Adesso ti dico perché sei qui:
Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è.
È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo.
Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti.
È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto.
È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è.
È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo.
Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti.
È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto.
È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
(Morpheus
- dal film Matrix)
Si parla sempre più di
meditazione, posizione del loto, vuoto mentale e dei procedimenti per
raggiungere la pace. L'argomento desta interesse e sempre più persone si
incamminano sulla via della ricerca interiore.
Spiegare cos'è la
meditazione è un' impresa ardua, non perché sia in sé una pratica complicata,
la verità è che ne esistono tipologie semplicissime e altre molto più
complesse, da mettere in pratica solo dopo aver raggiunto un certo livello di
addestramento.
La questione è proprio
questa: non è possibile riassumere l’argomento meditazione in poche parole
perché le pratiche esistenti in questo campo sono moltissime, probabilmente
quasi infinite. Dipendono dalla cultura nella quale si sono sviluppate, dal
periodo storico, dalla tradizione, dal lignaggio, dal maestro. All'interno di
una stessa cultura o tipologia di pratica si possono trovare centinaia di
derivazioni e differenze. Ma possiamo stare tranquilli, perché questo non è
affatto importante: non è necessario perdersi in una ricerca infinita di quale
possa essere la tecnica di meditazione “migliore” o più adatta a noi. Quello
che conta davvero è iniziare.
La via della gioia |
Se siamo interessati
alla meditazione significa che, anche se non ce ne siamo resi conto, in un
determinato momento della nostra vita abbiamo iniziato ad osservarci. Da questa
osservazione è nato del disappunto, come un fastidio o un' insoddisfazione di
fondo.
L'inizio di questa
osservazione è anche l'inizio di una ricerca, perché cominciare ad osservarsi
ci porta a cercare di farlo in maniera più approfondita per trovare una
risposta alle domande che hanno iniziato a sorgere. La meditazione è uno
strumento per cercare e trovare queste risposte, ci permette di scendere a un
livello più profondo della nostra mente, dove siamo in grado di interagire con
noi stessi in modo più completo.
Le molte tecniche di
meditazione sono mezzi per rendere familiare alla nostra mente e al nostro
cuore un modo di funzionare più positivo e meno dannoso per noi stessi e per
gli altri.
Nessuno ha bisogno di
familiarizzare con scatti di rabbia, tristezza, egocentrismo, ansia, stress.
Esse sono semplicemente attitudini che ci siamo abituati a considerare parte
del nostro carattere e che sorgono repentinamente in maniera automatica. Quello
di cui abbiamo bisogno è acquisire familiarità con ciò che non ci viene
automatico. In effetti, attraverso il lavoro su noi stessi ci accorgiamo che
gran parte delle nostre reazioni sono automatiche e che spesso, contrariamente
a quanto ci è stato fatto credere, non siamo affatto liberi di reagire come
vogliamo a un determinato stimolo esterno.
La via della libertà |
Cos'è la libertà per un
cercatore interiore?
La vera libertà non è
come spesso siamo portati a pensare, la possibilità di fare impulsivamente
tutto quello che ci pare. La vera libertà è poter scegliere come reagire alle
situazioni che ci si presentano: quando una persona ci fa un torto, quando ci
viene fatto un complimento o perfino quando battiamo il mignolo del piede
contro il comodino… Viviamo incatenati alle nostre reazioni automatiche, che ciecamente
difendiamo a spada tratta e delle quali spesso andiamo addirittura orgogliosi.
Pensiamo che reagire con rabbia a un'offesa sia un nostro diritto, un atto di
libertà. In realtà è solo una secrezione automatica della nostra personalità,
sulla quale non abbiamo alcun potere.
La meditazione è in
grado di rompere la catena delle nostre reazioni distruttive e guidarci con
mano salda verso un nuovo potere personale. La capacità di fermarci un momento
quando serve e poter finalmente scegliere come porci davanti a una situazione.
È come osservare il mondo al rallentatore e rendersi conto come per miracolo di
avere lo spazio e il tempo interiore per compiere una scelta. Non
necessariamente gli eventi dipendono da noi né è detto che siamo in grado di
influenzarli, ma la nostra reazione ad essi è sempre e unicamente in nostro
potere.
La meditazione in
qualsiasi forma si presenti non è altro che un addestramento alla libertà, una
preghiera che esprimiamo ogni qualvolta vogliamo imparare ad agire e a
scegliere davvero.
Stefano
“Com’è possibile, Maestro, che tu sia sempre sereno e pacato?”, chiedeva qualcuno. “Com’è possibile che tu non lo sia?”, rispondeva lui ridendo. “Non nuotare contro corrente. Non nuotare seguendo la corrente. Esci dall’acqua. Diventa ciò che sei davvero”...
Vi interessa la meditazione?
Potete trovare altri utili esercizi nel mio e-book gratuito
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I CINQUE SEGRETI DEL DRAGO
mi piace l'idea dell'addestramento ala libertà, credo davvero che per essere felici ci voglia disciplina...
RispondiEliminahttp://charosullaterra.blogspot.it/2013/05/equilibrio-per-pranzo.html