15° passo del percorso di orientamento metafisico
L'amore immaturo dice: “Ti amo perché ho bisogno di te”.
L'amore maturo dice: “Ho bisogno di te perché ti amo”.
Erich Fromm, L'arte di amare
La primavera in fiore, simbolo e modello espressivo di autentica bellezza e naturale piacere dei sensi, manifesta l'energia di Venere, l'archetipo dell'Amore che troviamo mirabilmente rappresentato in alcune celebri opere d'arte, come i dipinti di Sandro Botticelli e le musiche di Antonio Vivaldi.
Primavera, di Sandro Botticelli |
Dal punto di vista metafisico, l'energia di Venere è la forza d'attrazione magnetica e affascinante che attrae per similitudine e instaura relazioni con tutto ciò che ci piace, creando bellezza, armonia e benessere nella nostra vita. È anche la forza della creatività, il fervido estro creativo o il grembo fertile da cui scaturisce una nuova forma nell'arte o nell'amore.
Venere, sia come divinità dell'amore sia come corpo celeste vistosamente luminoso, ha molti nomi che rispecchiano la particolare prospettiva sviluppata da ciascuna civiltà nei confronti dei suoi doni.
Fa riflettere che nell'immaginario cristiano Lucifero sia uno dei nomi del Diavolo, il XV Arcano Maggiore dei Tarocchi, quando in origine “il portatore di luce” era la stella del mattino, che in realtà è proprio il pianeta Venere. Anche la luce, come ogni forma di energia, quando è troppa e mal diretta diventa una forza accecante e soggiogante.
Il significato di “chiaro e luminoso” si trova anche alla radice di Shukra, il nome sanscrito del pianeta Venere, considerato il guru degli Asura, una particolare classe di divinità vediche che esercitano influssi titanici e per la loro bellicosità e passionalità spesso vengono considerati alla stregua di esseri demoniaci.
L'esempio di Shukra ci invita ad aprire il chakra del cuore e ad amare con armonia, guardandoci dalle passioni brucianti.
L'eccesso è sempre disarmonico e quindi deleterio, perché comporta uno sbilanciamento fuorviante, ma è altrettanto vero che l'energia di Venere è stata fraintesa e deturpata da millenni di dogmatismo maschilista.
Ancora oggi definiamo veneree le malattie sessualmente trasmissibili, qualcosa di cui la società insegna a guardarsi con un perbenismo ipocrita che non ha nessun reale scopo salutista, vista l'assenza pressoché totale di adeguate campagne di prevenzione e di informazione, e al contempo veneriamo la divinità, evidentemente ignari dello stretto rapporto tra piacere sensuale e rapimento estatico, di cui però rimane traccia nella nostra lingua e ovviamente nell'esperienza dei mistici di ogni tradizione.
Come ammoniva il saggio ed esperto Tilopa: Il problema non è il godimento, il problema è l'attaccamento.
Venere e Marte, Sandro Botticelli |
Manca quasi del tutto un'educazione sentimentale e spirituale che riporti l'energia di Venere, la femminilità divina in tutte le sue forme, al centro delle nostre vite, nella consapevolezza che le forze maschili e femminili in noi vanno conosciute e integrate per un armonioso ed equilibrato sviluppo psicofisico dell'essere umano consapevolmente a contatto con la natura.
In natura il trionfo della bellezza è affidato ai fiori: un tripudio di effluvi, forme e colori piacevolissimi che accendono i sensi, colmandoli di delicata e soave letizia, ma anche per l'essere umano non c'è gioia più grande di quella di cui si gode dimorando nello scrigno della propria autenticità.
La pratica propedeutica alla meditazione dell'energia di Venere che ti propongo è una passeggiata di almeno trenta minuti nella natura, svolta spalancando il più possibile i sensi per percepire tutto ciò che ci circonda attraverso olfatto, udito, vista, tatto e gusto, pur rimanendo costantemente in contatto con la tua interiorità.
Cammina con lenta consapevolezza, possibilmente tenendo i piedi a contatto diretto con il suolo, e respira profondamente dalle narici, lasciati raggiungere liberamente da tutte le impressioni sensoriali che ricevi dall'ambiente circostante (odori, suoni, colori, sensazioni, sapori) e cerca di farle penetrare dentro di te in profondità, fino al nucleo più recondito del tuo essere. Nel farlo ripeti a voce il seguente mantra sciamanico:
Da dove vengo? Dove sto andando?
Da dove vieni? Dove stai andando?
Uniamoci per creare oltre noi stessi.
Continua a ripetere mentalmente il mantra e lascialo scendere dalla testa al cuore e diffondersi in tutto il corpo come pura consapevolezza e disponibilità all'incontro. Durante questa passeggiata consapevole scegli un albero che ti attira particolarmente e avvicinati per iniziare la meditazione.
MEDITAZIONE DELL'ENERGIA DI VENERE
Questa meditazione è l'ideale per riscoprire il significato autentico dell'amore, risvegliandone l'energia dentro e fuori di noi, e anche per far scorrere nuova linfa nella nostra vena creativa. Infatti, per svolgerla ti avvalerai della collaborazione di un albero a tua scelta che ti piace e ti ispira fiducia.
