5° passo del percorso di
orientamento metafisico
Quando un medico volge
il suo intelletto al male
è il peggiore dei
criminali:
ha il sangue freddo e ha
la conoscenza.
Arthur Conan Doyle
Socrate insegnava che
esiste un bene unico, la conoscenza, e un solo male, l'ignoranza
(intesa come insipienza e ancor peggio come disinteresse nei
confronti del sapere). Oggi viviamo in un mondo affollato di
“esperti” di ogni tipo che ci subissano di parole, immagini e
pareri su quello che dovremmo pensare e fare, arrivando perfino a
pretendere di stabilire su cosa si debba discutere e cosa invece vada
semplicemente ignorato. Nel marasma di suggestioni della
disinformazione generalizzata è spesso arduo stabilire cosa ci sia
effettivamente di vero e valido. È così che la conoscenza è
diventata sempre di più una sorta di prodotto preconfezionato da
vendere al migliore offerente.
Certamente occorre sempre
vigilare per non cadere nelle trappole dell'apparenza e della
superficialità, la vera conoscenza però ha ben poco a che fare con
il mondo delle opinioni soggettive o collettive, essa è piuttosto un
principio spirituale di immanenza strettamente legato alla pratica
individuale. Sapere qualcosa non basta, è necessario vivere tale
sapienza per comprenderla appieno e in questo senso conoscere davvero
qualcosa o qualcuno è un percorso evolutivo in cui il sapere si
intreccia necessariamente all'esperienza.
Gli insegnamenti di un
libro possono cambiarti la vita solo se li metti in pratica, lo
stesso vale per quelli dei maestri, a cominciare dalle guide
interiori. Tuttavia, un grande e magnanimo dispensatore pressoché
ubiquitario di preziosi insegnamenti è il sole, la nostra stella,
dal momento che la sua luce naturale veicola informazioni di prima
scelta essenziali per l'evoluzione e il corretto funzionamento
dell'apparato psicofisico di tutti gli abitanti della Terra, dalle
creature marine a quelle delle vette innevate.
L'essere umano non fa
eccezione, anzi, dalla luce naturale può trarre preziosi
insegnamenti anche a livello spirituale, in particolare è dai raggi
solari che i praticanti traggono l'oro eterico in grado di illuminare
la retta via con il lume della conoscenza diretta.
Il solstizio d'estate,
quest'anno accompagnato da una rara e quantomai significativa eclissi di Sole dovuta alla Luna Nuova formatasi proprio al grado 0 del segno del Granchio, ci ha introdotti nella stagione in cui il nostro
emisfero planetario è maggiormente interessato dai raggi della luce
solare, di cui è saggio beneficiare esponendosi in modo regolare e
coscienzioso.
È tempo di alzarsi
all'alba e camminare nell'atmosfera ispiratrice dell'aurora, ma anche
di stare il più possibile all'aria aperta, ricordandoci di nutrire
corpo e spirito con un buon olio restituente come l'olio di germe di
grano, di avocado o di sesamo cui aggiungere un olio essenziale (10
gocce ogni 100 ml) per il riequilibrio energetico e il benessere di
pelle e capelli (ylang-ylang, lavanda, sandalo, patchouli o mirra) e
magari un rimedio floreale (di Bach, australiano, californiano...5
gocce ogni 100 ml di olio vettore) corrispondente allo stato d'animo
su cui intendiamo illuminarci.
Esiste una corrente
yogica interamente dedicata alla conoscenza, è l'Jnana Yoga, da cui
è tratto l'esercizio che ti propongo di svolgere in questo periodo
all'aperto, magari al mattino presto: si tratta di una variante del
saluto al sole, di cui viene mostrata e descritta la sequenza
completa, anche con la proposta di alcune semplificazioni, nel video
seguente.
MEDITAZIONE THERAVADA
DELLA CONOSCENZA
La meditazione che ti
propongo oggi deriva dalla tradizione buddhista theravada e
costituisce una pratica semplice e molto potente per creare un ponte
di consapevolezza tra mente e cuore, un canale di comunicazione
autentica in cui far fluire la vera conoscenza. Per spiegarla, molto
volentieri lascio la parola a Selene Calloni Williams:
Dedico la meditazione
della vera conoscenza in particolare ai discendenti di Horus, una
fiera stirpe di guardiani dell'umanità dalla spiccata vocazione di
soccorritori, del cui solerte operato di servizio acuto, tempestivo e
disinteressato ci sarà sempre più bisogno in questa complessa fase
di profonda transizione. L'inaccessibilità della vostra aura vi
protegge dalle interferenze nocive, consentendovi di svolgere in modo
encomiabile il vostro lavoro spesso irto di pericoli e insidie, ma
può diventare un grave ostacolo in amore se vi aspettate che l'altra
metà del vostro cielo comprenda le vostre imperscrutabili
intenzioni. Questa meditazione sblocca le facoltà di comunicazione,
consentendovi di superare la reticenza data dal vostro naturale senso
di distacco e di esprimere liberamente e opportunamente i vostri
sentimenti.
La guida al lavoro di questo
periodo non può che essere il falco, Maestro delle vette dello
spirito, il cui sguardo penetrante squarcia ogni illusione e si
spinge nel profondo, fino a rivelare i segreti oltre le spire del
tempo e dello spazio.
Il falco è una creatura
solare che la tradizione ha sempre associato all'occhio, l'organo e
simbolo della vista, non solo esteriore, e che dà il nome a un
particolare quarzo, detto appunto occhio di falco, impiegato
sin dall'Antico Egitto come antidolorifico, perché aiuta a lasciar
andare tutto ciò che è superfluo, e come pietra da meditazione per
cogliere la visione più ampia delle cose.
La sua vista indagatrice
ci ispira a non lasciarci abbagliare dalle apparenze, mentre il suo
agile librarsi in alto per poi scendere in picchiata fulmineo e
preciso è un invito ad avere ampie vedute pur senza lasciarsi
sedurre dalla superficialità.
Mariavittoria
DIVERSO E VINCENTE
La fondatrice
dell'istituto svizzero Imaginal Academy, nonché sciamana
psicoimmaginale molto attiva e conosciuta in Occidente, ci spiega in
questo breve testo, che ha tutte le caratteristiche dei migliori
vademecum alchemici, che cosa significa vivere in un mondo immaginale
e come fare per rendersi veramente partecipi della grande transizione
planetaria verso una realtà intimamente unita ed ecosostenibile. È
innanzitutto da un diverso modo di vedere, sentire e percepire che
può avvenire un cambiamento significativo e duraturo.
“Fino a che il tuo
sistema neurovegetativo rimane collegato alla mente ordinaria sei
fregato, sei visceralmente controllato dal pensiero comune. Puoi
scollegare il tuo sistema neurovegetativo dalla mente comune e
collegarlo a una mente più vasta, una coscienza immaginale, che
invece di rifiutare gli spiriti, invece di fuggire l'invisibile, né
è amica, amante. Questa è una mente che non vuole il controllo, il
potere, ma l'amore. La tua disponibilità ad amare è la condizione
fondamentale al grande passaggio: non ti serve altro, soltanto essere
disponibile ad amare.”
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