottenere la
mente superiore: ecco l'insegnamento dei Risvegliati!
190
Ma
colui che prende rifugio nel Risvegliato (Buddha), nella Legge
(Dharma) e nell'Ordine (Sangha) scorge con retta conoscenza le
Quatttro Nobili Verità:
191
il
dolore, l'origine del dolore, la cessazione del dolore e il Nobile
Otttuplice Sentiero che conduce all'aquietamento del dolore.
192
Questo
di certo è il rifugio sicuro, questo è il rifugio supremo, essendo
giunti in questo rifugio ci si libera da ogni sofferenza.”
Dhammapada (in pali, in sanscrito dharmapada), non a
caso uno dei libri più amati del canone buddhista è dedicato a
colui che intende seguire la via del Buddha e divenire un Risvegliato
che dopo la morte non rinascerà più, un arahant.
Questa versione a cura di Genevienne Pecunia, compatta e dalla
copertina rigida, è accompagnata da commenti concisi ma utili nel
chiarire gli aspetti principali linguistici e culturali necessari
alla corretta comprensione del testo, e corredata da un glossario
esplicativo.
CHE COSA è IL BUDDHISMO
Un maestro e molte tradizioni
(Mondadori, Milano 2019, trad. it. Elisabettta Valdré)
La guida saggia ripete costantemente ai praticanti che “la pratica
senza conoscenza è niente”. Ecco quindi che il XIV Dalai Lama e la
badessa del monastero americano di Sravasti uniscono le proprie
competenze per offrire ai buddhisti di ogni tradizione una maggiore
comprensione della dottrina che sgorga infinita sia dal canone pali,
la cui tradizione è seguita tipicamente in Sri Lanka, Birmania,
Thailandia, Cambogia, Laos, Vietnam e Bangladesh, sia dal canone
sanscrito seguito principalmente in Cina, Giappone, Nepal e
naturalmente Tibet. Testi in lingue diversi, migliaia di commentari e
luoghi lontani miglia e miglia per delineare una filosofia spirituale
capace di rivoluzionare la vita del praticante, sradicandone la
mentalità materialista e riportando “il reale al reale”.
“Vorrrei
incoraggiare i buddhisti di tutte le tradizioni ad acquisire una
comprensione più profonda della vastità dotttrinale del Budddha:
questo non farebbe altro che aiutarci ad apprezzare ancora di più
le sue qualità eccezionali come Maestro che possiede la saggezza, la
compassione e gli abili mezzi per condurci tutti al risveglio.”
Riflessioni per liberi viaggiatori nello spazio delle varianti
Ci sono guide che
possono mostrarti la strada.
Usale.
E osserva le meraviglie
che ti accadono dentro.
Rumi
Potremmo tradurre così
il titolo di Downsizing, film del 2017 che ha aperto la
quarantasettesima mostra del cinema veneziana, ricevendo molte
candidature e nessun premio.
Questa distopia moderna
contiene un'articolata e lucidissima critica all'ecologia
superficiale insediatasi nella società contemporanea e rivendica il
primato di valori propriamente umani come la solidarietà, l'impegno
civico, la sobrietà e la compassione. È anche un manifesto di
autentica fede e amore, intendendo la prima come forza inarrestabile
dello Spirito e il secondo come un gesto immortale che scalda il
cuore e porta l'anima a maturazione.
Ti invito a guardare il
film da una prospettiva anticonvenzionale e seguire con attenzione
l'evoluzione del protagonista. Considerando i tempi che stiamo
vivendo, è di vitale importanza uscire dall'illusione collettiva,
imparando a distinguere tra egoismo ipocrita e altruismo ecologista quale espressione di un'autentica vocazione dell'anima.
Per fare
ecologia profonda dobbiamo in primo luogo risvegliarci alle istanze ribelli dell'anima.
L'esperienza immaginale:
andare al di là del bene
e del male
rinascere liberi dal
condizionamento
Il percorso spirituale
vale innanzitutto ad uscire dai luoghi comuni e toccare con mano la
non ordinarietà della vita vera, andando oltre sterili ideologie.
Ad esempio, la
bellezza salverà il mondo è una celebre citazione che ormai
quasi tutti sanno attribuire correttamente e sulla quale è facile
concordare, anche se i più ignorano un elemento fondamentale in
merito a questo argomento: il Raggio manifestatore della Bellezza
ricomincerà ad agire sulla Terra soltanto dal 2025 e comunque non
prima che il Raggio alimentatore della cieca devozione (leggi
“fanatismo dogmatico di cui stiamo appunto sperimentando ogni forma
e colore”) sia definitivamente scomparso, portando con sé tutti i
suoi seguaci ferventi o recalcitranti. Per la precisione, dal 2025
ritornerà a manifestarsi anche il Raggio della Conoscenza e così
finalmente, dopo 110 anni di oscurantismo, riemergerà la vera
scienza: esatta, libera e illuminante.
La metafisica ha molto in
comune con la vera scienza: è un linguaggio che apre la mente
all'intelligenza del cosmo e alla comprensione di molteplici realtà
dimensionali e soprattutto non è un'opinione. Se hai studiato e
compreso le leggi della vera scienza sei in grado di dimostrarlo ed
esse conferiranno una svolta decisiva nella tua vita, perché la
realtà in cui viviamo dipende direttamente dalla nostra percezione
della verità sottostante, percezione che determina il modo in cui ci
relazioniamo. In questo senso, non c'è differenza tra metafisica,
vera scienza e spiritualità. Al contrario, mi chiedo a che cosa
servano tutte le pratiche spirituali e di sviluppo della coscienza se
non a dare modo di rispondere, in primo luogo, a una triplice domanda
esistenziale:
Chi sono?
