Se l'eternità non è
perenne durata temporale, ma assenza di tempo,
la vita eterna
appartiene a quelli che vivono nel presente.
Ludwig Wittgenstein
Integrale, in
quanto sinonimo del più speculativo olistico, è il termine
che meglio descrive la principale caratteristica dell'evoluzione
nella nuova era e che, non a caso, nel terzo millennio si comincia ad
utilizzare con crescente consapevolezza, applicandolo agli ambiti più
disparati dello sviluppo davvero sostenibile. Si deve a Ken Wilber,
già fondatore della pionieristica psicologia transpersonale,
l'elaborazione di una teoria del tutto (vedi il suo Breve storia del tutto) che evidenzia chiaramente l'importanza di
un approccio integrale e la necessità imprescindibile di adottarlo
in ogni settore che aspiri sinceramente allo sviluppo umano:
Un vero insegnamento
spirituale dovrebbe aiutare le persone non solo a Risvegliarsi, ma
anche a Crescere fino ai livelli Integrali, di modo che il loro
Risveglio alla coscienza unitaria, se e quando si verificherà, sia
reale, vero e pieno, inclusivo di tutti i mondi – cioè di tutti
gli stadi della Forma – emersi fino a quel momento. Lo stesso vale
per la nascita e lo sviluppo di una società per la quale
l'inclusività sia davvero reale, non un semplice ideale dichiarato,
ma una vera realtà umana.
Ken Wilber, Meditazione
integrale
In
pratica, l'approccio integrale ci esorta ad attivarci affinché il
percorso individuale e collettivo dell'umanità persegua sia la
crescita spirituale (ovvero la piena Realizzazione) sia il risveglio
della coscienza (ovvero l'autentica Illuminazione), nel modo più
equilibrato e inclusivo possibile, con risultati decisamente pratici
ed evolutivi per tutti:
Non vogliamo certo
diventare dei nerd illuminati, e credetemi, questa è una reale
possibilità. Invece, assoceremo gli stadi
principali della Crescita agli stati
principali del Risveglio, per costruire il migliore dei mondi
possibili, un'opportunità solo da poco a nostra disposizione, perché
abbiamo finalmente imparato a combinare le pratiche delle antiche
tradizioni meditative (come la mindfulness) alle tecniche
d'avanguardia più evolute e rivoluzionarie (come la Teoria
integrale). Così, per la prima volta nella storia, uniremo la
Crescita al Risveglio, le strutture agli stati, la Pienezza alla
Libertà, una magistrale abilità alla più profonda saggezza –
questo è il cuore della Mindfulness Integrale.
Ken Wilber, Meditazione
integrale
Per
quanto riguarda la spiritualità propriamente detta, ovvero intesa
come psicotecnologia di trasformazione della coscienza, ai fini
evolutivi risulta particolarmente efficace la pratica della
mindfulness, una forma
di meditazione di origine buddhista (in lingua pali nota come sati,
“retta consapevolezza”, alla base della pratica vipassana)
ma con un approccio integrale di inclusione e trascendimento dei
livelli di espansione della coscienza e della crescita spirituale:
La Mindfulness
Integrale è fondamentalmente questo: percorrere contemporaneamente
sia il sentiero della Crescita che quello del Risveglio, in modo da
poter avanzare su entrambi tanto quanto l'attuale stadio evolutivo
dell'umanità permette, fino a raggiungere una piena, totale e
completa Illuminazione.
Ken Wilber, Meditazione
integrale
Il
fulcro della mindfulness integrale
è la consapevolezza della propria condizione e situazione attuale,
uno stato di presenza totale
derivato dall'osservazione deliberata e attenta del presente, che di
per sé sortisce gli effetti tanto desiderati di evoluzione e
liberazione perché implica un procedimento di disidentificazione da
ogni realtà parziale e transitoria e quindi dall'illusione
fuorviante:
Ciascuno di noi si
trova semplicemente dov'è, e questo non lo rende né peggiore né
migliore. Il semplice tentativo di comprendere a livello
intellettuale in cosa consistono i livelli che si trovano oltre
quello in cui gravitate, avrà l'effetto di stimolare la vostra
crescita e di spingervi oltre lo stadio in cui vi trovate. Ricordate
che lo studio di questi modelli ha una funzione psicoattiva, ed è
proprio questo che state facendo: attivare il vostro naturale impulso
a spingervi verso i livelli superiori. […] Pur se la vostra
conoscenza di quel livello superiore non è diretta, ma solo teorica,
questa pratica avrà su di voi un effetto psicoattivo, capace di
trasformare la vostra coscienza.
