lunedì 22 giugno 2020

Meditazione theravada della conoscenza

5° passo del percorso di orientamento metafisico

Quando un medico volge il suo intelletto al male
è il peggiore dei criminali:
ha il sangue freddo e ha la conoscenza.
Arthur Conan Doyle


Socrate insegnava che esiste un bene unico, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza (intesa come insipienza e ancor peggio come disinteresse nei confronti del sapere). Oggi viviamo in un mondo affollato di “esperti” di ogni tipo che ci subissano di parole, immagini e pareri su quello che dovremmo pensare e fare, arrivando perfino a pretendere di stabilire su cosa si debba discutere e cosa invece vada semplicemente ignorato. Nel marasma di suggestioni della disinformazione generalizzata è spesso arduo stabilire cosa ci sia effettivamente di vero e valido. È così che la conoscenza è diventata sempre di più una sorta di prodotto preconfezionato da vendere al migliore offerente.
Certamente occorre sempre vigilare per non cadere nelle trappole dell'apparenza e della superficialità, la vera conoscenza però ha ben poco a che fare con il mondo delle opinioni soggettive o collettive, essa è piuttosto un principio spirituale di immanenza strettamente legato alla pratica individuale. Sapere qualcosa non basta, è necessario vivere tale sapienza per comprenderla appieno e in questo senso conoscere davvero qualcosa o qualcuno è un percorso evolutivo in cui il sapere si intreccia necessariamente all'esperienza.



Gli insegnamenti di un libro possono cambiarti la vita solo se li metti in pratica, lo stesso vale per quelli dei maestri, a cominciare dalle guide interiori. Tuttavia, un grande e magnanimo dispensatore pressoché ubiquitario di preziosi insegnamenti è il sole, la nostra stella, dal momento che la sua luce naturale veicola informazioni di prima scelta essenziali per l'evoluzione e il corretto funzionamento dell'apparato psicofisico di tutti gli abitanti della Terra, dalle creature marine a quelle delle vette innevate.



L'essere umano non fa eccezione, anzi, dalla luce naturale può trarre preziosi insegnamenti anche a livello spirituale, in particolare è dai raggi solari che i praticanti traggono l'oro eterico in grado di illuminare la retta via con il lume della conoscenza diretta.



Il solstizio d'estate, quest'anno accompagnato da una rara e quantomai significativa eclissi di Sole dovuta alla Luna Nuova formatasi proprio al grado 0 del segno del Granchio, ci ha introdotti nella stagione in cui il nostro emisfero planetario è maggiormente interessato dai raggi della luce solare, di cui è saggio beneficiare esponendosi in modo regolare e coscienzioso.
È tempo di alzarsi all'alba e camminare nell'atmosfera ispiratrice dell'aurora, ma anche di stare il più possibile all'aria aperta, ricordandoci di nutrire corpo e spirito con un buon olio restituente come l'olio di germe di grano, di avocado o di sesamo cui aggiungere un olio essenziale (10 gocce ogni 100 ml) per il riequilibrio energetico e il benessere di pelle e capelli (ylang-ylang, lavanda, sandalo, patchouli o mirra) e magari un rimedio floreale (di Bach, australiano, californiano...5 gocce ogni 100 ml di olio vettore) corrispondente allo stato d'animo su cui intendiamo illuminarci.



Esiste una corrente yogica interamente dedicata alla conoscenza, è l'Jnana Yoga, da cui è tratto l'esercizio che ti propongo di svolgere in questo periodo all'aperto, magari al mattino presto: si tratta di una variante del saluto al sole, di cui viene mostrata e descritta la sequenza completa, anche con la proposta di alcune semplificazioni, nel video seguente. 



 
MEDITAZIONE THERAVADA DELLA CONOSCENZA
La meditazione che ti propongo oggi deriva dalla tradizione buddhista theravada e costituisce una pratica semplice e molto potente per creare un ponte di consapevolezza tra mente e cuore, un canale di comunicazione autentica in cui far fluire la vera conoscenza. Per spiegarla, molto volentieri lascio la parola a Selene Calloni Williams:


 
Dedico la meditazione della vera conoscenza in particolare ai discendenti di Horus, una fiera stirpe di guardiani dell'umanità dalla spiccata vocazione di soccorritori, del cui solerte operato di servizio acuto, tempestivo e disinteressato ci sarà sempre più bisogno in questa complessa fase di profonda transizione. L'inaccessibilità della vostra aura vi protegge dalle interferenze nocive, consentendovi di svolgere in modo encomiabile il vostro lavoro spesso irto di pericoli e insidie, ma può diventare un grave ostacolo in amore se vi aspettate che l'altra metà del vostro cielo comprenda le vostre imperscrutabili intenzioni. Questa meditazione sblocca le facoltà di comunicazione, consentendovi di superare la reticenza data dal vostro naturale senso di distacco e di esprimere liberamente e opportunamente i vostri sentimenti.



La guida al lavoro di questo periodo non può che essere il falco, Maestro delle vette dello spirito, il cui sguardo penetrante squarcia ogni illusione e si spinge nel profondo, fino a rivelare i segreti oltre le spire del tempo e dello spazio.



Il falco è una creatura solare che la tradizione ha sempre associato all'occhio, l'organo e simbolo della vista, non solo esteriore, e che dà il nome a un particolare quarzo, detto appunto occhio di falco, impiegato sin dall'Antico Egitto come antidolorifico, perché aiuta a lasciar andare tutto ciò che è superfluo, e come pietra da meditazione per cogliere la visione più ampia delle cose.
La sua vista indagatrice ci ispira a non lasciarci abbagliare dalle apparenze, mentre il suo agile librarsi in alto per poi scendere in picchiata fulmineo e preciso è un invito ad avere ampie vedute pur senza lasciarsi sedurre dalla superficialità.
Mariavittoria



DIVERSO E VINCENTE
La fondatrice dell'istituto svizzero Imaginal Academy, nonché sciamana psicoimmaginale molto attiva e conosciuta in Occidente, ci spiega in questo breve testo, che ha tutte le caratteristiche dei migliori vademecum alchemici, che cosa significa vivere in un mondo immaginale e come fare per rendersi veramente partecipi della grande transizione planetaria verso una realtà intimamente unita ed ecosostenibile. È innanzitutto da un diverso modo di vedere, sentire e percepire che può avvenire un cambiamento significativo e duraturo.

“Fino a che il tuo sistema neurovegetativo rimane collegato alla mente ordinaria sei fregato, sei visceralmente controllato dal pensiero comune. Puoi scollegare il tuo sistema neurovegetativo dalla mente comune e collegarlo a una mente più vasta, una coscienza immaginale, che invece di rifiutare gli spiriti, invece di fuggire l'invisibile, né è amica, amante. Questa è una mente che non vuole il controllo, il potere, ma l'amore. La tua disponibilità ad amare è la condizione fondamentale al grande passaggio: non ti serve altro, soltanto essere disponibile ad amare.”

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