Se
vuoi nascondere qualcosa,
mettilo
bene in mostra.
E.A.
Poe
Il
più grande segreto è che non ci sono segreti: il cielo si mostra
agli occhi di tutti, ma per vederlo è necessario alzare lo sguardo.
Riflettere su questa semplice verità e sulle sue implicazioni
simboliche è sufficiente per accorgersi del tesoro mirabilmente
rappresentato dal firmamento. Imparare ad osservare i fenomeni
celesti, individuare e seguire il corso degli astri e saperli
relazionare in modo significativo agli eventi terreni è un’ulteriore
opportunità, accessibile a tutti, per risintonizzarsi con il cosmo e
crescere in sintonia con l’armonia dell’universo.
Alzando
gli occhi alla volta stellata, ci accorgeremo di astri osservati da
milioni di anni ai quali diverse civiltà hanno attribuito nomi e valenze
differenti per precisi motivi pratici e filosofici. Nell'ammirare
quelle luci così vivide è naturale chiedersi se qualcuno stia
facendo la stessa cosa da qualche parte altrove, magari in un luogo
dal quale Terra è solo un altro puntino colorato nel mare
lattescente di Galassia. In merito a questo argomento voglio
sottolineare il pensiero del maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov:
"Le
stelle non sono solo corpi celesti che producono ed emettono energia,
ma sono mondi popolati da entità spirituali che ci inviano
messaggi. Percorrendo con lo sguardo la volta celeste, trovate una
stella sulla quale sentite il bisogno di soffermarvi
perché, lo percepite, avete con essa un legame vivo. Concentratevi su quella stella e rivolgetevi agli angeli che la abitano. Sono amici ai quali potete confidare le vostre
preoccupazioni, i vostri dispiaceri, ma soprattutto le vostre aspirazioni e le vostre speranze. Da tali esperienze ritornerete con una più vasta comprensione della vita, con la sensazione che non siete mai soli e che vi sono forze benevole a occuparsi di voi, a intrattenersi con voi. Anche se non sapete chi esse siano esattamente, sentirete la loro presenza. Dinanzi all'immensità della volta celeste l’essere umano, è vero, rappresenta ben poca cosa, ma questa non è una buona ragione per sentirsi soli o smarriti.”
perché, lo percepite, avete con essa un legame vivo. Concentratevi su quella stella e rivolgetevi agli angeli che la abitano. Sono amici ai quali potete confidare le vostre
preoccupazioni, i vostri dispiaceri, ma soprattutto le vostre aspirazioni e le vostre speranze. Da tali esperienze ritornerete con una più vasta comprensione della vita, con la sensazione che non siete mai soli e che vi sono forze benevole a occuparsi di voi, a intrattenersi con voi. Anche se non sapete chi esse siano esattamente, sentirete la loro presenza. Dinanzi all'immensità della volta celeste l’essere umano, è vero, rappresenta ben poca cosa, ma questa non è una buona ragione per sentirsi soli o smarriti.”
Sì,
osservare il firmamento è un viaggio nel tempo e nello spazio,
un'opportunità per ogni anima di percorrere quel ponte arcobaleno
che unisce cielo e terra in un continuum tra l'immensità
dell'universo e l'incommensurabilità del nostro spazio interiore:
“Cantando
canti mistici, spirituali, creiamo intorno a noi tutto un
mondo di forme e di colori. Ed essendo noi stessi il nostro proprio
strumento, le forme e i colori che creiamo esternamente a noi,
li creiamo anche in noi; quelle forme e quei colori attirano delle
entità luminose, attirano degli angeli, e sono per essi
un nutrimento.
Gli angeli vengono unicamente se sappiamo attirarli con
simili doni. Cantando,
apriamo una porta sul Cielo attraverso la quale passeranno
le entità celesti; e la venuta di queste entità porta
cambiamenti benefici anche nel mondo. "
Naturalmente,
il canto al quale si riferisce il maestro Aïvanhov
può levarsi anche dalla voce del silenzio: ogni volta che alzerai lo
sguardo al cielo, come
in alto così in basso,
vedrai riflessa una parte di te da scoprire, conoscere e onorare. In
questo modo spostiamo l'orizzonte dell'umanità sempre oltre il
prevedibile, dai limiti dell'occhio umano alla lungimiranza del cuore
immortale.
Mariavittoria
Leggi
e condividi liberamente Astri e civiltà,
la mia guida introduttiva all'osservazione del firmamento,
disponibile
in formato ipertestuale su Perleneltempo
Nessun commento:
Posta un commento