Come muoversi nello spazio delle varianti
Una volta, nei tempi passati, tutti erano arbitri del loro destino,
giacché sapevano che la realtà ha due forme, una fisica e una metafisica.
Gli Arbitri vedevano e capivano la sostanza del mondo speculare,
sapevano creare la propria realtà con la forza del pensiero.
Ma non fu così a lungo. L'attenzione degli Arbitri, col tempo,
finì per rimanere definitivamente intrappolata nella realtà materiale.
Smisero di Vedere e persero la Forza.
Il Sapere, tuttavia, non si disperse.
È giunto fino ai giorni nostri, oltrepassando il buio dei millenni.
Vadim Zeland
Con la fine dell’anno arriva anche il momento di compiere una serena e profonda riflessione in merito a quello che è avvenuto durante i dodici mesi appena trascorsi. Ripercorriamo le lezioni delle carte di Vadim Zeland che abbiamo esposto, onde poterle utilizzare concretamente nella nostra vita, con l’intento di arricchire il nostro bagaglio di strumenti per gestire consapevolmente la realtà.
Siamo partiti dalla carta del “Risveglio”, perché nessun viaggio può iniziare senza una chiara presa di coscienza di dove ci troviamo. La chiave per accedere al cammino del mago è il risveglio della consapevolezza e della forza interiore, autentici privilegi in un mondo alla deriva.
Abbiamo proseguito imparando che tale consapevolezza può essere utilizzata per scardinare “Il Sogno”, su cui ci istruisce il II Arcano, per trasformarci da automi, intrappolati in una realtà alienante che non ci appartiene, ad osservatori e fautori di un mondo onirico in continuo divenire.
La terza carta, “I Figli di Dio”, ci ha consentito di unire indissolubilmente il nostro grado di consapevolezza e la capacità di gestire la nostra vita all’attitudine interiore e spirituale che ci lega al divino attraverso un'unica certezza: il divino immanente e trascendente si manifesta e agisce attraverso di noi.
Dopo aver rinnovato il sacro legame metafisico, abbiamo potuto, seguendo le indicazioni della quarta carta, ”La nascita di una stella”, creare le nostre regole, affrancarci dai pendoli e splendere di luce propria.
Con la quinta carta, “Lo specchio del mondo”, abbiamo imparato a confrontarci con il mondo, tenendo presente che esso si manifesta a noi esattamente nel modo in cui noi ci relazioniamo con lui: conoscendo il mistero dello specchio, apriamo le porte ad una nuova prospettiva con la quale poter gestire consapevolmente la realtà.
Un vero e proprio ponte collega la quinta carta alla sesta, “Il boomerang”, grazie alla quale siamo venuti a conoscenza dell'incontrovertibile legge in virtù della quale l’energia ci viene restituita moltiplicata di intensità. Prestiamo massima attenzione, quindi, alle nostre emissioni, poiché tutto torna, letteralmente.
Con la settima carta, “L’illusione del riflesso”, abbiamo imparato a focalizzare l’attenzione sull’immagine interiore di quello che vorremmo realizzare nella nostra vita, evitando lamentele e giudizi, che rinvigorirebbero il circolo controproducente dell'immagine distorta che reagisce malamente al proprio riflesso nello specchio, perpetuandone l'esistenza.
Una
pausa in un posto delizioso ed idilliaco è stata la naturale
prosecuzione del nostro percorso. Con l’ottava carta, “Le gemelle
in rosa”, abbiamo scoperto che esistono luoghi meravigliosi nello
spazio, nel tempo, nello spirito, che aspettano solo di essere
visitati, ne scopriremo sempre di più, una volta padroneggiato le
tecniche per muoversi nello spazio delle varianti.
La
carta successiva, la nona, “Un respiro di sollievo”, ci ha fatto
capire come sia indispensabile non dissipare l’energia in una
miriade di distrazioni: molto meglio individuare gli impegni e le
imposizioni che ci bloccano, i vecchi progetti e gli obiettivi non
più attuali da gettare via senza esitazione.
Con
la decima carta, “La liberazione”, abbiamo individuato i
potenziali superflui ad uno ad uno, ce ne siamo disfatti ed abbiamo
utilizzato l’energia che si è così liberata e resa finalmente
disponibile per il Lavoro con la L maiuscola, volto unicamente alla
realizzazione dei nostri obiettivi autentici.
I
primi 10 Arcani Maggiori dei Tarocchi dello spazio delle varianti
ti ricordano:
- Fisica e metafisica sono i due lati speculari della stessa realtà.
- La realtà si forma essenzialmente come riflesso della coscienza nello specchio del mondo.
- Il mondo riflette la tua realtà interiore.
- Puoi avere tutto ciò che sei.
- La consapevolezza è il privilegio che risveglia la Forza.
Prendiamoci
ora tutto il tempo necessario a considerare quanto siamo riusciti a
realizzare in questo anno appena trascorso, scriviamolo nero su
bianco sopra ad un foglio, poi voltiamo pagina e formuliamo un chiaro
proposito per il nuovo anno. Possiamo continuare a fare progressi
avanzando nel percorso di applicazione dei principi metafisici e
perfezionare la gestione della nostra realtà. Che la Forza sia con
noi!
Mariavittoria
& Fabrizio
LETTURA
DEL MESE
LA
COSCIENZA PARLA
Tutto ciò che c'è, è coscienza. Se lo capite intuitivamente, profondamente e totalmente, non avete bisogno di leggere questo libro. Mettetelo via, e godetevi il resto della vita.
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