lunedì 13 luglio 2015

Più energia per il Lavoro


Se avessi saputo che stavo per vivere così a lungo, 
avrei avuto più cura di me stesso.
Leon Eldred

Nei post degli ultimi mesi abbiamo enfatizzato la necessità di concentrarsi maggiormente sul benessere dell’individuo, inteso in molte possibili declinazioni (cosmesi e pulizie naturali, alimurgia, tisane...).


Come più volte è stato detto, siamo esseri spirituali che agiscono nella materia, pertanto non si può né trascurare l’aspetto materiale dell’esistenza, né disinteressarsi delle pratiche spirituali. Quindi i due estremi, il materialismo sfrenato della società consumistica occidentale che crea costantemente nuovi bisogni indotti e l'esasperato misticismo orientale che rende indifferenti al mondo, sono ugualmente da guardare con diffidenza. In verità dobbiamo prenderci cura del corpo fisico, che è realmente il tempio che ci è stato affidato per poter operare in questo mondo nel modo migliore affinché l'anima possa compiere tutte le esperienze che le consentano di evolvere. 


Non sottovalutiamo l’impatto che un corpo sano ha sullo sviluppo spirituale dell’individuo. Tendiamo spesso a sottostimare la valenza che una buona alimentazione, un riposo adeguato, una vita sottratta ai ritmi frenetici hanno sul quantitativo di energia a cui possiamo attingere. La persona media pensa inconsciamente di avere a disposizione un quantitativo illimitato di energia, un serbatoio inesauribile al quale rifornirsi, ma non è così. Se intacchiamo la nostra riserva energetica quotidiana facendoci assalire dallo stress, dalle ansie e dalle preoccupazioni, se sottoponiamo il nostro stomaco ad un costante affaticamento dovuto a scelte e combinazioni alimentari discutibili, se trascuriamo l’attività fisica, che cosa ne resterà della nostra energia? Ben poco. E senza energia, possiamo forse illuderci di ottenere un qualche risultato spirituale? Certamente no. Il Lavoro necessita di un prerequisito, troppo spesso implicito, e cioè che il benessere psicofisico sia ormai consolidato. Altrimenti assistiamo ad un incedere zoppicante, puntellato di tentativi di arginare le problematiche che uno stile di vita inadeguato puntualmente presenta e ripresenta. È inutile lamentarsi che la coperta è troppo corta, che non c’è mai tempo e rimandare la cura della propria persona ad un tempo futuro ed indefinito nascondendo la polvere sotto il tappeto e correndo da un impegno ad un altro. Occorre agire con intelligenza e prestare la dovuta attenzione a tutti i segnali che il nostro corpo ci manda in continuazione. 


È tempo di dedicarsi con dedizione a se stessi, ritagliandosi sempre più spazi da consacrare alla cura della propria persona. Inoltre occorre vagliare e valutare i pensieri che affollano la nostra mente (e, se è il caso, sostituirli con altri più benefici) ed indirizzarci verso un ascolto più consapevole delle esigenze interiori, equilibrando e dando la giusta attenzione alla nostra persona, intesa in senso olistico. Solo così avremo delle solide basi e un bagaglio energetico adeguato per intraprendere il cammino spirituale ed il Lavoro con consapevolezza e con rinnovato slancio vitale.
Fabrizio



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"Ognuno ha una soglia individuale di sopportazione della felicità. L'entusiasmo aiuta a spostare questo limite verso l'alto."






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