lunedì 10 giugno 2013

Meditazione: un addestramento alla libertà


 Adesso ti dico perché sei qui:
Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è.
È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo.
Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti.
È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto.
È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
(Morpheus - dal film Matrix)


Si parla sempre più di meditazione, posizione del loto, vuoto mentale e dei procedimenti per raggiungere la pace. L'argomento desta interesse e sempre più persone si incamminano sulla via della ricerca interiore.

Spiegare cos'è la meditazione è un' impresa ardua, non perché sia in sé una pratica complicata, la verità è che ne esistono tipologie semplicissime e altre molto più complesse, da mettere in pratica solo dopo aver raggiunto un certo livello di addestramento.
La questione è proprio questa: non è possibile riassumere l’argomento meditazione in poche parole perché le pratiche esistenti in questo campo sono moltissime, probabilmente quasi infinite. Dipendono dalla cultura nella quale si sono sviluppate, dal periodo storico, dalla tradizione, dal lignaggio, dal maestro. All'interno di una stessa cultura o tipologia di pratica si possono trovare centinaia di derivazioni e differenze. Ma possiamo stare tranquilli, perché questo non è affatto importante: non è necessario perdersi in una ricerca infinita di quale possa essere la tecnica di meditazione “migliore” o più adatta a noi. Quello che conta davvero è iniziare.

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La via della gioia
Se siamo interessati alla meditazione significa che, anche se non ce ne siamo resi conto, in un determinato momento della nostra vita abbiamo iniziato ad osservarci. Da questa osservazione è nato del disappunto, come un fastidio o un' insoddisfazione di fondo.
L'inizio di questa osservazione è anche l'inizio di una ricerca, perché cominciare ad osservarsi ci porta a cercare di farlo in maniera più approfondita per trovare una risposta alle domande che hanno iniziato a sorgere. La meditazione è uno strumento per cercare e trovare queste risposte, ci permette di scendere a un livello più profondo della nostra mente, dove siamo in grado di interagire con noi stessi in modo più completo.

Le molte tecniche di meditazione sono mezzi per rendere familiare alla nostra mente e al nostro cuore un modo di funzionare più positivo e meno dannoso per noi stessi e per gli altri.
Nessuno ha bisogno di familiarizzare con scatti di rabbia, tristezza, egocentrismo, ansia, stress. Esse sono semplicemente attitudini che ci siamo abituati a considerare parte del nostro carattere e che sorgono repentinamente in maniera automatica. Quello di cui abbiamo bisogno è acquisire familiarità con ciò che non ci viene automatico. In effetti, attraverso il lavoro su noi stessi ci accorgiamo che gran parte delle nostre reazioni sono automatiche e che spesso, contrariamente a quanto ci è stato fatto credere, non siamo affatto liberi di reagire come vogliamo a un determinato stimolo esterno.

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La via della libertà
Cos'è la libertà per un cercatore interiore?
La vera libertà non è come spesso siamo portati a pensare, la possibilità di fare impulsivamente tutto quello che ci pare. La vera libertà è poter scegliere come reagire alle situazioni che ci si presentano: quando una persona ci fa un torto, quando ci viene fatto un complimento o perfino quando battiamo il mignolo del piede contro il comodino… Viviamo incatenati alle nostre reazioni automatiche, che ciecamente difendiamo a spada tratta e delle quali spesso andiamo addirittura orgogliosi. Pensiamo che reagire con rabbia a un'offesa sia un nostro diritto, un atto di libertà. In realtà è solo una secrezione automatica della nostra personalità, sulla quale non abbiamo alcun potere.

La meditazione è in grado di rompere la catena delle nostre reazioni distruttive e guidarci con mano salda verso un nuovo potere personale. La capacità di fermarci un momento quando serve e poter finalmente scegliere come porci davanti a una situazione. È come osservare il mondo al rallentatore e rendersi conto come per miracolo di avere lo spazio e il tempo interiore per compiere una scelta. Non necessariamente gli eventi dipendono da noi né è detto che siamo in grado di influenzarli, ma la nostra reazione ad essi è sempre e unicamente in nostro potere.

La meditazione in qualsiasi forma si presenti non è altro che un addestramento alla libertà, una preghiera che esprimiamo ogni qualvolta vogliamo imparare ad agire e a scegliere davvero.
Stefano 


Vi interessa la meditazione?
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I CINQUE SEGRETI DEL DRAGO

“Com’è possibile, Maestro, che tu sia sempre sereno e pacato?”, chiedeva qualcuno. “Com’è possibile che tu non lo sia?”, rispondeva lui ridendo. “Non nuotare contro corrente. Non nuotare seguendo la corrente. Esci dall’acqua. Diventa ciò che sei davvero”...









1 commento:

  1. mi piace l'idea dell'addestramento ala libertà, credo davvero che per essere felici ci voglia disciplina...

    http://charosullaterra.blogspot.it/2013/05/equilibrio-per-pranzo.html

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