Getta il cuore oltre l’ostacolo
E il cavallo lo seguirà.
Osservare la realtà offre molti
spunti di riflessione per il nostro percorso. Poiché ogni cosa è la
manifestazione di una realtà più sottile, tutto ci informa: eventi, oggetti e
persone recano informazioni e sovente un messaggio da comunicarci, una lezione
da imparare. Ad esempio, hai mai sentito il motto in epigrafe? Cerchiamo di
vedere cosa può indicare dal punto di vista esoterico.
In una classica gara ippica di
salto a ostacoli lo spettatore vede il percorso e suppone che fantino e cavallo
avvicinandosi ad una siepe si preparino a saltarla. Tuttavia, il fatto che quel
percorso preveda il superamento di un certo ostacolo non implica che esso verrà
effettivamente superato. Nel mio post precedente abbiamo visto la
differenza tra inerzia attiva e inerzia passiva. Analogamente, osservando
dall’esterno la gara non è possibile stabilire se il cavallo che compie una
traiettoria parabolica si stia preparando a saltare (fase di “rincorsa”) o se
stia scartando di lato in preda all’esitazione (fase di “resistenza”). Al
contrario, un fantino esperto, trovandosi a vivere direttamente la situazione,
è in grado di percepire la differenza tra questi due atteggiamenti
esteriormente simili ma qualitativamente opposti e
potrà neutralizzare la resistenza e affrontare l’ostacolo insieme alla propria
cavalcatura. Per riuscire a
superare il blocco, l’essere umano non ha vinto la riluttanza del cavallo,
bensì ha reso inoffensiva la propria resistenza. Il cavallo, infatti, di per sé
seguirebbe la propria natura istintuale, che è sì quella di correre, ma non
salterebbe un ostacolo quando potrebbe facilmente aggirarlo, a meno di non
essere stato addestrato a farlo, imparando a fidarsi ciecamente di chi lo
guida. Chi pratica equitazione sa bene che è solo il fantino a stabilire
l’andatura, decidendo quindi come far effettuare il percorso al cavallo che gli
affida tutto il proprio potenziale. Di conseguenza, l’esitazione talvolta
osservabile dallo spettatore nel comportamento del cavallo è in realtà un
momento di indecisione che l’animale, creatura estremamente empatica,
percepisce in chi lo guida; si tratta di una disarmonia, un’increspatura nella
volontà di accordo tra pensiero e azione che determina l’impasse lungo il
percorso.
Se consideriamo fantino e cavallo
come rappresentazione del rapporto tra coscienza e forza vitale, tra anima e
corpo, possiamo renderci conto di quanto la sintonia tra queste due entità
distinte ma temporaneamente simbiotiche sia essenziale. Sintonia,
infatti significa “accordo di suoni”, e si può intendere come sinonimo
dell’armonia che sottende all’esistenza in quanto tale e al rapporto funzionale
tra uno e tutto. Quando una coscienza incanala consapevolmente la forza vitale
di cui dispone e l’anima abita coscientemente il corpo sperimentiamo sintonia,
l’accordo fondamentale, e possiamo superare qualunque blocco, anzi, ogni ostacolo si mostrerà non più come minaccia bensì come
opportunità, proprio come la siepe del percorso ippico da barriera ignota e
pericolosa si trasforma in un’occasione per mettere alla prova le capacità e
l’affiatamento di cavallo e cavaliere, insegnando loro ad andare oltre la
propria natura istintuale. Senza cavalcatura, il fantino non potrebbe saltare,
mentre il cavallo senza cavaliere non avrebbe la consapevolezza necessaria per
rendersi conto che può andare oltre i propri limiti, imposti da migliaia di
anni di condizionamento da parte della specie e delle proprie esperienze
ristrette. Analogamente, senza un corpo e la forza vitale a sua disposizione
l’anima non potrebbe fare esperienza della realtà, pertanto è essenziale che si
renda cosciente del corpo e della forza vitale come strumenti di evoluzione e
impari ad esprimersi in sintonia con essi. Come è possibile raggiungere la
sintonia? Un passo fondamentale consiste nell’imparare ad ascoltare il proprio
corpo. Solo imparando a conoscere questo accordo, la vibrazione radiante
dell’esistenza intrinseca in ogni cosa, sapremo distinguere la voce del cuore,
la melodia che emana dalla nostra autenticità.
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