Ken Wilber, Meditazione
integrale
Qui è
di vitale importanza sottolineare che la comprensione a livello
intellettuale cui si riferisce Wilber equivale all'esercizio
dell'arte dell'accorgersi, che spalanca nuovi orizzonti all'avvenire.
Precisamente, qualsiasi cosa esce dal campo della pura potenzialità
diventa realizzabile solo nella misura in cui ci rendiamo conto che
essa è possibile. L'implicazione di tale principio di manifestazione
è evidente nell'esperienza di tutti i praticanti di manifestazione
consapevole della realtà e assume i tratti di un prerequisito
imprescindibile, che mi piace ricordare citando la frase “se non ti
piace la tua vita, puoi sempre cambiarla”. Precisamente, se non ti
rendi conto di poter cambiare, non cambierai affatto, perché le tue
risorse innate e acquisite non si attiveranno coscientemente in tal
senso e quindi ogni modifica verrà da te esperita come qualcosa di
esteriore alla tua coscienza. Anche su questo punto Wilber osserva la
realtà con grande chiarezza:
Negli USA, il National
Institute of Health stima che quasi il 60% degli adulti sia in
sovrappeso, un terzo dei quali obesi. Nel caso specifico, la
coscienza americana è regredita allo stadio arcaico, è preda
dell'impulso più primitivo e fondamentale che esista negli
organismi: nutrirsi, o soddisfare uno dei desideri fisiologici
necessari per la sopravvivenza (acqua, calore, riparo). Non vi è
nulla di più arcaico e primordiale. Il che equivale a dire nulla di
più “basilare” [trad. mia] e meno significativo.
Ken Wilber, Meditazione
integrale
La
situazione non è molto diversa altrove: l'Occidente industrializzato
in generale è afflitto dai problemi di sovrappeso
(iperalimentazione), mentre il resto del mondo soffre la fame
(ipoalimentazione). A fronte di questo stato ampiamente generalizzato
di malnutrizione, non sorprende che la coscienza a livello globale
ristagni allo stadio arcaico di soddisfacimento dei bisogni primari,
con tutti i conseguenti effetti deleteri per la salute degli esseri
viventi e del pianeta. Eppure da questa condizione di dipendenza
fisiologica e psicologica è possibile liberarsi risvegliando la
coscienza e crescendo spiritualmente, in breve, diventando sempre più
resilienti (svincolati dai condizionamenti involutivi) e consapevoli.
Sempre più individui e organizzazioni hanno intrapreso questo
percorso di sostenibilità responsabile, è quasi inevitabile perché
fa parte dell'evoluzione della coscienza, ma ci sono ancora molti
fattori che mirano a disturbare o ritardare la diffusione delle buone
pratiche di sviluppo dell'umanità e ciascuno ha una parte da
svolgere in questo gioco dell'esistenza. Io ti invito a riconsiderare
la costruttività dei tuoi modelli di riferimento (interiori ed
esteriori) e a lasciarti ispirare per il meglio. Evoluzione o
estinzione: tu da che parte stai?
Mariavittoria
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Mindfulness e crescita spirituale
di
Ken Wilber
“Nel corso della
storia, gli uomini hanno sempre vissuto in una condizione ben lontana
dall'essere integrale, olistica e consapevole, in una condizione
codificata in mappe incomplete, che lasciavano fuori intere aree, che
continuavano ad esercitare la loro dannosa influenza, mentre loro
continuavano a inventarsi spiegazioni che all'epoca potevano apparire
plausibili, ma oggi rivelano tutta la loro inconsistenza. Da qui a
500 anni, le società future si guarderanno indietro e ci
giudicheranno per la nostra infantile ingenuità. Nel frattempo,
però, avviciniamoci alla Totalità nella misura in cui ne siamo
capaci, un po' di più è meglio di un po' di meno. È proprio questo
che ci offre la visione integrale: diventare tanto completi quanto è
possibile nel mondo attuale, tanto liberi e integri quanto gli uomini
di oggi possono esserlo.”
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