Rimani ad una certa distanza dall'albero, apri bene gli occhi e osservane l'aspetto fisico, poi socchiudi leggermente gli occhi e percepiscine l'aura con tutti i sensi. Respira e diventa consapevole del fatto che anche l'albero sta respirando. Lentamente lasciati attirare dall'energia dell'albero e avvicinati al suo tronco.
Rivolgiti all'albero, rimanendo in piedi con i piedi perpendicolari alle spalle (le punte leggermente aperte verso l'esterno) e la schiena ben diritta. Posa la mano destra sul tuo cuore, percepiscine chiaramente il battito regolare (se necessario effettua qualche respiro consapevole per armonizzarlo) poi lentamente e con grande rispetto appoggia la mano sinistra contro la superficie del tronco dell'albero e rimani in ascolto. Respira lentamente e lascia che l'energia dell'albero fluisca spontaneamente dalla mano attraverso il braccio fino al cuore, fondendosi con l'energia del tuo corpo. Respira e percepisci il tuo respiro nel respiro dell'albero. Lascia che l'energia scorra, affluendo e defluendo liberamente.
Siediti, possibilmente a gambe incrociate, con la schiena (e se vuoi anche la parte posteriore della testa) appoggiata al tronco dell'albero, metti le mani a riposo sulle cosce, chiudi gli occhi e respira consapevolmente.
Rivolgi l'attenzione dentro di te: a questo punto la tua energia è piacevolmente fusa con quella dell'albero e insieme respirate, scambiando in connessione amorevole con tutta la natura. Apriti alla pulsazione vitale che percepisci dentro e fuori di te, diventa quella pulsazione totalmente naturale. Lasciati andare e goditi l'esperienza di unione.
Più ti aprirai al flusso di energia naturale e più riceverai informazioni ispiranti e corroboranti in grado di rigenerare mente, corpo e spirito.
Al termine della meditazione apri gli occhi, sorridi, ringrazia e se lo desideri abbraccia l'albero che ti ha accompagnato in questo viaggio di scoperta del lato amorevole e armonioso della vita.
La dendroterapia cura il corpo mediante il contatto e la vicinanza con gli alberi, che hanno effetti riequilibranti e letteralmente terapeutici sulla salute degli esseri umani.
Il potere curativo delle piante viene studiato in modo sempre più serio e approfondito anche dalla scienza occidentale e sarà grazie al risveglio della consapevolezza di un numero crescente di individui che svilupperemo una nuova concezione di vivere secondo natura, a stretto contatto cooperativo con le piante.
Inizia da te, indossando qualcosa di verde, cambiando tonalità in base al tuo umore, e prestando maggiore attenzione all'attività e magari al benessere della vegetazione che ti circonda.
Per un effetto rigenerante generale e completo, bevi linfa di betulla, dolce e potente secreto dell'albero druidico sacro alla dea dell'amore.
È anche stagione di fragole (da evitare però se si soffre di allergie da pollini perché stimolano la produzione di istamina) ricche di ferro e vitamina C, secondo il mito greco questi dolci e invitanti frutti rossi a forma di cuore sono nati dalle lacrime cadute sul terreno quando Afrodite pianse per la morte di Adone.
La vera bellezza è armonia, che deriva dall'accogliere totalmente la propria essenza: amare chi siamo, accomodandoci piacevolmente nell'espressione pacifica e creativa dell'energia venusiana, che al contrario di quella marziana (sua forza opposta e complementare) non richiede alcuno sforzo, ma soltanto la disponibilità ad aprirsi al piacere di esistere, al ricordo innato che la vita è bellezza, pace, gloria divina e che ciascuno di noi viene costantemente invitato a far parte di questa sacra celebrazione naturale.
Mariavittoria
LE ERBE DELLE STELLE
Manuale di astro-erboristeria
Andar per prati e campi con i sensi bene aperti per colmarsi di energia della natura, godere della sua bellezza e riconoscerne le proprietà terapeutiche è un ottimo modo per riconnettersi al nesso universale che per affinità lega macro e microcosmo. Piacevoli scoperte e risultati sono assicurati avvalendosi della guida di un manuale tascabile curato da un autore di rara saggezza olistica.
“Il lettore, nativo di un determinato segno, troverà nel capitolo del libro che lo riguarda la descrizione di due piante medicinali per vari versi sue omologhe, sue 'alleate' che potranno però diventare anche alleate di ognuno di noi, via via che l'incessante alternarsi delle costellazioni e delle stagioni della nostra vita ce ne proporrà i colori, i profumi, gli umori. […] Domandiamoci quale fase, quale stagione della nostra vita stiamo vivendo, e osserviamo il modo semplice e spontaneo in cui le piante vivono quella stagione. Le piante, differentemente da noi, non interferiscono con il loro ego nel campo di energia di nessuna stagione; non si oppongono né all'estate né all'inverno, ne accettano, senza discutere, colori e temperature, impulsi , sensazioni e umori. Le piante, tutte le piante di questo libro perciò, ci possono insegnare come vivere felici e in salute tutte le stagioni.”
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