14° passo del percorso di orientamento metafisico
Tu hai diritto all’azione, ma mai per i suoi frutti;
fa che i frutti dell’azione non siano il tuo motivo,
né che il tuo attaccamento sia per l’inazione.
Bhagavad Gita, II.47
La primavera ci introduce a una nuova fase del nostro percorso insieme, che ci condurrà alla meta sintonizzandoci con l’onda evolutiva della nuova era.
Per imparare a riconoscere e a vivere pienamente queste energie, che sono intelligenze vive e interattive, è opportuno seguirne il ritmo naturale nelle stagioni, in particolare nelle fasi di avvicendamento delle energie all’interno di ciascuna di esse.
Iniziamo quindi dall’Equinozio appena svoltosi, che nel suo equilibrio tra luce e oscurità ci porta la consapevolezza della necessità di temprare le nostre energie, come indica l’Arcano Maggiore dei Tarocchi associato a questo passo (La Temperanza), per ritrovare la propria centratura dopo le prove della lunga notte di trasmutazione dell’anima.
Traiamo ispirazione dalla forza dirompente della natura primaverile che rinasce: è l’energia dei nuovi inizi, è l’influsso di Marte, l’Archetipo del Guerriero che insegna a lottare con onore, coraggio e integrità.
Innanzitutto, chiariamo che l’impeto guerriero è una virtù: precisamente, è la capacità di affermare i propri valori e impegnarsi attivamente per realizzarli, è anche un impegno a difendere gli indifesi ed è chiaro che chi non sa lottare non sa neanche difendere.
Saggio è colui che evita di arrivare ad un conflitto brutale, ma l’avversario va comunque affrontato. Accetta la sfida della lotta (che in realtà è una danza) con il tuo avversario, qualunque esso sia, che è sempre una manifestazione del tuo peggior nemico interiore: l’inconsapevolezza.
L’avversario ti consente di manifestare la tua energia e di crescere, rivelandoti al mondo per quello che sei anche attraverso l’azione, per questo va trattato con rispetto, da ciò dipende l’onore del Guerriero che non combatte mai per prevaricare ma solo per far trionfare la verità, la giustizia, la bellezza.
L’attributo distintivo del Guerriero è il coraggio: le sue azioni scaturiscono da un cuore aperto e privo di attaccamento. È questa purezza di intenti unita all’azione disinteressata che garantisce l’integrità del Guerriero e lo rende letale e inarrestabile nei confronti di ogni forma di ignoranza.
Rinuncia a qualsiasi attaccamento (annullamento della tensione controproducente), svuota la mente (concentrazione totale), apri il cuore (rilassamento totale) e la tua azione avrà la purezza e l’intensità necessarie a rendersi impeccabile (priva di karma negativo). Questo vale in ogni ambito della vita.
L’energia di Marte trova la sua massima espressione evolutiva nelle arti marziali che addestrando l’apparato psicofisico temprano lo spirito guerriero, tendendolo al perfetto equilibrio tra azione e non azione.
Come pratica propedeutica alla meditazione dell’energia di Marte ti propongo una sequenza giornaliera completa di Qi Gong della durata di quindici minuti, condotta da un monaco Shaolin, che prevede una fase di riscaldamento, una fase centrale di esecuzione degli Otto Pezzi di Broccato (Ba Duan Jin) e una fase conclusiva di rilascio dell’energia residua e massaggio degli organi. È preferibile eseguire la sequenza al mattino o nel primo pomeriggio.
Alla fine di ogni serie di esercizi dinamici, è importante scaricare l’energia in eccesso, come mostra il monaco nel video (dal min. 14:57) , alzando le braccia sopra la testa per poi abbassarle di scatto, vocalizzando la fuoriuscita dell’aria dalla bocca.
MEDITAZIONE DELL’ENERGIA DI MARTE
Questa meditazione è ideale per convogliare in modo appropriato le energie nel raggiungimento di un obiettivo. Per svolgerla ricorreremo alla posizione Mà Bù (Posizione del Cavaliere), che costituisce uno dei fondamentali del Kung Fu tradizionale. Per quanto semplice, mantenere la posizione richiede allenamento, ti invito quindi ad esercitarti in via preliminare nel seguente modo:
Rilassa il corpo e appoggia la schiena a una parete liscia, divarica le gambe e tieni i piedi paralleli;
Lentamente, piega le ginocchia e abbassati come se ti dovessi sedere su una sedia invisibile;
Respira e rimani in posizione, sulla sedia invisibile, il più a lungo possibile.
Una volta acquisita dimestichezza con l’esercizio della “sedia invisibile”, potrai passare alla seguente meditazione vera e propria.
