lunedì 23 marzo 2015

Saluto alla primavera


Il bello della vita
è esserci anche questa mattina
e sorseggiare i primi raggi di luce
come se fosse un miracolo.
Edith Pearlman


L’equinozio di primavera che significativamente quest’anno è coinciso con la giornata internazionale della felicità, inaugurata da una straordinaria eclissi solare, ha annunciato l’uscita dal buio dell’inverno: d’ora in poi il regno della luce estenderà i propri confini ogni minuto che passa, e alla fine del mese le ore diurne compiranno un prodigioso balzo in avanti grazie all’adozione dell’ora legale. La luce è il principio di ogni cosa: la scienza afferma che l’universo si sia originato da una grande esplosione, il big bang, e molte tradizioni religiose individuano nella luce l’atto di creazione primigenio.


La luce che arriva ai nostri occhi proviene da una stella, il Sole, entità che meglio rappresenta l’ideale di amore incondizionato a cui tendere. Il Sole non bada al fatto che il calore dei suoi raggi riscaldi persone meritevoli o meno, non si cura di dispensare i suoi doni facendo distinzioni fra chi ne sia degno oppure no. Da questa fonte pura e disinteressata arriva luce anche a noi. Lavorando con essa, tessiamo un filo invisibile attraverso il quale ci connettiamo a vibrazioni superiori. La luce rappresenta uno degli strumenti e dei rimedi più potenti di cui possiamo disporre: ci consente di ricostituire l’ordine dentro di noi, di riequilibrare le nostre cellule facendole vibrare armoniosamente e permette al nostro corpo di riacquistare la salute.


Questo periodo dell’anno ci suggerisce di prenderci cura di noi stessi, rigenerandoci e facendo pulizia dentro di noi. L’esposizione alla luce solare consente la produzione di vitamina D, presente nel nostro organismo in forma biologicamente non attiva, che è sintetizzata grazie ai raggi del nostro astro.
La luce del sole è un potente germicida ed i suoi raggi possono illuminare, disinfettare e ripulire le zone d’ombra che si annidano dentro di noi. Il Sole compie il suo lavoro, ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte: non possiamo pretendere di riuscire a ricevere i suoi doni se schermiamo la nostra anima dietro ad un pesante drappo di abitudini. Occorre dunque rimuovere questa cortina e permettere alla luce di entrare.
Per sperimentare le proprietà e gli effetti della luce come strumento per il benessere e la crescita spirituale, possiamo cimentarci in questo semplice ma potente esercizio.
Sediamoci su una panchina in un parco o in giardino in modo da avere il sole direttamente di fronte a noi. Teniamo gli occhi chiusi ed adottiamo una leggera respirazione addominale, in modo che la pancia si riempia e si svuoti ritmicamente di aria. Quando ci sentiamo abbastanza rilassati, iniziamo a percepire il tepore del sole sulla nostra pelle. Visualizziamo la luce solare entrare nel nostro corpo partendo dalla testa. Passiamo quindi in rassegna tutti gli organi, immaginando che la luce li ripulisca completamente. Ora concentriamoci sulla zona sotto lo sterno, tre dita al di sopra dell’ombelico: dirigiamo il raggio del sole in questo punto e lasciamo che dissolva ogni preoccupazione. Esploriamo questa sensazione, approfondiamola. Poi, dolcemente, riapriamo gli occhi e guardiamo il mondo intorno a noi.


Abituiamoci ad indirizzare il nostro pensiero verso la luce più di ogni altra cosa nella vita, perché essa, attraverso le sue vibrazioni sottili, ci permette di connetterci al mondo dello spirito. Pensiamo ogni giorno per alcuni minuti alla luce; nient’altro. Saremo stupiti dai benefici che si possono ottenere da questa semplice tecnica.
Fabrizio


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