22° passo del percorso di orientamento metafisico
Non sono gli anni che contano nella vita,
è la vita che metti in quegli anni.
Abraham Lincoln
È arcinota l'indicazione del maestro in materia di giustizia suprema: “Cercate prima il Regno” (Matteo 6: 33), ma è inutile cercare per chi “non ha occhi per vedere”, non avendo mai sviluppato una visione che vada oltre le apparenze superficiali:
Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio.
Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre.
Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto
grandi saranno le tenebre!
Nessuno può servire due padroni
(Matteo 6: 21-24)
Dal punto di vista metafisico, la vista è importantissima: come il terzo occhio riceve e trasmette intuizioni dell'intelligenza superiore, gli occhi fisici ci trasmettono le impressioni del mondo manifesto e sono le nostre percezioni a plasmare la coscienza sviluppando consapevolezza.
Siamo un oceano di immagini, un panorama, e dunque per vivere appieno è necessario dismettere il rimuginio che alimenta la mente egocentrica e nutrire il cuore cominciando a immaginare, come spiega Raffaele Morelli.
La vista è governata dall'energia gioviana che alimenta il senso di giustizia e di espansione della coscienza umana: simbolicamente, la visione suprema è l'occhio onniveggente divino che il sistema del potere disumanizzante vorrebbe sostituire con l'occhio malefico della sorveglianza totale, reminiscenza del “grande fratello” e di altre entità diaboliche e dei loro perfidi emissari che oramai fanno parte della mitologia moderna: Sauron e Saruman.
Cambiano le epoche, ma non la strategia totalitaria: una volta ottenuto l'accentramento del potere assoluto (l'unico anello) non esisterà luogo che l'occhio malefico non potrà raggiungere e soggiogare; per questo la battaglia per la libertà della terra di mezzo riguarda tutti e ciascuno è chiamato a partecipare, superando paure e incertezze personali.
Nell'ottica della giustizia divina o superiore, la presunta neutralità è un difetto rifrattivo sintomo di una visione distorta: in un sistema corrotto che governa una società ciecamente consumistica e indotta alla credulità, sottrarsi dal fare la cosa giusta è un chiaro sintomo animico di connivenza con il male, perché questa presunta imparzialità facilita gli agenti del caos e per giunta l'immobilismo sterile viola il motivo alla base di ogni incarnazione: partecipare alla danza della vita.
Dante esprime un giudizio estremamente severo sugli ignavi, “anime triste”, ricordando in particolare gli angeli che non si schierarono con nessuno e pertanto rimasero sempre invisi a tutti e che in nessun luogo, sia in cielo che all'inferno, possono trovare dimora.
Ed è proprio nei confronti degli ignavi che Virgilio istruisce l'iniziato al viaggio tra i mondi utilizzando un celeberrimo ammonimento:
Questi non hanno speranza
di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidiosi son
d'ogne altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia
e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
(Divina Commedia, Inferno III, vv. 46-51)
Lo spirito guida del sommo poeta ci avvisa che chi sceglie di non schierarsi non è degno neanche di ricevere un commento e la sua anima finirà con l'invidiare qualsiasi altra sorte, perché non solo il mondo ma anche le forze divine ignorano chi per pigrizia, calcolo o pavidità rimane indifferente alle occasioni della vita.
Una leggenda metropolitana vuole che lo stesso messaggio ma in chiave positiva sia contenuto nel Faust di Goethe e abbia ispirato le parole di un celebre esploratore:
Finché non si è impegnati, c'è esitazione, possibilità di ritirarsi. Riguardo a tutti gli atti di iniziativa (e creazione), c'è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi progetti: che nel momento in cui ci si impegna definitivamente, allora anche la Provvidenza si muove. Succedono cose di ogni genere per aiutare qualcuno che altrimenti non sarebbero mai accadute. Dalla decisione scaturisce un intero flusso di eventi, che sollevano a favore di tutti i tipi di incidenti e incontri imprevisti e di assistenza materiale, che nessun uomo avrebbe potuto immaginare sarebbero arrivati sulla sua strada. Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, cominciala. L'audacia ha in sé genio, potere e magia. Inizia ora.