Per svolgere la meditazione ti suggerisco di scegliere uno spazio tranquillo, anche all’aperto; avrai bisogno di un oggetto che simboleggi l’obiettivo che intendi raggiungere (ad es. un libro se intendi superare un esame, un sacchetto di farina se intendi preparare un ottimo panificato, ecc.), da collocare a circa due metri davanti a te, all’altezza del tuo sguardo.
Sistema l’oggetto che simboleggia il tuo obiettivo in modo da poterlo fissare con lo sguardo;
Allontanati di circa due metri dall’oggetto, chiudi gli occhi ed esegui qualche respiro profondo, visualizzando mentalmente il raggiungimento del tuo obiettivo;
Apri gli occhi e assumi la Posizione del Cavaliere Mà Bù: piedi paralleli con il peso equamente distribuito su entrambi, schiena diritta, ginocchia piegate come se fossi in sella ad un cavallo, talloni paralleli ben piantati a terra, in linea con le anche e le spalle rilassate, braccia distese in avanti con i pugni chiusi;
Fissa lo sguardo sull’oggetto che simboleggia il tuo obiettivo e mantieni la posizione;
Ad un certo punto, comincerai a sentire l’energia che sale potentemente dal basso, dalla terra sotto i tuoi piedi, e ti attraversa tutto il corpo, respira e mantieni la posizione;
Se avverti fastidio, ad esempio perché i muscoli cominciano a tremare, respira più a fondo e prova a rimanere comunque nella posizione;
La respirazione è fondamentale per far scorrere liberamente l’energia nel tuo corpo, respira e mantieni la posizione, focalizzandoti sull’oggetto che simboleggia il tuo obiettivo e contemporaneamente mantenendo la consapevolezza del tuo corpo.
Come ogni arte marziale degna di questo nome, il Kung Fu insegna a conoscere il propri limiti (mentali oltre che fisici) che vanno compresi, saggiati e affrontati, sempre con rispetto e buon senso.
Gli allievi Shaolin iniziano attorno ai sei anni (anche prima) a praticare regolarmente la Posizione del Cavaliere, e i monaci esperti vi rimangono per ore, un esercizio tradizionale per l’addestramento dei monaci adulti prevede che stiano in Mà Bù con i piedi in equilibrio su due pali, in mezzo ai quali è conficcata una lancia appuntita, tenendo sulla testa una ciotola con all’interno una candela accesa.
All’inizio non superare i 5 minuti di meditazione in Mà Bù, con la pratica potrai arrivare anche a 10 o 15 e l’energia di Marte scorrerà in te potentemente, riversandosi nell’ambiente senza ostacoli e influenzando positivamente il raggiungimento del tuo obiettivo.
L’importante non è la durata della meditazione, ma la corretta esecuzione e il grado di intensità dell’attenzione che poni nel suo svolgimento. Sono queste le armi vincenti del Guerriero, unitamente al libero fluire dell’energia vitale correttamente incanalata e rilasciata.
L’energia di Marte influisce direttamente sulla circolazione sanguigna: è questo il momento di depurare il sangue.
Ricorriamo all’elemento Fuoco insito nell’ortica, una pianta che tonifica l’attività cardiaca e rafforza la circolazione, specialmente a livello periferico, è un ottimo rimedio per depurare tutti i liquidi corporei e tonificare l’organismo. Possiamo assumere due tazze al giorno di infuso, preparato con 30 gr. di foglie in ½ litro d’acqua bollente o 10 ml di succo puro da bere prima di ogni pasto principale.
Non dimentichiamo di indossare qualcosa di rosso in questo periodo, per mantenere un collegamento tangibile con il nostro intento di vivere pienamente l’energia di Marte che dà inizio al cambiamento: che la nostra sia una primavera dell’anima, oltre che della natura, il risveglio della Forza.
Mariavittoria
CENTRI E CORPI SOTTILI
Aura, plesso solare, centro Hara, chakra...
Un’utile risorsa di apprendimento per incanalare correttamente l’energia è la conoscenza approfondita dei centri e dei corpi sottili del nostro apparato psicofisico. Il maestro Omraam Mikhael Aivanhov illustra in modo chiaro, sintetico e illuminato la struttura e i nessi tra aura, plesso solare, centro Hara, chakra... al pari del funzionamento e della simbologia delle altre forze attive nel nostro sistema di organi spirituali in relazione allo sviluppo dell’evoluzione umana.
“Gli occidentali hanno prestato molta attenzione al perfezionamento della funzione dei cinque sensi. In questo modo, pensano di accrescere la loro conoscenza...e di poter essere più felici. Sanno molte cose, è vero, provano molte sensazioni, ma è vero anche che i cinque sensi divorano una grande quantità di energia psichica, a detrimento dell’aspetto spirituale. In Occidente si vive troppo di sensazioni fisiche, a danno delle energie da concentrare su altre facoltà che potrebbero risvegliarsi.”
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