Dove sono?
Dove sto andando?
Per rispondere a questa
domanda fondamentale è necessario sviluppare la capacità di
guardare al di là delle apparenze, solo così diventa possibile
aprire gli occhi e osservare la realtà che stiamo contribuendo a
creare.
Seguendo la propria fisiologica
fase di sviluppo evolutivo, il pianeta Terra sta
costruendo il proprio corpo mentale attingendo all'energia della coscienza
collettiva dei viventi. D'altro canto, nel vano
tentativo di fermare questa evoluzione planetaria che porterà a una
nuova e più articolata Età dell'Oro, il sistema oppressivo e
parassita di assoggettamento globale fa pressione sulla paura (il
panico manda in cortocircuito la coscienza) e leva sull'ignoranza
(sapere è potere e tutto quello che ignori potrebbe essere usato
contro di te) per convogliare menti e corpi in una sorta di alveare
cibernetico, una trappola tecnologicamente avanzata dalla quale sarà
sempre più difficile uscire, nonostante ogni sua strada sia
costellata da segnali e indicazioni per raggiungere le uscite di
emergenza e svincolarsi dall'ingorgo globalizzato.
Messaggi e ammonimenti
neanche troppo reconditi vengono veicolati attraverso l'industria
cinematografica.
Le saghe cinematografiche sono un fiume
in piena difficile da arginare per la pur zelante censura preventiva,
di seguito alcune briciole di consapevolezza.
In una pellicola di
grande successo, un'informatica viene braccata da varie
organizzazioni più o meno clandestine per aver inventato un
programma in grado di insinuarsi in qualsiasi videocamera del pianeta
e trovare chiunque in pochi secondi attraverso il riconoscimento
facciale, era il lontano 2013 quando veniva girato questo film, che
sarebbe uscito nel 2015, segnando l'ultima apparizione di uno degli
attori protagonisti, autentico filantropo, marzialista e surfista.
Certamente l'occhio del
Grande Fratello è diventato un classico nell'immaginario collettivo,
ma quanti che lo citano hanno veramente letto il testo di Orwell e
compreso tutto ciò che ispirava la trama dei suoi romanzi?
Nello stesso periodo, più
precisamente nel 2014, esce l'atteso episodio di una celebre saga di
fantascienza con il sottotitolo L'era dell'estinzione, che
introduce un inedito antagonista del paladino dell'umanità:
Lockdown. Curiosamente, il record di incassi viene registrato in un
paese in particolare, la Cina, in cui è ambientato il finale della
storia, quando tutti i personaggi vi arrivano per cercare di arginare
i danni di un'arma creata in laboratorio utilizzando tecnologia
aliena incontrollabile.
Coincidenze? Le
coincidenze però non esistono, che ce ne rendiamo conto o meno,
parafrasando una celeberrima scrittrice “due coincidenze fanno una
prova”. C.G. Jung dedicò studi approfonditi e tutt'ora largamente
fraintesi alle coincidenze significative, arrivando a coniare un nome
per il fenomeno che svela la natura relazionale e non locale
dell'universo: la sincronicità.
Sia chiaro, per lo più i
messaggi dei film che passano il vaglio oggigiorno sono funzionali
alla vigente finestra di Overton, un altro esponente del genere umano
con idee brillanti scomparso prematuramente in circostanze mai
chiarite, ecco dunque la sequela di film postapocalittici che
improvvisamente sono ritornati a popolare piccoli e grandi schermi.
Si tratta di catastrofi molto specifiche, nucleari o climatiche (o
entrambe, visto che la prima non esclude anzi potrebbe comportare la
seconda).
Concludo ritornando al
mio grande amore (accademicamente parlando), la linguistica,
ricordandoti le dieci strategie di manipolazione delle masse
postulate da Noam Chomsky:
Distrazione del
pubblico
Creare problemi e
offrire le soluzioni (altrimenti inaccettabili)
Gradualità (rende
accettabile l'inaccettabile)
Differimento
(incertezza e confusione)
Rivolgersi al
pubblico come a dei bambini
Usare l'aspetto
emotivo più della riflessione
Mantenere il
pubblico nell'ignoranza e nella mediocrità
Stimolare il
pubblico ad essere compiacente verso la mediocrità
Rafforzare il senso
di colpa da parte del pubblico
Conoscere il
pubblico (consumi, abitudini, preferenze...) meglio di quanto
conosca se stesso
Meditare su tutto questo
può avere effetti spirituali? Giro la domanda e ti chiedo: quali
effetti spirituali potranno mai esserci in un ego ipertrofico in
preda a illusioni e autoinganni? Ridimensionarsi, imparando ad
osservarsi con sobria lucidità, è una scelta di ecologia globale,
per la propria salute psicofisica e l'igiene mentale planetario.
Mariavittoria
RESI UMANI
Da organismi
scimmieschi all'ominide pensante. Una storia ancora da scrivere
La storia dell'umanità
dovrà essere riscritta. Con questa certezza si conclude il saggio di
Pietro Buffa e Mauro Biglino, in cui biologia molecolare e filologia
si intrecciano ereticamente per indagare sugli indizi della
domesticazione umana, un fenomeno ampiamente ignorato che una volta
confermato e opportunamente circostanziato segnerebbe una svolta
epocale nella consapevolezza dell'umanità.
“Come abbiamo avuto
modo di osservare, il processo di domesticazione è in grado di
produrre effetti sulla biologia di una specie, proprio attraverso
alterazioni dei tempi di sviluppo di varie carattersitche. [...]Forse
noi umani siamo ancora in una 'adolescenza della specie',
un'adolescenza cosmica che, nel disegno universale, ci vede distanti
dalla consapevolezza.”