(William Hutchinson Murray)
Quale che sia la loro provenienza, queste parole esprimono una verità che sta alla base del funzionamento dell'energia gioviana: ciò su cui focalizzi e concentri la tua attenzione si espande. È questo il motivo per cui chi si impegna non passa inosservato né nella vita né nelle dimensioni dell'oltre, perché sta utilizzando la propria energia per esprimersi al massimo delle proprie capacità.
In effetti i gioviani sono esseri talmente espansivi che il loro entusiasmo non equilibrato si trasforma in esuberanza e rischia di sfociare nella tracotanza, una pericolosa forma di esagerazione, e tuttavia il loro impeto avventuriero costituisce uno dei più forti catalizzatori dell'evoluzione della coscienza umana.
La mitologia classica ci aiuta a comprendere come opera questa energia di massima espansione narrando le imprese di Giove, divinità presente nel culto di tutti i popoli italici.
Sconfitto il padre tirannico con l'aiuto dei fratelli liberati, non lo uccide, ma lo confina nel Tartaro, dando così inizio a un nuovo corso nel quale l'uso della forza è proporzionale al mantenimento dell'ordine e della giustizia e l'autorità è innanzitutto garante della libertà di scelta. Presso i romani Giove era il nume tutelare dello Stato, conosciuto con l'epiteto di Optimus Maximus e sacro a lui era l'albero del noce (Juglans regia, letteralmente “ghianda regale di Giove”).
Per prepararci a risvegliare l'energia di Giove, purifichiamo il corpo emotivo, lasciando andare la rabbia rimasta intrappolata nei nostri organi, con una pratica yogica veloce ed efficace: simhasana.
Dopo aver svolto questa pratica, nota come “il ruggito del leone”, sentirai i tuoi organi più leggeri, liberi dalle emozioni stagnanti, in particolare il fegato, l'organo emuntore implicato nella corretta funzionalità della vista e deputato alla depurazione del sangue e simbolicamente alla pace dello spirito.
Per tutelarti dai danni del bioaccumulo, ti raccomando di ripulire l'organismo dalle tossine regolarmente, anche ricorrendo a preparati erboristici dalla specifica azione chelante delle scorie e dei metalli pesanti.
La forza più distruttiva e controproducente è la rabbia che rivolgi contro di te, per liberartene puoi dedicarti a una pratica sciamanica in grado di restituirti la giusta spinta evolutiva: imparare a perdonarti.
MEDITAZIONE DELL'ENERGIA DI GIOVE
N.B.: valgono le prassi preliminari già indicate nelle meditazioni precedenti.
Il sovrano giusto e magnanimo governa il proprio regno con autorevolezza, potendo contare sul sostegno di numerosi alleati che ricambiano la sua generosità con lealtà e rettitudine.
Per cacciare l'usurpatore e ritornare padrone del tuo mondo devi stabilire una saggia alleanza con tutte le forze che animano la tua psiche.
Inizia ascoltando una musica rilassante che ti predisponga a sederti in pace e sintonia con l'ambiente dentro e fuori di te, al di là dell'eco del mondo.
Tieni la testa diritta, rilassa le spalle e chiudi gli occhi. Rivolgi gli occhi in alto verso il naso, come per fissare il punto che si trova al centro delle tue sopracciglia. Inspira rapidamente per tre volte consecutive dal naso ed espira un'unica volta espellendo l'aria lentamente dalla bocca. Ripeti questa respirazione di consapevolezza per almeno tre volte.
Lascia che il respiro fluisca naturalmente, sciogli la posizione degli occhi e inclina leggermente la testa in basso, portando il mento verso il petto e la punta della lingua contro il palato.
Rilassati e rivolgi l'attenzione all'interno, scrutando in profondità dentro di te.
Nella zona del tuo fegato senti emanare un'energia calda e secca che sale, per poi uscire lentamente mentre espiri e materializzarsi davanti a te, assumendo la forma di una persona che riconosci. È lo spirito della determinazione, il tuo saggio stratega interiore, sintonizzati con la sua energia per percepire se ha un messaggio da consegnarti. Ascolta il messaggio dello spirito, poi promettigli solennemente che ti impegnerai a consultarlo ogni qualvolta dovrai stabilire come e in che modo sia meglio agire. Inspira lentamente e riassorbi l'energia dello spirito dentro alla sua dimora in basso a destra, nella zona del fegato.
