L'astrologia è tecnica,
ma è la tecnologia
della vita.
Steven Forrest
L'idea che non esista un
manuale di istruzioni su come vivere la propria vita è un luogo
comune piuttosto diffuso ma non necessariamente vero. Migliaia di
uomini e donne ogni giorno e da tempi immemori provano a rispondere
alle domande esistenziali sul senso dell'esistenza che, pur con mille
sfaccettature, rimandano ad un unico grande interrogativo: perché
veniamo al mondo e soprattutto, dal momento che siamo qui, che cosa è
meglio fare?
È
proprio cercando di rispondere, anche solo implicitamente, a questa
domanda che si delinea il senso e lo scopo di una vita, oggi meglio
noto come missione, un
insieme di intenti tanto più chiari quanto lo è la volontà di dare
un orientamento preciso alla propria esistenza. Perfino il transurfer
più esperto, che si affida principalmente all'intenzione esterna,
deve attribuire un senso alla propria vita, fosse anche solo
edonistico, per poter tenere sempre ben presente in quale direzione
intende andare. Infatti, anche se la meta è il viaggio, solo
impostando la rotta possiamo cavalcare l'onda della fortuna, sapendo
che ogni sobbalzo non è mai frutto di circostanze fortuite. Navigare
seguendo la propria buona stella, o il fruscio delle stelle del
mattino, richiede dimestichezza con le dimensioni sovrasensibili, i
cui influssi vanno interpretati più che assecondati pedissequamente,
per interpretare felicemente la propria parte sul palcoscenico del
mondo.
L'aspetto
meno noto della materia esistenziale è che per trovare la propria
missione basta iniziare a conoscere se stessi, andando oltre ciò che
colpisce lo sguardo e i ragionamenti della mente razionale. Gli
antichi lo sapevano meglio di noi e hanno ideato diverse strumenti
conoscitivi adoperabili dall'essere umano, che sono stati tramandati
più o meno propriamente, ma una tecnica straordinariamente precisa è
arrivata sino ai giorni nostri sufficientemente inalterata da
consentire di fornire un manuale di istruzioni di vita completamente
personalizzato, dettagliato e più univoco persino delle impronte
digitali. Si tratta ovviamente dell'astrologia, che si avvale del
tema natale come strumento evolutivo a disposizione di chiunque
conosca luogo, data e ora della propria nascita, elementi unici non
condivisi nemmeno da gemelli omozigoti, poiché a differenza delle
evidenze fisiche, come sembianze e impronte digitali, il cielo
interiore di ogni essere umano è unico e riflette l'assoluta
particolarità del suo legame con le forze cosmiche nell'impresa di
forgiarsi un destino.
È
errato e fuorviante ritenere che l'astrologia parli del destino degli
esseri umani, inteso come fato immutabile, piuttosto essa indica a
ciascuno le proprie potenzialità e i tempi più favorevoli in cui
realizzarle. Al fine di riconoscere la propria missione nella vita,
tutto riconduce al tema natale, più simile ad un termometro
o a un orologio che a una predizione. Esso infatti consente di
effettuare una misurazione comprensibile di forze altrimenti
ineffabili coinvolte nell'esistenza del pianeta Terra e di ciascuno
dei suoi abitanti. In questo senso, i pianeti e i segni non
coincidono con i corpi celesti osservati dall'astronomia, ma sono
come le lancette e le ore sul quadrante di un orologio cosmico
chiamato zodiaco.
Gli
antichi erano soliti osservare il cielo molto più di quanto siamo
abituati a fare noi ordinariamente, e da una prospettiva
completamente diversa, e grazie alla loro acuta sensibilità per la
natura ricorsiva dell'esistenza, si accorsero che non solo
determinate configurazioni apparenti nel firmamento tendevano a
ripresentarsi con cadenze regolari, ma che esse potevano essere
utilizzate per riferirsi all'effetto tangibile di forze invisibili.
Il sistema sessagesimale, indiscusso metodo di misurazione del tempo,
rimane a ricordare anche alle civiltà più empiriche l'importanza di
questa concezione ciclica e ricorsiva dei fenomeni che influenzano la
vita. Dodici case, una per ogni segno dello zodiaco, costituiscono le
ore dell'orologio del tempo interiore dell'individuo, in cui i
pianeti si muovono in avanti, ma a volte anche all'indietro, come
lancette di un orologio fuori dalle convenzioni del tempo lineare.
Conoscendo
la posizione dei pianeti rispetto ai segni e alle case dello zodiaco,
è possibile comprendere quale sinergia di forze sia in atto in un
dato momento, di cui quello fondamentale è la propria nascita,
poiché come ogni grande inizio racchiude il maggiore potenziale di
ciò che si svilupperà. È proprio la posizione dei pianeti
astrologici visibili al momento della nascita a fornire le
indicazioni principali per farsi un'idea di quale possa essere la
propria missione ideale nella vita. In particolare, Giove mostrerà
l'ambito in cui si è più portati a realizzarsi e il Sole come
ottenere i migliori risultati, mentre Saturno ammonirà sugli aspetti
che richiedono maggiore autodisciplina e perseveranza da parte
nostra.
Certamente
un buon astrologo potrebbe intessere questi elementi in un discorso
evolutivo e spingersi anche molto oltre, ma poiché oggigiorno
abbondano i mercanti di idee e di credenze, disposti a tutto pur di
vendere i loro orpelli a peso d'oro, è più prudente munirsi di
qualche affidabile testo di partenza e cominciare a impratichirsi
nella lettura del tema natale, tenendo presente che almeno all'inizio
sarà opportuno testare le capacità acquisite esercitandosi sui temi
natali di altre persone senza conoscerne in anticipo l'identità. Una
volta in grado di leggere con buona approssimazione e senza
suggerimenti il tema natale di un perfetto sconosciuto, sarà molto
più agevole confrontarsi con il vero banco di prova, la carta natale
del proprio cielo interiore, la mappa più attendibile su cui
impostare la rotta verso l'autentica realizzazione.
Mariavittoria
IMPARA
A LEGGERE IL TEMA NATALE
“L'Astrologia può
aiutarci in tre soli modi. Può vividamente tratteggiare la più
felice vita a noi disponibile. Ci può dire quali strumenti abbiamo
disponibili per realizzarla e come impiegarli al meglio. E può
avvisarci in anticipo su come le nostre vite appariranno quando
avremo mancato il bersaglio. Da quel punto in poi, dobbiamo affermare
che tutte le scelte sono letteralmente nelle nostre mani e che mai
nessun Pianeta o Segno preordinerà per noi uno specifico destino.
Una volta stabiliti questi punti, possiamo ascoltare il messaggio
della Carta natale, oppure ignorarlo. Questi sono affari nostri. E
persino se decidessimo di ignorarlo, presto o tardi la vita stessa ci
riporterà di nuovo davanti a quello stesso messaggio.”
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