mercoledì 27 febbraio 2019

Conoscere la realtà della metaforza


Persino gli scrittori di fantascienza non fantasticano di nulla.
Tutto proviene loro dal campo informazionale.
Ma la Conoscenza non viene data così facilmente.
Essa richiede un gran lavoro di sgrossatura,
prima per capirla e poi per verificarla ripetutamente
nella pratica, sulla base della propria esperienza.
Vadim Zeland


La forza creativa si muove a spirale, sviluppandosi secondo la legge dell'ottava, già questa verità universale sarebbe sufficiente per spiegare la maggior parte dei fenomeni fisici, ma capire il funzionamento di qualcosa non significa necessariamente comprenderlo veramente. Per questo nel nuovo millennio si è manifestato il Transurfing, le cui tecniche consentono di gestire la realtà applicando i principi della fisica e della metafisica senza la pregiudizievole presunzione di poter comprendere tutto e subito. In questo senso, non sorprende che il Transurfing affondi le sue radici terrene nell'avanguardia della fisica quantistica; già il fisico Richard Feynman (per citare uno dei numerosi Nobel che dagli anni '70 in poi hanno investito i propri sforzi conoscitivi in questo settore) era noto per le sue affermazioni intellettivamente disarmanti:

Se credete di aver capito la teoria dei quanti, vuol dire che non l'avete capita.

La nostra immaginazione è tesa al massimo, non, come nelle storie fantastiche, per immaginare cose che in realtà non esistono, ma proprio per comprendere ciò che davvero esiste.

Tra i molti altri esimi divulgatori della scienza all'avanguardia, vi si aggiunge di buon grado il nostrano professore Piergiorgio Odifreddi, che pur essendo notoriamente e convintamente ateo, non esita a dichiarare:

La fisica quantistica ha reso maturi i tempi per un cambiamento, ritrovandosi in perfetta sintonia con le posizioni di [William] James. Il collasso della funzione d'onda esibisce le stesse caratteristiche di scelta e determinazione della realtà attribuite alla coscienza.

La coscienza attende precisamente nell'abisso che separa il sapere dal saper fare, la teoria dalla pratica e che nel linguaggio di chi intraprende un percorso di conoscenza reale si traduce nell'ormai celebre monito la mappa non è il territorio.



Il Transurfing non è materia per pigri e ottusi, gestire la realtà richiede innanzitutto la capacità di essere presenti e pienamente coscienti in essa e, come se questo non richiedesse di per sé la maestria acquisita in una o molte vite, la prontezza nel muoversi consapevolmente. Solo la presenza e la consapevolezza rendono la manifestazione della realtà un'opera di cocreazione evolutiva e non un mero esercizio teorico buono per ingrossare le fila degli ipertrofici ego spirituali in libera circolazione. Innanzitutto, è necessario prendere atto del fatto che tutti noi, per quanto in buona compagnia sulla via della condivisione, siamo costantemente impigriti e resi sempre più ottusi da un sistema di condizionamenti che ci mantiene in una fantomatica “zona sicura”, sazi degli infimi prodotti del consumismo autoreferenziale e appagati da un intrattenimento (letteralmente “ciò che tiene dentro”) altrettanto meschino e sempre più ubiquitario, così che non solo abbiamo smarrito le chiavi della cella, ma ci siamo completamente dimenticati di essere imprigionati nelle spire dello spaziotempo.

Avete inventato il cinema non perché l'avete ideato voi ma perché esiste un tale aspetto della realtà. Non potete ideare nulla che non sia nella realtà visibile o in quella non ancora manifesta. Avete il cinema per il semplice motivo che voi stessi vivete in un film. Il cinema è un modello della realtà.
Tafti, la Sacerdotessa

Oblio e oscurantismo imperversano per ogni cosa veramente importante in tempi di cambiamento epocale. Basta considerare l'ambito dell'alimentazione naturale: è semplice, in effetti il nostro corpo non desidera altro che essere rieducato al benessere autentico, ma la pratica non risulta per niente facile, perché richiede resilienza, una virtù scaturita direttamente dalla forza della conoscenza e la Forza va esercitata, altrimenti prima si depotenzia, e poi cade in disuso.

Governare e gestire voi stessi, e quindi la realtà, voi non lo sapete fare. Per questo vivete sulla base delle vecchie abitudini che avete sviluppato. E quindi dovete creare abitudini che funzionino a vostro favore.
Tafti, la Sacerdotessa

I principi del Transurfing sono semplici quanto quelli dell'autentica alimentazione naturale, ma noi tendiamo a volerci complicare la vita nei meandri di una mente sfrenata, infarcita di pensieri incontrollati, e di un cuore in tumulto, in balia di emozioni soverchianti. Crediamo veramente di poter riuscire a cocreare la realtà quando poi nei fatti non riusciamo nemmeno a decidere in piena coscienza e totale responsabilità che cosa mettere in tavola a pranzo e a cena?

Voi, per vostra solita abitudine, credete che per domare il futuro basti investire [degli] sforzi. Invece bisogna fare in modo diverso. La forza fisica, così come la forza di volontà, funziona solo nella realtà del fotogramma in corso. Con la realtà compiuta potete combattere con tutte le vostre stupide forze, se proprio vi piace. Ma con la realtà in arrivo questo non funziona. Ci vuole qualcosa di diverso.
Tafti, la Sacerdotessa

Alla deriva nel mare delle illusioni che si autoalimentano, in nostro soccorso giunge Tafti, la Sacerdotessa emersa dagli spazi interdimensionali, brillante nella sua caustica luce adamantina come un faro negli abissi della dimenticanza. Se, pur avendo la mappa corretta, passo dopo passo hai smarrito la via di casa, ci penserà la Sacerdotessa rossa a riscuoterti dalla falsa autoconsapevolezza, prendendo amorevolmente a calci il tuo smisurato ego spirituale e costringendoti a ricordare quale è la tua posizione reale nel grande progetto cosmico.

Il vostro compito non è costringere la realtà ad obbedirvi, ma permettere ad essa di venire da voi.
Tafti, la Sacerdotessa

Così l'insegnamento si risintonizza sulla metaforza e raggiunge un nuovo livello di maestria, e con esso tornano alle origini della conoscenza tutti coloro che possono considerarsi transurfer, cocreatori della realtà, non solo a parole. Cosa altro dire? Rimane soltanto la pratica, perché naturalmente, diventare se stessi richiede esercizio costante e infinita perseveranza.
Mariavittoria



IMPARA A SENTIRE LA METAFORZA

TAFTI LA SACERDOTESSA
Camminando dal vivo in un film

È come guardare un film e pretendere che la trama si sviluppi in conformità a uno scenario che voi avete in mente e i personaggi agiscano in accordo con le vostre aspettative. Potete ottenere una cosa del genere? Ovviamente no. La stessa cosa succede nel film che voi considerate la vostra vita.”

 Il Giardino dei Libri


Nessun commento:

Posta un commento