domenica 21 ottobre 2018

Nel cuore verde dell'autunno




L’autunno è una seconda primavera, 
quando ogni foglia è un fiore.
Albert Camus


Nonostante siamo abituati ad individuare un inizio dell’anno univoco, convenzionalmente nei primi giorni di gennaio, in realtà dal punto di vista psicologico possiamo determinare almeno due altri punti di svolta nel nostro percorso annuale. 
Il primo è settembre, che molti di noi associano ad un nuovo inizio. Le ferie ormai alle spalle durante le quali abbiamo provveduto a rilassarci, a ripristinare livelli energetici adeguati, stimolano la nostra voglia di ripartire con un’enfasi speciale. 
Inoltre, l’inizio della scuola è fonte di ispirazione anche per gli adulti per cimentarsi con corsi, nuove lingue, bricolage, fai da te, cineforum e svariate altre attività. 
Il secondo e più profondo nuovo inizio è Samhain, il capodanno celtico, che cade proprio alla fine del mese di ottobre e ci introduce nelle brumose terre di novembre, traghettandoci letteralmente in una nuova dimensione.



Siamo nel pieno dell’autunno, una stagione enigmatica, satura di colori e di giochi di luce e la vibrazione che imprime il suo sigillo durante questo periodo ha delle peculiarità. L’afflato verso un nuovo inizio tipico di settembre incontra una certa resistenza già ad ottobre, quando la luce inizia a perdere terreno e lo slancio iniziale tende a rallentare il suo ritmo. Questa influenza giunge ad un punto cruciale proprio a Samhain, a partire dal tramonto del 31 ottobre, durante il quale il velo fra i mondi si appresta a cadere completamente, favorendo una più intima connessione con l’aldilà. Si tratta di un punto di svolta e di crescita dunque, che può essere vissuto come trampolino di lancio per rinvigorire la nostra consapevolezza, in grado di sbocciare nonostante il sole si tuffi sempre più prossimo all’oblio della luce.



Vero che le nostre energie in un certo qual senso vanno controcorrente, dovendo farsi strada in un periodo che è di contrazione e di riflessione intimistica. Tuttavia, proprio questo riconnettersi con le proprie più profonde fonti interiori ci consente di viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda che respiriamo nelle nostre giornate e di proseguire il cammino con rinnovata forza. 
Se questa è la traccia da seguire per indirizzare coscientemente la nostra energia in modo da assecondare il flusso dell’universo, un’opera di allineamento consapevole può essere messa in pratica cogliendo i segnali che l’autunno inoltrato ci consegna con accurata precisione e con innegabile tempismo. La caduta delle foglie ci suggerisce di affinare e focalizzare la nostra energia attraverso un lavoro di pulizia e sottrazione, molto simile a quello che coinvolge il regno vegetale. 


C’è sempre qualcosa di prezioso da imparare dall’innata saggezza naturale, e così come gli alberi rinunciano a quello che è diventato superfluo e si concentrano sull’essenziale, allo stesso modo noi dovremmo liberarci dalle ampollose propaggini del nostro ipertrofico io, abituandoci all’idea di tagliare i nostri rami secchi e di abbandonare il vecchio, sia esso rappresentato da schemi stantii, pensieri inoperosi, oggetti polverosi o legami improduttivi. Il cambio di stagione, se fatto in quest’ottica, può essere una attività sommamente catartica, che consente di far spazio al nuovo, di imbastire una seria riflessione su quanto sia davvero essenziale e stabilire un punto di partenza più sensato, per evitare di dissipare la nostra energia in mille rivoli.



In effetti, il periodo dell’anno che stiamo vivendo, come ogni svolta, rappresenta una grande occasione per fluire attraverso la vita con rinnovata disinvoltura e leggerezza, e per procedere speditamente sul nostro cammino in armonia con le leggi della natura e dell’universo.

Fabrizio


RISCOPRI LA SAGGIA CONNESSIONE CON IL REGNO VEGETALE

EFFETTO BIOFILIA
“L’effetto biofilia è quell’istintiva attrazione che l’uomo ha nei confronti della natura. Significa riconnettersi alle radici, che non crescono nel cemento. Effetto biofilia vuol dire esperienza dell’ambiente e dei luoghi selvaggi, bellezza ed estetica naturale, liberazione dalle catene e guarigione.”






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