Sposta l'attenzione più a sinistra, nella zona della milza, da cui senti emanare un'energia fredda e umida che si raccoglie al centro per poi uscire lentamente mentre espiri e materializzarsi davanti a te, assumendo la forma di una persona che riconosci. È lo spirito della mediazione, il tuo saggio diplomatico interiore, sintonizzati con la sua energia per percepire se ha un messaggio da consegnarti. Ascolta il messaggio dello spirito, poi promettigli solennemente che ti impegnerai a consultarlo ogni qualvolta dovrai stabilire quando e in che misura sia meglio agire. Inspira lentamente e riassorbi l'energia dello spirito dentro alla sua dimora in basso a sinistra, nella zona della milza.
Sposta l'attenzione in alto, nella zona dei polmoni da cui senti emanare un'energia fredda e secca che si dirama in mille rivoli per poi uscire lentamente mentre espiri e materializzarsi davanti a te, assumendo la forma di una persona che riconosci. È lo spirito della meditazione, il tuo saggio filosofo interiore, sintonizzati con la sua energia per percepire se ha un messaggio da consegnarti. Ascolta il messaggio dello spirito, poi promettigli solennemente che ti impegnerai a consultarlo ogni qualvolta dovrai stabilire se sia meglio agire da soli. Inspira lentamente e riassorbi l'energia dello spirito dentro alla sua dimora in alto, nella zona dei polmoni.
Sposta l'attenzione leggermente a sinistra, nella zona del cuore da cui senti emanare un'energia calda e umida che pulsa concentricamente per poi uscire lentamente mentre espiri e materializzarsi davanti a te, assumendo la forma di una persona che riconosci. È lo spirito della motivazione, il tuo saggio sovrano interiore, sintonizzati con la sua energia per percepire se ha un messaggio da consegnarti. Ascolta il messaggio dello spirito, poi promettigli solennemente che ti impegnerai a consultarlo ogni qualvolta dovrai stabilire se sia meglio agire. Inspira lentamente e riassorbi l'energia dello spirito dentro alla sua dimora in alto, nella zona del cuore.
Concludi la meditazione con una profonda inspirazione e una lenta espirazione e sii consapevole della presenza dell'energia degli spiriti alleati nei tuoi organi.
L'essere umano ha accesso a risorse straordinarie quando impara a conoscersi e comprendersi. Ascoltando i consigli dei propri spiriti alleati diventa naturale stabilire la giusta strategia, modalità, compagnia e motivazione delle tue azioni e svincolarti gradualmente dalle interferenze esterne che ti distraggono dalla saggezza della tua guida interiore.
In questo periodo di buio, ti invito a vestirti di verde, colore dell'armonia e del chakra del cuore. Per proteggere la tua vibrazione autentica, al mattino effettua ogni giorno un massaggio in senso orario al centro del torace con 5 gocce di olio essenziale di alloro o di litsea diluite in un cucchiaino di olio di ricino.
Ricordati di stare in presenza: solo risintonizzando la tua frequenza con il ritmo cosmico naturale potrai sostenere l'evoluzione della coscienza consapevole. Allora ti accorgerai di avere tutta l'energia necessaria per fare quello che è giusto e per vivere veramente: la libertà non si concede, è un diritto fondamentale che va semplicemente riconosciuto e rispettato.
Mariavittoria
IL LIBRO DELLA GRANDEZZA
Dialoghi con i maestri invisibili
Alimentando in giusta misura l'energia gioviana dell'espansione si raggiunge la grandezza, la dimensione della propria realizzazione autentica; ma per coltivare tale grandezza è necessario conoscersi a fondo e saper ascoltare i saggi consigli dei propri alleati.
“La più grande maledizione dei vostri tempi è l'assenza o la mistificazione dei vostri scopi. Il ritmo della grandezza ha proprio bisogno che si stabilisca uno scopo e si dedichi a esso ogni giornata. Tu ad esempio che scopo hai?”
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